Don't let him go

di Kacchankim
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Don't let him go






Quella notte la luna era alta nel cielo. Il suo pallore si rifletteva inteso sulla superficie dell’acqua.  

Sulla riva si scorgeva la figura di un ragazzo. Era lì, in piedi.

Lasciava che la brezza marina gli scivolasse addosso.


I suoi capelli rosso cupo si scompigliavano . Vestiva una tuta, scura.

Il pallore lunare non lasciava capire di che colore fosse realmente. I suoi occhi erano in ombra.

Se qualcuno avesse potuto vederli, avrebbe visto delle lacrime solcargli il viso.

«Ciao, papà. »-disse-«Ne è passato di tempo da quando ti ho parlato l’ultima volta,eh…? »– chiese

con un tono di amarezza nella voce - «Molte cose sono cambiate. Avrei voluto dirtele...

...ma non ci sono riuscito. Forse però tu le sai già… >>- Un groppo gli salì alla gola.

Una fitta gli trafisse il petto.

«Perdonami.» sussurrò .

Come una lama che ti lacera sempre più in profondità, tale era il dolore acuto che lo straziava dentro.

Senza porvi mai fine.

Le lacrime continuavano a scorrere. Pungevano sulla pelle. Quando gli arrivarono alle labbra,

il ragazzo ne avvertì il sapore.


Salate e amare.


«E’ il sapore che ha il mare? Questo è il sapore di quelle tanto amate onde?» .

La sua voce era poco più di un sussurro «Lo sto chiedendo a te….» Era una supplica.

La fitta si fece più forte. Il ragazzo si strinse una mano petto, all’altezza del cuore.

Il dolore era accecante.


Con uno sforzo intenso, recuperando tutto il fiato che aveva in corpo «Rispondimi, HAKURA….! ». urlò.

Così  forte. Quasi sperasse che quell’agonia senza fine giungesse al termine.

Sentiva le corde vocali bruciare, la gola in fiamme, i polmoni in agonia che chiedevano ossigeno.

Un dolore così acuto….


Ma non gli importava.
 

Quel dolore non era niente. NIENTE! Sarebbe continuato…


Giorno dopo giorno. Ora dopo ora. Minuto dopo minuto. Secondo dopo secondo.

Perchè….



Non c’era dolore più grande….



….che  perdere colui che amiamo.




Fine

 
 


Note dell'autrice:

(I personaggi non mi appartengono.Questa storia è stata scritta senza alcun tipo di lucro.)

Mentre scrivevo avevo in testa le parole della canzone:

"Let her go"- di Boyce Avenue.

Siate liberi di lasciare un vostro giudizio, se volete...

E' tutto...

*Hoshi*

 





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