Dita intorpidite

di lady hawke
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Note: Prima incursione in uno dei fandom più pucciosi e angstosi del mondo, con la speranza di risultare gradita. Scritta sulle note di Dreaming of you,  The Coral. Parole: 201

Dita intorpidite

Chuck era stata per più vent’anni nei suoi pensieri, un puntolino lontano a cui pensare di tanto in tanto, nei giorni tristi. Un pensiero salvavita, come l’abbraccio di una mamma. La prima cosa che avrebbe voluto fare, dopo averla riportata in vita, sarebbe stato abbracciarla, sentire il calore del suo corpo, sentirla vicina.
Il suo potere glielo impediva, e da allora si era ritrovato a toccarla in sogno, ed ogni volta il suo risveglio era amaro, doloroso addirittura, da quando Chuck si era trasferita nell’appartamento accanto. Rimaneva nella sua stanza solitaria, ripensando a quello che voleva o non voleva. A quello che poteva avere e a ciò che gli era negato.
Ogni volta che si svegliava, era un addio ad un mondo fatto di carezze, di contatti piccoli, e delicati. Si svegliava con le dita intorpidite, pensando di averla accanto a sé. Ned aveva imparato da tempo quali potevano essere i confini del suo amore, ma nonostante ciò continuava a sognare e a soffrire, e ogni volta che si metteva le mani in tasca e si fingeva piccolo quando invece era grande e grosso, pensava a come sarebbe stato bello sentire l’intorpidimento delle sue dita dopo aver toccato Chuck senza conseguenze.




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