Mary

di DanzaNelFuoco
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Se ne è andata senza rumore.
Se ne è andata guardandoti negli occhi, senza paura.
Ha affrontato la morte con coraggio, lo stesso coraggio che l'ha spinta a combattere i Clerics.
Una vampata e lei non c'era più.
Hai sentito il crack del tuo cuore, mentre si spezzava e bruciava con lei.
"Mary."
È meno di un sussurro, un lento muoversi di labbra da cui non fuoriesce nemmeno un alito.
Non dovevi andare, adesso sapranno che senti. Che provi dei sentimenti. Neanche la tua finzione migliore, la tua maschera meglio costruita potrà evitare alle lacrime di scendere dai tuoi occhi. Dovresti prendere del Prozium, forse. Ti aiuterebbe e non saresti scoperto. Ma non puoi.
Non puoi tradire così Mary.
Lei ha combattuto per le emozioni, qualunque emozione. Questo dolore che senti ti ricorda che c'è una causa.
Il tuo petto straziato ti dice che per ogni donna morta come lei ci saranno bambini che vivranno liberi.
Come tua moglie, cremata perché i vostri figli smettessero di prendere la dose.
Sei destinato ad amare donne che bruciano.
Donne che bruciano dentro e lasciano il segno.
Donne che apprezzano l'arcobaleno e che piangono con la pioggia.
Stringi tra le dita scoperte quel nastro.
"Cammina leggera, perché cammini sui miei sogni."
Neanche per un istante smetterai di provare emozioni. Se ti prenderanno, se ti bruceranno, morirai con paura, perché provando paura saprai di aver vissuto.
Vissuto per davvero. 




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