Ricordo sbiadito

Dubhe è affacciata sul balcone reale, il braccio stretto a quello di suo marito, il Re. Nemmeno ti nota, quando passa le sue pozze scure sulla folla. Il tuo cuore ancora sobbalza al solo vederla. Ma a lei non è mai importato granché di quello che provavi.
Quanto a lungo, infatti, ti sei crogiolato nella convinzione che un giorno lei sarebbe davvero venuta a cercarti, finalmente uscita dalla Gilda, e che l'avresti protetta da tutti, per l'eternità? Quanto a lungo l'hai attesa, nascosto come un fuggitivo, in un piccolo villaggio nella Terra dell'Acqua?
Quanto a lungo hai creduto alla sincerità di quel bacio, scambiato a fior di labbra in uno dei tanti vicoli dei bassifondi di Makrat?
Troppo, rifletti amaramente, decisamente troppo.
Dubhe osserva Learco e vedi un piccolo sorriso fare capolino sul suo volto. Senti lacrime dolorose pungerti gli occhi, capendo che l'hai persa definitivamente.
Non ti ha mai amato e mentre prima eri il ragazzino innamorato della ladra, dell'assassina, adesso sei un estraneo. Una delle tante figure ammantate d'ombra che fanno parte del suo orribile passato.
E ora sei vuoto, senza vita. Perché per lei rappresenterai solo questo, per sempre.
Un ricordo sbiadito in un passato da dimenticare.