Atto Secondo

di Francine
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Atto Secondo

 

«Tetsuya! Come la spieghi questa multa? Un fantastilione di yen?! Ma sei impazzito?!», urlò un Kenzo Kabuto paonazzo, con la vena sulla tempia buona che rischiava di scoppiare da un minuto all'altro.
«Lo so, dottore, andavo un po' forte...», si scusò Tetsuya facendo spallucce.
«Un po' forte? Solo?», gridò ancora Kabuto sventolando la multa proprio sotto il naso del suo pupillo.
« Beh, sì, ho infranto di poco il limite di velocità....», iniziò lui con la propria apologia.
«Dieci volte tanto...», lo corresse Kabuto.
«... ma stavo alle costole del nemico, mica potevo alzare il piede dall'accelleratore, no? Se le cose stanno così, nessun problema. Vorrà dire che la prossima volta...»
«Non dire assurdità. Pagherà la Fortezza delle Scienze, come sempre...», ed era proprio la frase che Tetsuya si aspettava che dicesse lo scienziato un po' pazzo che l'aveva cresciuto. A ripensarci, che rabbia! La Marchesa Yanus era ad un passo davanti a lui, questione di centimetri e avrebbe potuto acciuffarla e farla cantare, farle sputare a calci l'ubicazione della base dei Micenei, i loro piani di conquista del Giappone, le loro dotazioni... «ma dovrai rifare l'esame per la patente...»
«Eh?», disse Tetsuya cadendo dal pero. La patente?
«Hai capito bene. Ti hanno sospeso la patente. Mica potevano lasciar correre e basta. Va bene che sei un eroe, ma anche gli eroi...»
«Ma per pilotare il Grande Mazinga non serve la patente...», obiettò il ragazzo aggrottando le sopracciglia.
«Questo lo credi tu», disse Kabuto ripiegando la multa. Sembrava più calmo, adesso, come se avesse in qualche modo attutito la botta. O avesse in mente un sistema per condividere con lui il fardello. «Hai dimenticato che hai dovuto prendere un brevetto speciale per poter anche solo salire sul Brain Condor?»
Tetsuya sbiancò.
«Vuol... vuol dire che dovrò ripetere l'addestramento tutto daccapo?!»
Kabuto non rispose. Si limitò a sorridere e per Tetsuya si spalancò l'inferno. Atto secondo.

25.10.2013
Ciao, Piero.




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