E adesso chi paga pegno?
E adesso chi paga pegno?
Ormai era trascorsa un’intera settimana dalla conclusione del
Grande Torneo di Magia ed i ragazzi di Fairy Tail avevano fatto ritorno
a Magnolia. Per una volta tanto la popolazione ed il sindaco li avevano
accolti con gioia, come la migliore gilda di Fiore, quella che aveva
vinto e aveva portato in alto il nome della città.
Lucy non riusciva a togliersi dalla testa le immagini della grande
festa della vittoria. Magnolia era stata in subbuglio per giorni, come
in un gradissimo carnevale. La fila di persone che voleva
complimentarsi con Mystogan, l’aveva lasciata altrettanto a bocca
aperta ed anche se la versione ufficiale data dal Consiglio di Magia
non era proprio quella reale, Lucy era contenta lo stesso che tutti
avessero smesso di avere paura di lui. A quanto pare il mago mascherato
aveva finalmente deciso di abbandonare la sua vita vagabonda e di
trasferirsi in città, andando a vivere da Erza.
Il Libro del Drago, con le memorie di Eclear, lo aveva preso invece in
custodia il Master in persona, per custodirlo al sicuro nel proprio
studio. A Lucy dispiaceva un po’ l’idea di non poterne
sfogliare più le pagine, ma era sicura anche lei che quella
fosse la migliore delle soluzioni possibili.
Per quanto riguardava Lyra, la maga era ripartita per Valeria subito
dopo la fine dei combattimenti, ma le aveva assicurato che il mese
successivo avrebbe fatto visita anche a Sabertooth. Sting si era
ufficialmente proclamato come nuovo Master e Lyra voleva dargli qualche
dritta su come comportarsi, ma Lucy era sicura che ci fosse anche
dell’altro dietro il motivo di tutte quelle attenzioni. Perfino
la dolce Lisanna non aveva perso tempo, cogliendo al volo
l’occasione dire che avrebbe accompagnato l’amica. Alla
festa a palazzo era stata incollata per tutta la serata a Rogue come
un’ombra. Qualcosa diceva a Lucy che sotto sotto, Lisanna non
fosse poi tanto innocente come voleva far credere a tutti;
probabilmente dentro di lei si nascondeva un secondo
“demone” in miniatura.
Lucy aveva avuto anche notizie del fatto Jiemma aveva deciso di
ritirarsi in pensione e che Minerva era rimastra tra le tigri pur senza
manifestare alcun reclamo per il nuovo ruolo preso da Sting.
Yukino infine, era entrata definitivamente nella gilda di Mermaid Heel.
Aveva lasciato guardare a Lucy da vicino la chiave di Ofiuco e le due
si erano scambiate gli indirizzi per potersi scrivere di tanto in tanto
ed in quel momento la maga celeste stava proprio leggendo una delle sue
lettere: quella in cui Yukino le raccontava della nuova città in
cui si era trasferita e di come andavano le cose con le sue nuove
compagne.
- Non va per niente bene! Questa questione non può rimanere ancora in sospeso! -
Lucy alzò la testa dal foglio e si accorse che a gridare era
stato il Master in persona, saltando in piedi sul bancone di Mirajane,
mentre la barista sorrideva amabilmente dietro di lui. Ma in quel
sorriso c’era anche una certa nota di pura perfidia.
- E’ vero che a causa delle regole del torneo, siamo stati
costretti ad unire le due squadre. - Annunciò solennemente il
vecchio - Ma dopo aver analizzato nel dettaglio questa questione, sono
giunto alla conclusione che il Team A e il Team B devono assolutamente
stabilire chi tra di loro è il gruppo vincitore. Qui è
stata fatta una scommessa tra maghi ed è una questione
d’onore stabilire chi paga il pegno e chi no. -
- Cosaaa? - Strillò Lucy.
- E’ vero tu eri ancora in infermeria, quando gli altri hanno
scommesso. - Constatò Happy - Chi perde, dovrà fare da
schiavo a chi vince per un giorno intero, aye! -
- Al diavolo che io partecipo ad un gioco del genere! Non ci sono
nemmeno più tutti i concorrenti adesso! E poi alcuni come Elfman
sono stati in più squadre! -
- Il Team A da questa parte. - Annunciò ancora Makarow facendo
la lista dei nomi - Scarlet, Natsu, Gray, Lucy, Wendy. E il Team
B da quella opposta: Mirajane, Laxus, Kana, Mystogan, Gajeel e Juvia.
Elfman lo mettiamo anche lui nel Team A, dove ha cominciato per
riequilibrare i numeri. Prenderà il posto di Lyra. -
- Non è giusto! - Strillò Lucy cercando inutilmente di
protestare e - Non è giusto davvero! - Aggiunse Elfman senza
capire minimamente il senso di quello che stava accadendo - Un uomo non
prende il posto di nessuno! -
- Allora come risolviamo questa questione? - Erza intanto aveva
già sfoderato la spada - Chi vuole essere per primo il mio
avversario? -
- No, Scarlet non ci siamo capiti! - Si mise subito a strillare Makarow
cercando di fermarla - Se vi metteste a duellare uno contro
l’altro non ne usciremmo più da questa storia! Vi
sfiderete in un round di sasso, carta e forbici. -
- Ah, conosco questo gioco. - Esclamò a quel punto la maga e
Laxus le si fece subito incontro - Se lo conosci, sfida me. -
- Perfetto. -
Sasso - Carta.
Di fronte a quel risultato gli occhi della donna si illuminarono di colpo - Ho vinto! -
- No, hai perso. Carta batte sasso. Sasso batte forbici e forbici batte carta. -
- Come diavolo fa un foglio di carta a battere un sasso? Vieni qui ragazzino che ti insegno qualcosa! -
Makarow fu costretto a mettersi in mezzo prima che fosse troppo tardi,
strillando ad Erza di essere un po’ più sportiva.
...
Dieci minuti dopo la Maga in Armatura stava ancora gridando e
contestando le regole della prova, ma i suoi compagni erano rimasti
letteralmente senza parole.
- Luce sei la peggiore. -
- Guarda che hai perso anche tu il tuo turno Natsu! -
- Sei a zero ... Sei a zero non ci credo! -
- Gray - sama, la ... hai tirato via la camicia ... -
- Un uomo ... Un uomo non perde così ... -
Il Team B invece era saltato immediatamente su di giri discutendo su
come dividersi le vittime. Sarebbero stati i loro schiavi per un giorno
intero, avrebbero fatto tutto quello che desideravano ... Al solo
pensiero Juvia non resse.
- Attenzione! Juvia si sta sciogliendo! -
- Presto un secchio! -
- Un secchio non basta! -
- Prendete degli ... -
Ma nessuno dei suoi compagni riuscì ad agire in tempo ed in men
che non si dica, in mezzo alla stanza non era rimasto altro che una
grossa pozzanghera con dei vestiti inzuppati.
- Ehmm ... Ecco ... - Borbottò Makarow con aria sconcertata -
Metteteci un paio di sedie intorno e fate attenzione a non calpestarla,
tanto non credo che possa evaporare. Quando si riprenderà
tornerà tutto a posto ... -
- Però questa non ci voleva proprio. - Sospirò Mirajane -
Avevo bisogno soprattutto di lei nel mio piano originale. Pazienza,
c’è comunque una cosa che desideravo fare praticamente da
una vita. - Il Demone sorrise e sfilò da un cassetto una
splendida divisa da cameriera, bianca e nera, corta al punto giusto da
lasciare tutto scoperto. - Erza da questo istante in poi tu sarai la
mia domestica. -
- Io no metto quella roba! E non faccio proprio niente a ness! -
Il Demone non le lasciò aggiungere altro schioccando un
frustino, uscito anche quello magicamente dal cassetto - Credevo che i
cavalieri mantenessero sempre la loro parola d’onore! E adesso
metti questo coso e comincia a lavare il pavimento! In ginocchio e con
una spugna! -
- Io ... - Sussurrò Mystogan cadendo su una sedia con aria ipnotizzata - Grazie Mirajane ... -
- Ma allora anche tu sei un pervertito! - Gli strillarono dietro Macao e Wakaba.
- A questo punto io scelgo Natsu, Gray ed Elfman. - Esordì Laxus spaparanzandosi anche lui su una sedia
- Andate subito a comprarmi birra e patatine. Avete cinque minuti. E
voglio quelle del negozio dall’altra parte della città.
Correte. -
- Bastardo! Te la do io la birra! -
- E io ti do il ghiaccio! -
- Un uomo non fa la spesa! - Ma nemmeno loro potevano sottrarsi agli
obblighi della scommessa che avevano fatto e ben presto si ritrovarono
a correre fuori come dei matti, lasciandosi dietro quelli della
Tribù del Dio del Tuono che continuavano a gridare di avere
birra e patatine in abbondanza e di essere i soli a meritare di fare la
spesa per Laxus.
- Se Mirajane si prende Erza, allora io non ho altra scelta che
cambiare obiettivo. - Gajeel puntò un dito dritto contro Lucy -
Prendo te. -
- CHE VUOI DA ME? -
- Fammi un po’ di intrattenimento. Sai ballare giusto? Balla allora! -
- Non so ballare! -
- Svelta o mi rimetto a tirare coltelli come la prima volta che ci siamo conosciuti. -
- Levy! Digli qualcosa! -
- Non ti preoccupare Lucy, ho già in mente la musica giusta per te. -
- Ma che sei scema? -
Ormai tutti erano stati divisi in gruppi, ma c’era ancora
qualcuno che era non era stato chiamato. La piccola Wendy guardava lo
spettacolo impaurita - E io ... Che cosa ne sarà di me adesso? -
- Non ti preoccupare. - Una mano le si appoggiò sulla spalla - La sorellona si prende te. -
- Miss Kana! - A quelle parole Carla non poté far altro che
picchiarsi una zampa sulla faccia, visto come stavano le cose, sarebbe
stato meglio danzare coi coltelli Gajeel. Ma nemmeno lei poteva sapere
quello che le attendeva dietro l’angolo.
- Ehmm ... Miss Kana perché abbiamo lasciato la gilda? -
- Dobbiamo andare da una parte. -
- Una ... parte? Andiamo a fare shopping? -
Dopo soli cinque minuti dall’inizio della penitenza, Wendy stava
camminando con aria circospetta dietro Kana, tra le vie del centro.
- Prima di andare dove dobbiamo andare, dobbiamo trovarti dei vestiti adatti. -
La piccola dragonslayer venne spinta dritta dentro un negozio di vestiti, praticamente addosso a un manichino.
- Provati questo. - La incoraggiò Kana, ma quando Wendy
scollò la faccia dalla stoffa per guardare di cosa si trattava
per poco non le venne un colpo: quello era un abito da sposa! Carla si
era già messa a strillare per lei che non avrebbe permesso a
nessuno di vendere Wendy alla tratta dei minori, nemmeno se
l’avessero promessa al principe di Fiore.
Qualunque fossero le intenzioni di Kana, in men che non si dica, il
negozio di vestiti in cui erano entrate si era trasformato in una
parata di cosplay con una Wendy imbarazzatissima che si cambiava
un abito dopo l’altro. Costumi da bagno paiettati, vestiti
scintillanti da sera che nemmeno Evergreen avrebbe messo, divise da
infermiera, completi di pelle e calze a rete, gonnellini di paglia e
orecchie finte da gatto. La scena era così imbarazzante che la
commessa fissava la cartomante con gli occhi sbarrati - Sicuro che non
le serva aiuto, sgnora? -
- Ti sembro una che ha bisogno di aiuto? - Replicò allegramente
Kana agitando la sua bottiglia di liquore - E poi ti sembro una
signora, io? - La povera Wendy invece non sapeva cosa inventarsi per
scappare dal un camerino - Perché mi stati facendo provare tutti
questi vestiti? Non capisco! Dove dobbiamo andare? -
- Sta calma, dobbiamo andare da un mio vecchio amico, voglio che tu sia perfetta per l’occasione. -
E Carla di nuovo ad urlare che aveva una brutta sensazione e che mai e
poi mai avrebbe permesso a Kana di portare Wendy sulla cattiva strada
facendole incontrare una compagnia sbagliata; ma le previsioni di Carla
potevano sbagliare di tanto in tanto.
Dopo circa cento vestiti provati ed un bel nulla acquistato, Kana aveva
finalmente deciso che era il momento di presentare loro la persona in
questione. Il luogo dell’appuntamento sorprendentemente era
l’imponente cattedrale di Cardia a Magnolia.
- Quante volte ti devo dire di coprirti prima di entrare in chiesa! -
- Hola padre! -
Ed il vecchio amico di Kana era, sorprendentemente, il vecchio sacerdote che si occupava del posto.
- Vedi. - Le spiegò finalmente Kana - Qui alla cattedrale di
Cardia, c’è un orfanotrofio. Molti dei bambini che vivono
qui hanno seguito il Grande Torneo di Magia via lacrymavisione e
volevano disperatamente incontrare qualcuno dei maghi della gilda. -
Ascoltando la spiegazione tanto Wendy quanto Carla spalancarono gli
occhi. - Ci sarei venuta io di persona. - Continuò Kana - Ma una
come me non è buona come esempio, neanche se chiusa alla gogna.
Tu invece hai quasi la loro stessa età, avete molte cose in
comune. - Né la piccola dragonslayer né la sua amica
exceed avrebbero mai immaginato una cosa del genere, erano rimaste
così stupefatte che non si accorsero nemmeno del cenno che Kana
aveva appena fatto al prete. In men che non si dica le porte
dell’istituto erano aperte ed un esercito di ragazzini urlanti
aveva travolto Wendy facendole tutte le domande del mondo.
Quel giorno Wendy ebbe non solo la punizione più educativa ma la
più bella della sua vita. Trascorse l’intera giornata in
compagnia dei ragazzi dell’orfanotrofio, raccontando delle sue
avventure e ascoltando le loro storie. Quando Kana la
riaccompagnò indietro ormai era tarda sera ma la gilda era
ancora più in subbuglio di prima.
- Si può sapere ... - Borbottò Carla, che ormai non aveva
più fiducia nella sue capacità oracolari - Che accidenti
sta succedendo? -
Mystogan stava scappando via, correndo come un matto mentre
un’Erza furibonda lo inseguiva minacciandolo con la spada e
demolendo qualunque cosa sulla sua strada. - Ti sei divertito a
guardarmi tutto il tempo, eh? Perché non hai fatto qualcosa? -
- Ma perché te la prendi con me e non con Mira? -
- Credo che il tempo della penitenza sia finito. - Annunciò
Kana; da quando erano usciti dalla chiesa stava sorseggiando vin santo.
Se metà della gilda era già stata demolita da Erza,
l’altra era pronta per fare la stessa fine a causa di Gray,
Natsu, Freed e Bixlow che se le stavano suonando di santa ragione. I
primi volevano farla pagare a Laxus, i secondi continuavano a gridare
di essere più bravi a fare la spesa ed intanto fuoco, ghiaccio,
rune e totem impossessati volavano da tutte le parti. Laxus nel
frattempo, non sembrava per niente interessato allo spettacolo e
continuava a sorseggiare birra e a mangiare noccioline. La battaglia di
Elfman invece si era già conclusa: era stato ridotto in pietra
ed Evergreen lo stava utilizzando come sedia mentre si limava le unghie.
Nessuno poteva sapere come sarebbe finita quella storia dato che anche
Juvia stava per entrare nello scontro, gridando che nessuno aveva il
diritto di umiliare il suo Gray - sama. Fortunatamente si era
solidificata in tempo per il gran finale. Gajeel invece era stato
colpito da qualcosa di imprecisato, forse a giudicare dai segni il
pugno di Loki, e stava giacendo privo di sensi in mezzo alla sala.
Makarow singhiozzava che adesso avrebbe dovuto spendere tutto quello
che aveva per riparare i danni (visto che il re non aveva potuto
offrirgli nessuna ricompensa in denaro, impegnato com’era nelle
ricostruzioni). Mirajane invece era l’unica che si stava
scompisciando dalle risate, piegata in due sul bancone, fiera del
casino che aveva provocato.
Kana, Wendy e Carla erano ferme a fissare la scena senza parole quando
Levy per poco non le investì, correndo e ridendo a più
non posso. Dietro di lei veniva una Lucy rossa di rabbia, con addosso
uno splendido vestitino di pelle da coniglietta, con tanto di coda e
orecchie. Era armata di una chiave dello zodiaco.
- Ahaha! Lu - chan ti prego, era solo uno scherzo! -
- Te lo faccio io uno scherzo! Lascia solo che evochi Cancer! Ti faccio
un taglio di capelli Levy - chan che quello del tuo fidanzato Gajeel a
confronto sembrerà bello! -
- Allora che cosa hai imparato da questa storia del torneo? - Concluse
Kana, svuotando la sua bottiglia ed ammiccando alla piccola
dragonslayer che era con lei - Perché c’era anche una
lezione da imparare? -
- Te lo dico io Wendy! - Carla non le lasciò aggiungere altro,
saltandole sulla spalla e puntando una zampa in mezzo alla sala -
Guarda bene! Questa è la prova inequivocabile, incontestabile,
super evidente che non solo Fairy Tail non è degna di
partecipare ad un Torneo di Magia, ma anche che questo posto è
un’unica grande gabbia di ... -
- Persone fantastiche? -
- Di matti, Wendy! Di matti! -
Nota dell'autrice: E
con questo si chiude definitivamente la storia! Spero che vi siate
divertiti tutti! Io mi sono divertita davvero scrivendola, inventando
delle storie diverse per i personaggi, facendoli combattere gli uni
contro gli altri, mettendo in scena momenti come quelli di Hoteye
contro Elfman, Juvia ubriaca, oppure Gray che si prende gioco di Leon
... Se la storia è piaciuta anche a voi lasciatemi pure un
commento e fatemi sapere cosa ne pensate!
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