...Hufflepuff.

di Ucha
(/viewuser.php?uid=121296)

Disclaimer: questo testo è proprietà del suo autore e degli aventi diritto. La stampa o il salvataggio del testo dà diritto ad un usufrutto personale a scopo di lettura ed esclude ogni forma di sfruttamento commerciale o altri usi improri.


Angolo dell'autrice:
Salve a tutti, sono tornata! *palla di fieno*
Ho voluto scrivere una piccola Flashfic incentrata su Hiccup, personaggio che ho scoperto relativamente da poco guardando Dragon Trainer. E.... beh, è troppo carino per non scriverci qualcosa su!
La flashfic è "apparentemente" senza trama, diciamo che è un'idea buttata giù di cosa vorrei scrivere in seguito, ma ho voluto colorarla un po' con piccoli retroscena e altri elementi che riescano a far capire il contesto, più o meno.
È una flashfic dove i "fantastici quattro" sono degli studenti di Hogwarts, e partendo tutti dal primo anno, dovrebbero avere sugli undici/dodici anni.
Spero che nonostante la cornice non molto chiara sia di vostro gradimento!
Ucha.


                                                                                                          ---------------------------------------------------------------------

Gli occhi di tutti gli studenti del primo anno erano puntati su di lui in quel momento. Sguardi curiosi, trepidanti, annoiati. Lui era lì, davanti al tavolo dei professori, rivolto verso tutti gli studenti di Hogwarts, tremante come un coniglio su uno sgabello traballante.
Il cappello sopra di lui si contorceva pensieroso.

-Intelligenza da vendere, devo dire…- mugugnava il Cappello Parlante, analizzando il suo essere Hiccup come se fosse un curriculum. -… e anche una pazienza lodevole! Ragazzo, il tuo cuore è anche più grande della tua testa! Mh… leale, devo dire.-

Calò il silenzio. Calò un silenzio che strinse il cuore a Hiccup. Sentiva che il verdetto sarebbe arrivato di lì a poco. Osservò coloro con i quali aveva fatto amicizia sul treno. Rapunzel lo guardava con uno sguardo incoraggiante, torturandosi i capelli biondi, mentre Merida lo osservava divertita, così come Jack.

-… Tassorosso!-

Si sciolse in un sospiro, finalmente l’attesa era finita. Un lieve sorrisino gli comparve sulle labbra e cercò lo sguardo di Merida. Ma lei era intenta a ridere ad una battuta che Jack le aveva bisbigliato nell’orecchio.
Un briciolo di delusione gli animò lo stomaco, intimandolo a dirigersi verso il tavolo della sua nuova casa.

La ragazza lo seguì con lo sguardo e un mezzo sorriso sul volto, mentre seduta sullo sgabello, veniva smistata nei Grifondoro.




Questa storia è archiviata su: EFP

/viewstory.php?sid=2256706