la lunga via di casa
L'eco trascinò
via con sè tutte le voci e i rumori che erano rimasti
intrappolati nell'eternità del tempo. Risuonò
ormai lontana dalla terra fredda e dal vento umido macchiati di sangue
di spiriti evanescenti finalmente liberati dalla loro prigione di morte
e maledizione.
Lo sparo
era stato
così forte da devastare il silenzio che
era stato la culla di Katy durante il suo sprazzo di vita nel bosco. Il
buio aleggiò intorno a lei e credette di non rivedere mai
più la luce del sole. Finchè non
riaprì gli occhi.
Isaac era disteso a terra davanti a lei, il fucile era finito lontano
da lui, ormai inutile. In piedi dietro il corpo esanime dell'uomo si
stagliava James Roosvelt, il poliziotto che ormai la bambina conosceva
bene. La sua pistola venne abbassata solo qualche secondo dopo che il
poliziotto si fu accertato che Isaac Hudson non rappresentava
più un pericolo per Katy.
Non lo aveva ucciso. Il proiettile aveva colpito la spalla e il dolore
gli aveva fatto perdere i sensi. L'agente di polizia gli mise le
manette e lo scosse per svegliarlo, poi chiamò un'ambulanza
e rassicurò i colleghi.
Per un attimo, il suo sguardo e quello di Katy si incrociarono. La
bambina era ancora distesa a terra, nei suoi occhi la paura di sparire
di nuovo che sfumava lentamente, e un leggero barlume che
arrivò dritto al cuore di James.
Grazie.
Come se avesse sentito, l'agente sorrise e chinò la testa.
Un vento tiepido sfiorò i volti dei presenti e l'uomo
alzò lo sguardo scrutando al di là della bambina.
Non era più spaventato nel vederlo, ma provava per lui un
profondo rispetto. Slender Man si stagliava in tutta la sua altezza
dietro Katy, la aiutò a rialzarsi ed entrambi si isolarono
per un istante da quel mondo oscuro e disperato, abbracciandosi con
timore e sollievo.
Era finita. Era finita davvero.
Adesso non correvano più alcun pericolo. Nessuno
rappresentava più una minaccia per loro. Non dovevano
più temere di separarsi e cercarsi nuovamente in un girone
infinito e corrotto, perchè la loro famiglia si era riunita.
Erano di nuovo insieme.
Quando sciolsero l'abbraccio, Slender Man guardò James
Roosvelt. L'agente si rialzò, mantenendo il suo sguardo. Non
credeva che quella storia avrebbe mai potuto prendere una piega simile,
eppure doveva esserci abituato.
Doveva sapere che spesso i veri mostri sono proprio gli uomini. Slender
Man, in fondo, aveva avuto una buona ragione per fare quello che aveva
fatto. Egli stesso non era un assassino, ma una vittima della crudele
sorte che mai sorride all'uomo, padrona feroce della vita di
quest'ultimo, che vive in un mondo di prepotenti illusioni e
insoddisfacenti tranelli.
Ma quella storia, per quanto surreale, aveva avuto un lieto fine, ed
era proprio davanti agli occhi di James. Non poteva esistere un finale
più bello, nemmeno nella fiaba più commovente o
nella commedia più gioiosa. Slender Man non
parlò, non pronunciò un grazie e nè si
complimentò con lui per aver sventato quell'omicidio. E,
dalla sua parte, James non si aspettava nulla di tutto
ciò. Quindi decise di essere lui a prendere la parola.
<< Non mi aspetto che tu parla per dirmi grazie, Mark
Hadley. >>
Si ricordò di adottare il vero nome di Slender Man,
poichè quell'orribile leggenda poteva considerarsi svanita.
<< Sono io che devo ringraziarti. Paradossalmente, sei
stato tu ad insegnarmi quanto sia importante e allo stesso tempo fugace
questa vita. Tutto potrebbe accadere da un momento all'altro, e noi
genitori magari siamo sempre troppo impegnati per far sì che
il tempo scorra in compagnia dei nostri figli. >>
Lo sguardo invisibile di Slender Man e quello di Katy erano fissi su di
lui. Entrambi non osavano fiatare.
<< Teoricamente, dovrei arrestarti per tutti i crimini
feroci che hai commesso... >>
Katy deglutì e abbassò la testa, ricordando tutte
le anime strappate alla vita prima che lei e suo padre si
ritrovassero, ma James sorrise.
<< Ma non posso. Perchè questo non
è più un caso che ha a che fare con la polizia, o
con la vita di tutti i giorni. E'qualcosa che non può essere
risolto con una semplice causa in un tribunale, davanti ad un giudice.
Riguarda soltanto voi, la vostra incredibile fiaba a lieto fine... E
l'amore di ogni figlio e genitore. >>
Katy pensò che era un peccato che solo lei potesse vedere il
meraviglioso sorriso contornato dalle lacrime che scivolavano
giù dal volto di Mark Hadley, anche se forse,
pensò, quell'agente di polizia percepiva ugualmente
l'espressione di suo padre. Percepiva il suo rammarico, il suo sollievo
e la sua gioia. Grazie a quel poliziotto lei e Mark potevano finalmente
essere liberi.
<< Mi occuperò di questo una volta
tornato in centrale, ma da adesso in poi non è
più una questione che mi riguarda. Siete liberi.
>>
Si. Lo erano.
Lo sarebbero stati per sempre.
<< Spero che adesso troviate un po' di pace. Addio.
>>
....
A distanza di giorni, mi trovo a passeggiare nel parco dove Katy era
solita giocare da sola. La mia dolce nipotina. Non la
rivedrò mai più. Mi mancherà come il
sole manca al giorno, come una notte senza luna. Ma suppongo che
abbiamo passato abbastanza tempo insieme. Ormai per lei è
giunto il
momento di tornare con la sua famiglia, e io non sono nessuno per
decidere della sua vita.
Mia figlia Madison ha accettato tutto questo. Lui e suo marito hanno
intenzione di avere un altro figlio, non appena Isaac uscirà
di prigione.
Chissà... Magari questa volta saranno più
fortunati.
E io? Io mi ritengo fortunatissima ad aver avuto un ruolo
così importante nella vita di quella bambina così
speciale. Non piango, ma sorrido. Il mio cuore prova calore nel freddo
della neve che cade delicata, ricoprendo di panna il paesaggio e
dandogli un tocco immaginario.
Nonostante il freddo e la neve, nel parco c'è ancora un
bambino che gioca. Si dondola felicemente sull'altalena e i suoi occhi
verdi brillano nella foschia invernale.
Mi fermo a guardarlo, gli sorrido. Lui mi nota e i suoi occhi splendono
di gioia mentre alza una manina per salutarmi. Ricambio e un velo di
lacrima mi offusca la vista. Poi, come richiamato da qualcuno, si gira
verso il bosco innevato. Scende dall'altalena e, rivolgendomi un ultimo
sorriso, mi saluta e corre verso di esso che ormai non è
più così spettrale come un tempo.
Per il suo completo nero sarebbe stato difficile da notare, ma non mi
è sfuggito. In mezzo agli alberi bianchi, un uomo dai folti
capelli neri e gli occhi azzurri come il ghiaccio afferra dalla vita il
piccolo e lo abbraccia forte, portandolo all'altezza del suo viso per
baciargli le gote rosse. Poi entrambi guardano nella mia direzione, mi
sorridono calorosamente e mi salutano.
Il loro ultimo saluto. Sorrido e piango. Il mio cuore batte per
l'emozione, mentre vedo quella famiglia svanire
nell'immensità del
bosco per tornare a casa, dove con ansia e gioia li aspetta la mamma.
Fine
____________________________________________________________________________________________________________________
http://www.youtube.com/watch?v=DfWA4A39vAc (Titoli di coda XD)
Or dunque... Che cosa dire? Che anche questa storia è volta
al termine? Che l'autrice non si sarebbe mai aspettata che avesse avuto
un successo così, a dir poco, enorme? Che fosse piaciuta
così tanto?
A parte gli scherzi, sono davvero felicissima dei risultati ottenuti.
Ai primi capitoli, le recensioni erano molto scarse così
come i lettori e devo ammettere che per un attimo sono stata sul punto
di cancellarla. Ma poi, non so, è successo qualcosa.
Qualcosa che vi ha spinto a commentare, a leggere, a far diventare un
qualcosa di assolutamente grandioso questa storia. Talmente grandioso
che qualcuno ( e di questo ringrazio Marine the racoon per
avermi avvertita ) ha deciso di postarla perfino su Creepypasta Wiki,
e paradossalmente, pur non trattandosi di una creepypasta vera e
propria, è stata comunque molto apprezzata.
Davvero, non riesco a credere che sia successo tutto questo. Che la
storia sia diventata quella che è e che, incredibilmente
è già volta al termine.
Ma di certo non per merito mio, cari cyber-lettori, perchè
siete stati voi a rendere questa storia meravigliosa; con le vostre
critiche e i vostri apprezzamenti, con il vostro tempo e la vostra
pazienza. E di questo vi ringrazio di cuore.
Voglio quindi avvisare che, molto probabilmente, appena possibile, ho
intenzione di pubblicare questa storia e di farla diventare un libro a
tutti gli effetti! Forse qualche dettaglio verrà cambiato,
ma per il
resto la storia sarà la stessa. Ho ricevuto l'appoggio dei
miei genitori per realizzare questo sogno, non tanto per la storia in
se, ma per le centinaia di recensioni ricevute, i numerosissimi
apprezzamenti e ( a meno che non vi siate messi d'accordo tra voi )
alcune recensioni di diversi autori in cui ricorreva sempre la stessa
frase: "Dovrebbero farci un film!" Decisamente la reazione è
stata questa visto il numero elevato di tutti quelli che mi hanno
scritto una cosa del genere. E ancora una volta torno a ringraziare i
lettori, perchè siete voi che mi state dando questa
bellissima possibilità! Informo che sono in possesso
del copyright della storia, quindi non può essere copiata!
Fatto questo lunghissimo epilogo ( ._. ) vi lascio con un bacio e un
enorme ringraziamento! <3
Arrivederci!
LittleBloodyGirl
|