Prompt
021 – Amici
DO
IT
-Siamo
finiti ancora una volta in stanza insieme.- sussurrò Allen, sfilandosi il
nastro rosso dal collo –Bookman è proprio incontentabile.-
Rabi
rise –Ti ricordi l’ultima volta? Per farlo stare da solo, ci siamo ritrovati
io, te, Crowley e Yuu? Una notte intera… con Yuu!- rise più forte.
-Non
mi ci fare ripensare… la notte più lunga e pesante della mia vita, mi faceva
rabbia anche mentre dormiva!- si tolse il gilè, piegandolo con cura accanto
alla sua uniforme da Esorcista.
-Mmh…
già meglio stare noi due. Si, si.- annuì, togliendosi la bandana.
Allen
non rispose, arrossendo, sedendosi sul suo letto, vicino alla finestra.
Guardare il cielo di notte, prima di addormentarsi, era ormai diventata una sua
piccola abitudine. Sorrise in risposta, piegando la
testa di lato. Rabi girò il viso, appoggiandolo sul cuscino, guardandolo
mentre, sospirando, si stendeva sul materasso.
-Sono
stanco… ho tutti i muscoli indolenziti…- disse improvvisamente Allen, dopo
attimi di silenzio, accarezzandosi le spalle.
-Abbiamo
combattuto tanto in questi giorni, è una naturale conseguenza…- disse Rabi,
tornando a guardarlo.
-Ma
non so… non so come far passare il dolore. Ahia!- mosse le dita velocemente,
facendo roteare il braccio.
Rabi
cominciò a ridacchiare –Lo sai…- si alzò, saltellando fino al suo letto –un
modo c’è per alleviare… la stanchezza.-
-Davvero?-
disse Allen, illuminandosi in volto, non avendo ancora capito a cosa alludeva
il suo compagno di stanza –Dimmelo dai!-
Rabi
allungò una mano, appoggiandola sul suo stomaco. “Ancora non ci arrivi?”
sussurrò, sorridendo con malizia. Allen aggrottò le sopracciglia, mantenendo il
suo sguardo interrogativo. Poi improvvisamente lo realizzò, avvampando,
portandosi con solerzia le mani sul viso. Scosse la testa in qua e là, sempre
più nervoso. Rabi appoggiò un gomito sulla sua coscia, reggendosi il mento con
il palmo della mano. Allargando sempre più gli occhi, glielo chiese,
balbettando.
-Non…
non-non lo hai mai fatto?-
-Rabi
ti prego non dirlo cosììì!- si lamentò Allen,
agitando le gambe.
-Cioè…
hai o no sedici anni? E non ti sei mai… masturbato? MAI?- fece un segno con le
dita, avvicinandosi al suo viso.
-Oddio
che imbarazzo, voglio morire.- buttò la testa all’indietro, contro il cuscino.
-Ma
dai!- salì sul suo letto, stendendosi accanto ad Allen -Mai provato nemmeno una
volta?- rise, girandosi sul fianco.
-Mmh!-
si morse le labbra -…no. E’ una cosa così brutta?- disse, quasi mortificato.
-Ma no no Aren-chan!- gli scompigliò i
capelli -…vorresti provare a farlo?-
Allen
abbassò la mani, girando il viso verso Rabi e lo vide
sorridere teneramente. “Ma non dovresti, non devi…” sussurrò incerto.
Rabi gli accarezzò una guancia, allungando la mano per spegnere la luce. Allen
si avvicinò al suo petto, appoggiandovi leggermente la fronte. Sfiorando con le
dita il suo collo, cominciò a respirare più forte, impaurito da quello che
stava per succedere. Rabi fece scendere la mano, slacciandogli la cintura e
abbassandogli i pantaloni. “Non è così difficile come credi…” gli
sussurrò divertito all’orecchio, afferrandogli una mano prima che riuscisse a scappare via. L’intrecciò con la sua,
infilandola nei suoi boxer. La spostò ancora un po’, facendo incontrare ad
Allen la punta del suo membro. Lo sentì sobbalzare, sorpreso, inesperto,
ingenuo. Tenero. Rabi sentì i capelli del giovane sfiorargli il mento,
mentre lo conduceva su e giù, ripetutamente.
-Ehi,
ehi ma stai tremando- lo guardò apprensivo -calmati cucciolo…
non è una cosa che fa paura.- gli baciò la fronte, leggero, dolce.
-Ma…
non voglio… metterti in imbarazzo…- sussurrò in un soffio.
-Sono
io che te l’ho proposto- sorrise –ricordi?-
Allen
non rispose ma, rosso in viso, prese l’iniziativa abbassandosi in uno scatto i
boxer, muovendo le dita insieme a Rabi. Lo vide sorridere e si rincuorò,
capendo che non aveva fatto una cosa sbagliata. Rabi gli passò una mano sotto
il collo, stringendolo a sé. Allen sentì uno strano calore pervaderlo e mentre
un lieve gemito usciva dalla sua bocca, fermò immediatamente la mano. “Che
c’è?” gli chiese apprensivo “E’ normale che ti
piaccia.”. Allen tornò a muovere le dita, più titubante di prima, sorretto
dal forte tocco di Rabi, che continuava a brevi intervalli a baciargli la
fronte e la stella sopra l’occhio sinistro.
-R-Rabi io.. tu.. noi siamo amici?-
chiese Allen, alzando momentaneamente il viso.
-Ah…
bhe, dipende. Tu vuoi essere mio amico?- gli rispose, toccandogli un’altra
volta la punta, dopo aver percorso per l’ennesima volta tutta la sua lunghezza.
-Io!-
gemette più forte –Io…-
-Oppure
vuoi che… il nostro io e tu… si trasformi in qualcos’altro?-
Allen
spalancò gli occhi, capendo che il solo termine amicizia non gli
bastava. Neanche un po’. Si morse le labbra con tensione, sentendo che laggiù
qualcosa, anche se non sapeva cosa, stava per succedere. Guardò in modo
apprensivo Rabi, che semplicemente continuò ad accarezzargli i capelli,
allontanando infine la sua mano.
-Vogliamo…
essere qualcos’altro?- gli sussurrò suadente all’orecchio.
Un
gemito si fermò precisamente alla metà della gola di Allen –Ah!- facendone
uscire solo un suono rauco, indistinto, mentre veniva, sporcandosi le dita. Inarcò
la schiena, sentendo che era naturale fare così, facendo sprofondare la testa
contro il cuscino. Il respiro pensante mentre lasciava cader giù le gambe, la
tensione che lentamente lo abbandonava e un piacere nuovo e alieno che lo
invadeva.
-Abbiamo
raggiunto il nostro intento!- sussurrò, ridacchiando.
Rabi
vide Allen avvampare, tremando più forte di prima. Come risvegliatosi dal torpore
che l’aveva invaso, guardò giù e poi su, poi il viso
del giovane steso accanto a lui, poi di nuovo la sua mano. Era estremamente
confuso, non sapeva cosa fare adesso. “Ho capito” disse Rabi, con
dolcezza “intanto puliamoci”. Allen docilmente si fece prendere il palmo,
pulendolo contro il copriletto. Rabi lo rivestì con cura, tornando poi ad
accarezzargli il viso, in attesa di una sua risposta
sulla nuova esperienza appena provata.
-Io
non voglio.-
-Cosa
non vuoi?- disse Rabi stupito, che non gli fosse piaciuto?
-Io
non voglio… essere solo un… amico per te.- sussurrò, avvicinando anche l’altra
mano per stringersi.
-Non…
vuoi?- ripetè, essendo stavolta il suo turno di arrossire.
-No…-
disse più convinto, con una nota ancora tremolante nella voce –proprio no.-
Rabi
sorrise, abbracciandolo in un impeto di gioia –Allen, Allen, Allen!-
No.
Non bastava essere amici. Ed entrambi ora l’avevano capito.
Ecco
un’altra >___< BDT rulla XD! Commentini please ç____ç