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parole: 280]
Apro
un poco gli occhi, un raggio di luce filtra dalla finestra
infastidendomi.
Si sta così bene, accoccolata tra le coperte, beandomi del
tepore del mia stanza.
Uhm, che bella sensazione, i miei capelli sono morbidamente sparsi sul
cuscino, un piccolo fascio di luce continua ad impedirmi di assaporare
questi attimi di torpore.
Fuori è una fredda giornata d'inverno e il sole, per quanto
si ostini, non riesce a riscaldare l'atmosfera.
Un brivido mi scorre lungo la spina dorsale al pensiero che presto
dovrò lasciare il mio morbido giaciglio.
Ecco, infatti, sento già i suoi passi avvicinarsi, o no, ti
prego è troppo presto, non voglio, inutile la porta viene
aperta di colpo e la sua voce mi arriva alle orecchie, acuta e
irritante.
"Signorina Elizabeth! Ma siete ancora a letto! Non sapete che giorno
è oggi? Oggi c'è il varo..."
"Il varo della nuova nave della flotta." concludo io con tono
cantilenante "Me lo avrete ripetuto almeno venti volte l'altra sera!"
esclamo affranta sospirando.
"Bene, allora le mie parole non sono andate sprecate. Ma vedo che
nonostante tutto non vi siete ancora mossa miss" inarca appena un
sopracciglio, non vuole dire niente di buono ma provo lo stesso a
chiedere pietà "O no, per favore ancora cinque minuti."
Mi tiro le coperte sopra la testa e fingo di essermi addormentata, non
la sento più ribattere magari si è arres"HAAA",
ecco lo sapevo che era troppo bello per essere vero, di colpo mi ha
privato delle mie calde amiche.
Non ho più scelta, il freddo assale la mia pelle e alzo
bandiera bianca "Va bene, va bene, mi vesto".
Mi chiamo Elizabeth Swann, e lo ammetto: amo la pigrizia.
Ok, lo so che molti
di voi odiano Elizabeth ma è stata la prima per cui ho avuto
l'ispirazione, me la sono immaginata nel periodo precedente al suo
rapimento, prima di tutte le avventure con i pirati quando era solo la
coccolata figlia del governatore.
Questa flashfic
è dedicata a tutti quelli che al mattino vorrebbero dormire
altri cinque minuti invece di alzarsi e andare a scuola.
Lasciate un
commentino e a presto, con ilprossimo peccato.