Mouth.

di Noruwee
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Non è la prima volta che Sherlock bacia qualcuno, come forse pensa James Moriarty.

Sherlock ha già baciato.
Oh... lo ha fatto eccome. 

Nessuno si sarebbe stupito più di tanto, se lo avessero sentito ammettere di aver già baciato il dottor John Watson.

Nessuno si sorprenderebbe particolarmente, una volta confermata la notizia che tra loro due ci sia una relazione.
Perché sì: forse solo da poco, ma Sherlock... Sherlock ha già cominciato a sperimentare qualcosa, nei confronti del dottore.

Qualcosa di forte, di indissolubile.
Qualcosa di speciale, che però ancora non ha il coraggio di chiamare 'amore'.

Perché l'amore è uno svantaggio che rallenta le cognizioni.
Rende deboli.

E per Sherlock, che è sposato col suo lavoro, perdere l'uso della razionalità e abbandonarsi a un qualcosa di così astratto, sarebbe davvero distruttivo.

... Sherlock ha già baciato John.
Sherlock sa di tenere a lui in modo particolare.
Sherlock sa che darebbe la sua stessa vita, per lui.

Ma quel bacio, che adesso sta imprimendo contro quelle labbra che... che non sono quelle di John...
Perché? Che significato ha?

È diverso.
Non sa di caffè.
Non profuma di detersivo per i piatti, come quello di John.

Le sue labbra non sono secche, leggermente screpolate sul centro, ma calde ed invitanti, come quelle del dottore. No.
Sono completamente diverse, quelle di Jim.

Sanno di asfalto, e del battere continuo della pioggia sui tetti di Londra.
Sanno di dopobarba, di champagne, di menta fresca, di tea, e del profumo delicatissimo di lenzuola pulite.
Sanno di bagnoschiuma, di polvere da sparo, e del ticchettare macabro di un vecchio e polveroso orologio, abbandonato in un'umida soffitta.

... È la bocca di Jim Moriarty.
Così piena di sfumature, di follia, di tristezza, di solitudine.
Di passione, di insanità. Di qualcosa fuori controllo.

È eccitante.
E questo, Sherlock lo ama.







 
—Noruwee




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