Scivoli sul pavimento bagnato,ti tieni in precario equilibrio sulle tue
gambe ancora malferme. Ti mordi le labbra continuando a spargere pece attorno a
te.
Il liquido nero va a macchiare irrimediabilmente dipinti,statue,arazzi e
i vetri delle finestre. La luce della ragione è ormai scomparsa dai tuoi occhi,i
gesti che compi sono meccanici e irrazionali.
Piangi.
Come un bambino.
Senti ancora quel sapore ferroso in bocca,quel liquido rosso ti macchia i
denti,si è insinuato sul palato inacidendoti le gengive. Respiri
profondamente,dando aria a quelle assurde zanne. Scuoti la testa dirigendoti
verso le altre stanze.
Un passo dietro l’altro.
Niente ti sembra più difficile adesso.
Attraversi rapido questi corridoi silenziosi,passi davanti alle ampie
vetrate che permettono alla luce di entrare in questa dimora dimenticata da
Dio.
Ti fermi per qualche istante,solo per fissare il cielo plumbeo che
lentamente si sta rischiarando,pronto ad accogliere il sole. Ti sembra che la
notte appena passata sia solo un ricordo lontano,una foto sbiadita dal tempo. Ti
chiedi se girandoti potrai rivederla sorriderti in quel modo tanto gentile,se
potrai risentirne il profumo inebriante…se potrai sentire ancora una volte le
tue labbra premersi contro il suo collo candido.
Ripensare al suo sangue amaro che ti viola le fauci ti uccide.
Eccellenza Alesteir viviamo insieme in questo castello…per
sempre.
I vestiti ancora umidi premono contro il tuo corpo intorpidito dal freddo
e dalla stanchezza. Ma sai che non puoi ancora fermarti,ormai hai iniziato…la
tua vita precedente deve essere eliminata,non puoi fare che questo.
Sospiri,ma stavolta lo fai sorridendo.
Ora hai un motivo per vivere,un solo motivo per giustificare ciò che hai
compiuto stanotte.
Hai gettato alle spalle la tua vita.
Ora non puoi far altro che guardare avanti.
Ti chiedi se quei due ragazzi,quei bambini,la fuori…riusciranno a darti
quello che la vita ti ha tolto.
Se riuscirai a trovare quello che alcuni chiamano amico,se riuscirai ad
ottenere un posto in un mondo che ti ha solo rifiutato e trattato come un
oggetto.
Alla stregua di questi eccentrici articoli da collezione…nello stesso
identico modo in cui vengono trattate le cose raccolte e nascoste in questo
castello trattato come un magazzino.
Bruciate…
Bruciate tutti…
Per mano tua dovranno ardere…
E tu insieme a loro.
Ti siedi su una delle tante sedie pronte per il mostruoso rogo che ti
accingi ad accendere. Senti l’odore della pece andarti alla testa,infilarsi
prepotentemente nelle tue narici e scuoterti dall’interno.
Rabbrividisci,ma non per questo ti alzi,rimani seduto a fissare il vuoto.
Passi la lingua sopra quei denti mostruosi,sopra le gengive umide di saliva.
Ricordi quando la tua lingua si abbracciava con quella di lei,ricordi quando ti
si gettava addosso sussurrandoti parole maliziose,promettendoti la sua parte più
buona…vendendosi a te. E tu arrossivi,timido tentavi di scostarti da lei…per poi
ritrovarti ancor di più incatenato al suo corpo.
E in quei momenti ti chiedevi come fosse possibile che un vampiro,un
mostro come te…potesse trovarsi a condividere la propria esistenza con una
creatura tanto dolce,con un angelo come quello.
Ma,alla fine…preferivi non porti troppi interrogativi…ti lasciavi
avvolgere dal suo calore,accogliere dalla sua umidità…
La possedevi [mentre continuava a sussurrare].
Le entravi dentro mentre ti graffiava a sangue la schiena [con
cattiveria].
Ti perdevi nel suo profumo,nella sua pelle morbida [eppure
fredda].
Nei suoi occhi lucidi [seppur vitrei].
E vivevi [per la prima volta].
Vivevi unicamente per lei.
E credevi che tutto questo sarebbe potuto continuare per sempre…credevi
che chiudendo gli occhi davanti al mondo,nascondendoti a tutti…tutto sarebbe
stato più facile,con lei la tua vita da misera era diventata più
sopportabile.
Fino a questa notte.
Lentamente ti alzi in piedi,ti riprometti che non farà male,cerchi di
convincerti che nulla può essere più doloroso di ciò che stai provando
adesso.
Sarà questione di un attimo,il rancore,il biasimo e tutto quello che stai
sopportando adesso non saranno che un ricordo.
Hai ucciso la donna che amavi.
Sei un mostro.
Cosa può avere senso in un momento come questo?
Come si può definire preziosa la vita di qualcuno come te?
Perché non fai una buona azione Alesteir?
Ucciditi.
Non vuoi soffrire ancora…vero?
Raggiungerai Eliade in questo modo…non ti attira la cosa?
Prendi uno dei tanti fiammiferi,lo osservi per qualche istante,per poi
accenderlo mentre un sorriso si dipinge sulle tue labbra,un ghigno innaturale va
a sfigurare il tuo volto sfinito.
La fiamma incendia prepotentemente il legno del sottile bastoncino,devi
solo aspettare che giunga fino al guanto imbevuto di benzina per far si che la
tua mano prenda fuoco…che tutto il corpo s’incenerisca piano,divorato dalle
fiamme che ti circonderanno a breve.
Inutile urlare.
Inutile combattere.
Muori.
Muori.
Muori.
MUORI!
…Mostro…
Cosa c’è adesso?!
Perché ti sei fermato?
Codardo…hai forse paura della morte?!
Vivi…
Vivi…
Vivi…
Una vita nuova.
Una vita diversa.
Sì!
Per te,per me…per tutti
noi.
Io
vivrò.
Eliade…
Io…
…Vivrò.
Getti il fiammifero. E mentre le fiamme iniziano ad avvolgerti con il
loro calore,mentre il respiro si mozza a causa del fumo nei
polmoni,tu,lentamente prendi il mantello…e a grandi passi esci dalla
stanza.
Stai chiudendo una porta Alesteir.
Riuscirai a sopportare quello che troverai fuori?
Riuscirai a…
Zitto!
Non pensare!
Corri e basta!
E adesso corri per tutto il corridoio,scivolando più volte,cadendo sul
marmo gelido che lentamente si sta scaldando a causa delle fiamme che
velocemente ti raggiungono.
Scendi le scale,mentre i capelli sudati ti coprono la vista,non riesci a
far altro che correre,mentre le tue membra esauste chiedono pietà.
Corri.
Stupido.
Corri…verso la morte!
Sei davanti al portone,con gesti febbrili lo apri mentre le fiamme ti
raggiungono.
Senti il fuoco lambirti la schiena e le gambe,mentre il tuo volto è
accarezzato dall’aria fredda e umida di un mondo pronto a svegliarsi sotto un
sole appena accennato.
E vedi i due ragazzini girarsi verso di te,fissarti con aria preoccupata.
Sorridi per mascherare le lacrime che lentamente si fanno strada dai tuoi
occhi.
Ho paura.
Perché mi rendo conto che non posso più fare nulla per
fermarti.
Mi rendo conto che per tutto questo tempo non sono stato altro che un
peso per te.
E allora addio Alesteir…
…Saluta la luce della
ragione…
…E vivi…
…Come un esorcista…
…governato solo…
…Da quella che gli umani
chiamano…
…Anima.
Owari.
Ed ecchime qui!!! La vostra
tobichan! >w<
E’ la mia prima shot su
D.Gray,ma ho già in programma un’altra fic!! Vedrete che tornerò
all’attacco…Ora,vi chiederete perché io abbia scritto di un pg come Krory,un
personaggio che molti ignorano! Beh…perché io LO ADORO!!
So che come esperimento è un po’
deludente…ma volevo addentrarmi lentamente nel fandom di D.Gray…quindi,siate
mooolto cattivi con le recensioni! Ditemi ogni singolo errore! Per favore
fatelo!! >o<
Voglio sincerità eh?
Alla prossima allora! Ciau ciau
by tobichan! *w*
|