Diario di Una Fata Felice

di 0_Jasmine_0
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Capitolo 3-  In Viaggio (Parte I)
Caro Diario,
sto per partire dal Regno delle Rugiade D’Argento: stamattina ho parlato con le mie compagne, e loro erano felicissime. Mi hanno fatto giurare che avrei scritto loro tante lettere e che al mio ritorno avrei raccontato tutte le mie avventure, altri 4 misteri con la nuova Banda del Capitano. E così farò, lo prometto anche a te, diario! Ma ora penso alla partenza. Non rivedrò le altre fatine per i prossimi 15 anni o anche di più, non so se sono pronta a riabituarmi a vivere in case enormi come quelle degli umani, anziché tra i delicati petali dei fiori.

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Caro diario,
sono in viaggio da più di 5 giorni, ma ancora sono lontana dal villaggio… anzi, molto lontana. Mi sono fermata un attimo per riposare e scrivere un po’, dato che ci sei solo tu come oggetto “da compagnia”.  Sono in un campo di erba abbandonato, ma che pullula di fiori e alberi. L’erba è verdissima, ci sono fiori di ogni tipo e colore, alberi di ogni frutto immaginabile. Il cielo è limpido e azzurrissimo. Ma forse non è un campo, è troppo colorato e “magico”.  Questo è il Regno di Sulfior! Infatti la vedo, adesso, sta giocando con un soffione e altre fate. Vado da lei, magari mi permettono di fermarmi per la notte!

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Di nuovo io, caro Diario. Ho parlato tutto il giorno con Sulfior, mi ha permesso di rimanere qui per la notte. Mi ha chiesto per quale villaggio stavo viaggiando. Quando le ho detto che ritornavo a Fairy Oak, lei ha sorriso ed è corsa nel suo fiore. Pensavo volesse andare a dormire, dato che la vedevo molto stanca, ma non capivo perché non mi avesse salutata. Sbagliai, dato che ritornò dopo pochi secondi, le ali che sbattevano velocissime. Mi mise tra le mani una lettera “a misura di fata” e mi disse:
“Potresti consegnare questa lettera agli abitanti di Fairy Oak? Avrei voluto farlo io di persona, ma ho capito che non tornerò in quel luogo per molto tempo, forse mai. L’ho preparata subito dopo essere tornata a casa, e ora vorrei affidarla  a te, così che tu possa leggerla a tutto il villaggio, quando arriverai là.”
Commossa, la presi e la infilai nella bisaccia di foglie di acero, dove avevo messo l’acqua che mi serviva. Niente cibo, una fata può vivere senza. Poi, lei continuò a parlare:
“Se vuoi ti accompagnerò per qualche giorno. Fosse per me, ti porterei  e rimarrei a Fairy Oak con te, ma una fata deve rispettare le regole: se non in casi di emergenza, non può abbandonare il proprio regno per più di una settimana.”
“Te ne sarei grata, se mi accompagnassi! Durante il viaggio non ho parlato con nessuno, ho solo scritto il mio diario di viaggio, che usavo a Fairy Oak per aggiornare le novità sulle gemelle e sul villaggio. Stare con te per qualche giorno (dato che mi mancano 5 giorni all’arrivo al villaggio), mi farà bene.” Ho risposto, con un sorriso stampato sulla faccia e una grande gioia nel cuore. Così domani mattina viaggerò insieme a qualcuno, e così per 2 o 3 giorni, poi, percorrerò l’ultimo tratto da sola.

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