Do you feel cold and
lost in desperation?
Per
Cristina
Vedere
Chester Bennington ridotto ad una specie di bestia urlante, che tiene
tutti alla larga pur di non farsi toccare era una delle visioni
più raccapriccianti e devastanti che Michael Shinoda potesse
sopportare.
Più
volte, quando erano insieme, l'aveva visto cadere in una specie di
stato catatonico, che lo obbligava a sedersi con le ginocchia al petto,
sul letto, impedendogli di avvicinarsi a lui.
«
Vattene, Mike! »
La sua voce
urlata, così simile a quando cantava ma così
diversamente piena di dolore sortiva tuttavia l'effetto contrario, e
Mike sedeva comodamente su una poltrona nel piccolo appartamento che
prendevano in affitto per passare qualche giorno assieme in assoluta
tranquillità.
Mike conosceva
bene il passato tormentato di Chester, il suo passato di cocainomane e
l'arresto per possesso di marijuana.
Sapeva delle
molestie che aveva subito nell'infanzia, di come fosse stato
sballottato tra un liceo ed un altro, costretto a
“legarsi” a persone che non avrebbe visto
probabilmente mai più.
Probabilmente,
se non fosse stato per la musica e per suo fratello, che gli aveva
trasmesso tale passione che poi era diventata suo lavoro e sua
ispirazione, non avrebbe mai avuto una famiglia e dei figli.
Ed ancora una
volta, Mike sedeva comodamente sulla poltrona, cantando sommessamente
alcuni versi di Iridescent, come ogni volta in cui su Chester
aleggiavano gli spettri del suo passato.
Neanche la
compagnia della moglie Talinda e dei loro figli riusciva a riportarlo a
galla, nonostante l'affetto e l'amore che legava la coppia.
In quei
momenti, Chester cercava Mike, lo cercava per poi urlargli contro,
urlargli il suo dolore e tutto ciò che, nonostante tutto,
non riusciva a lasciar dietro di sé del proprio passato.
E Mike,
inevitabilmente, lo ascoltava, gli permetteva di urlare fino a
ché non lo vedeva, stremato, sedersi sul letto e
rannicchiarsi come il bambino che non era mai stato.
Finché,
troppo stanco del vivere nel proprio passato tornava al presente,
sorrideva leggermente a Mike e si faceva allungare una birra.
Infine
iniziavano a cantare, a cappella, le canzoni che da anni scrivevano
assieme.
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