Raven's world

di Martamydear
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CAPITOLO 1

 
Una successione infinita di note, tutte dissonanti, oh se gli assoli in dodecafonia non erano grandiosi! Dissonanze a non finire, nulla di ripetuto e il tutto al ritmo più veloce che si potesse immaginare.
Lui era quella musica, in quel momento si trovava in un’altra dimensione, estraniato dalla realtà che lo circondava. Era un corvo che volava via in un mondo fatto di suoni, un mondo immateriale, a cui solo lui poteva accedere. Era una sensazione maledettamente bella.
I piedi con tutte le scarpe buttati sulla ringhiera del letto, i pantaloni senza cintura e la camicia sbottonata. Sdraiato con lo stomaco schiacciato sul materasso di un lurido appartamento, Raven ascoltava la musica.
Muoveva la testa a tempo di musica e nelle parti più elettrizzanti poteva persino avere degli scatti alle mani o ai piedi. Sorrideva. Sorrideva ad occhi chiusi senza neanche rendersene conto.
All’improvviso quel momento così emozionante e unico fu rotto da un suono stavolta sgradevole, il citofono.
Spalancò gli occhi e si rigirò nel letto. Aspettò una trentina di secondi e poi si alzò. Doveva essere per forza X-Ray che si era dimenticato le chiavi, aprì il portone senza neanche domandare chi fosse e socchiuse la porta in modo che l’amico potesse entrare.
Si sdraiò sul letto e guardò l’orologio, erano le otto di sera, doveva prepararsi o avrebbe fatto tardi al concerto di quella sera.
X-Ray entrò, come al solito, sbattendo la porta e mettendosi a recitare gli ultimi versi che aveva scritto.
- Sono un sonnambulo letargico che gioca, che gioca in un giardino molto carico, carico di rabbia, e brucio in una gabbia! Che te ne pare?-
- Non male questa, meglio di quella dell’altra volta, come ti è venuta in mente, X-Ray? Giornali o spinelli?-
- Una via di mezzo.-
- Bravo, è sempre la migliore.-
X-Ray, o meglio, Raymond Jones era il migiore amico di Raven, nonché il migior coinquilino che si potesse desiderare, anche perché, ammettiamolo, chi vive con un vulcanico rapper afro-americano?
- Raven, ricordati che tra un’ora o poco meno dobbiamo andare al Festival del Bacon. Alzati e vatti a fare una doccia.-
- Il Festival del Bacon… ma siamo veramente messi così male?-
- I soldi non piovono dal cielo, e lì non ce ne hanno offerti pochi...-
- No, non in quel senso. Insomma, esistono veramente persone che organizzano il festival del Bacon?-
 
 

Note stonate
 
Salve a tutti, sono proprio io, Martamydear! Lo so che al 99% non mi conoscerete, ma in realtà questa NON è la prima storia originale che scrivo, ne avevo tempo fa postata un’altra (Nigri Equites Vincent Super Omnes), ma in seguito a blocchi, correzioni, invasioni aliene e cambi di idee l’ho eliminata e la ri-posterò solo quando l’avrò terminata.
Bene, ma ora passiamo a questo capitolo!
Per prima cosa vorrei precisare che è un capitolo introduttivo, per questo è molto corto, serve solo per dare via alla storia, gli altri saranno più lunghi, parola di boy scout! (ho mai fatto parte degli scout?!)
Per seconda vi dico di stare tranquilli se la storia non vi sembra per niente un giallo. Il colpo di scena arriverà, eccome se arriverà! Nel prossimo capitolo o se eventualmente non riuscissi proprio a inserirlo subito, in quello ancora dopo.
Non so veramente che altro scrivere riguardo a questo capitolo e vi saluto!


P.S.

Credo sia inutile dire che le recensioni sono SEMPRE benaccette, soprattutto se mi fate notare i punti deboli della storia, solo così si migliora! Poi ovviamente se dite anche che vi piace, mica m’offendo…





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