Molko's Christmas Carol

di kike919
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Allora, quasi dimenticavo: NON è a scopo di lucro, ovviamente NON è veritiera e sinceramente NON vuole essere offensiva. Non mi permetterei mai.
E Buon Natale :D


C'era una volta un Dio che aveva dimenticato l'uomo. O un uomo che aveva dimenticato Dio.
Lo aveva accantonato, anzi, aveva provato a cancellarlo per sempre dalla sua vita. Come se non lo avesse inciso dentro. Come se non fosse mai esistito.
Eppure Dio l'aveva rincorso,ogni singolo istante, canzone dopo canzone.
Per ricordargli la sua esistenza. L'impossibilità di dimenticare davvero.

25 Novembre_

Molko si era svegliato con la testa spaccata a metà, lo stomaco in fiamme. La lingua impastata, sorpresa ancora a farfugliare i comandamenti:

Non commettere atti impuri.
Non dire falsa testimonianza.

Gli balenò in mente l'immagine della mamma. Un mantra ripetuto a mani giunte. Piangendo.
Non fece in tempo a sporgersi dalla stanza, che in corridoio si specchiò nello sguardo cristallino di Cody.
-Papà, non ci sei stato mai. Hai mancato ogni singolo compleanno.
-Ma ci sono stato sempre! Ho cancellato anche alcune date per esserci anch'io.
-Non è vero! E lo sai bene...
Lo odiò per quel ricordo artefatto. Fittizio. Ebbe quasi l'impulso di colpirlo... poi si diede del grandissimo idiota e tornò in sé. Tremando.
-Brian, che c'è? Sembra quasi che tu abbia visto un fantasma.
Farfugliò il ragazzo, assonnato. Chissà perché aveva smesso di chiamarlo “papi”.
-Cody, non ho niente. Torna a dormire, che son le sei di mattina.
L'altro annuì, senza specificare di essere appena rincasato. Non è il caso di farlo arrabbiare. Specie quando ti fissa in quel modo inquietante, con gli occhi malati da gatto investito da un'auto, riemergendo da sogni allucinati.
Quell'antico vuoto bruciava. Partiva da un foro dell'anima e ne inceneriva sempre di più i contorni, fino ad espandersi. Quegli strappi incolmabili.
Brian aveva smesso da così tanto tempo, che persino con se stesso aveva il terrore di ammettere di avere un impellente bisogno di qualche droga.






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