Il pescepalla e la maglietta assassina

di Miwako Honoka
(/viewuser.php?uid=197191)

Disclaimer: questo testo è proprietà del suo autore e degli aventi diritto. La stampa o il salvataggio del testo dà diritto ad un usufrutto personale a scopo di lettura ed esclude ogni forma di sfruttamento commerciale o altri usi improri.


IL PESCEPALLA E LA MAGLIETTA ASSASSINA

Sono in una stanza dalle pareti azzurrine, guardandomi intorno noto che è presente della mobilia in legno di ciliegio e alle pareti fanno bella mostra di sè quadri dai paesaggi insoliti e bizzarri, palazzi deformi dai colori sgargianti e strane fasce curve che percorrono il cielo dandogli una miriade di sfumature blu e azzurre, il pavimento è piastrellato color bianco perlaceo, mi guardo intorno stordita e mi rendo conto di un uomo seduto su un cassettone in legno al centro della stanza solo quando quest'ultimo esclama "Attenta al pescepalla! E' pericoloso, morde!" assumo un'espressione stranita e vado ad accomodarmi accanto a lui, prendo a fissare il nulla, ad un certo punto l'uomo mi tocca il braccio e quando mi volto verso di lui noto lo sguardo terrorizzato, il suo braccio che indica un punto alla mia destra, mi volto in quella direzione e mi accorgo che effettivamente c'è un pescepalla enorme che "nuota" nell'aria, lo osservo, è davvero brutto:
il dorso è beige, la pancia, le pinne pettorali e caudale sono bianche, gli occhi sono grandi e rossi cerchiati di nero, la bocca è enorme e munita di denti aguzzi degni di una tigre, li osservo bene e noto che alcuni sono spezzati a metà e all'interno sono completamente cavi, quando questo ci si avvicina io raccolgo una t-shirt blu scuro pescata dal nulla e incomincio a sventolarla per spaventarlo o quantomeno indurlo a scappare, quest'essere continua imperterrito la sua avanzata e allora, spaventata, inizio a colpirlo isterica, un colpo, due, tre...
Viene martoriato da una raffica di violenti colpi di t-shirt, dopo minuti interi di lotta il pescepalla cade a terra, solo in quell'istante io mi alzo dal cassettone su cui sono seduta e mi avvicino lentamente all'essere, noto che ha iniziato a sgonfiarsi e gonfiarsi come un palloncino nel quale viene continuamente immessa e poi tolta dell'aria, mi inginocchio accanto a lui e mentre sta per chiudere gli occhi lo accarezzo e gli dico "Ti voglio bene!"

Miwako's Corner:
Ok chiunque avrà appena letto ciò che ho scritto si sarà fatto un'idea sbagliata ma io non faccio uso di droghe, non bevo e non fumo cose strane xD
Probabilmente questo sogno è stato influenzato dal fatto che quel giorno ero in vacanza al mare :"D
Ammetto che non è mica tanto normale colpire un pescepalla gigante fino a quasi ucciderlo e poi dirgli "Ti voglio bene!" (come se tutto il resto fosse normale ovviamente u.u) Non ho molto altro da dire in effetti... comunque vi ringrazio per aver letto questo mio delirio e ne approfitto per avvertirvi che di follie simili sono in arrivo delle altre (il mio cervello deve decidersi a produrre sogni assurdi però...) quindi preparatevi! Vi trascinerò con me in una spirale di demenzialità e delirio (?)
Baci baci :-) 




Questa storia è archiviata su: EFP

/viewstory.php?sid=2342405