Under The Shield

di paoletta76
(/viewuser.php?uid=146913)

Disclaimer: questo testo è proprietà del suo autore e degli aventi diritto. La stampa o il salvataggio del testo dà diritto ad un usufrutto personale a scopo di lettura ed esclude ogni forma di sfruttamento commerciale o altri usi improri.


Sto bene. Va tutto bene.
 
Continuava a ripeterselo, e più il mantra andava avanti, meno ne era convinto.
 
Non stava bene. Nemmeno un po'.
 
Hai bisogno di qualche giorno di riposo.
Coulson era stato categorico. Nessuna proposta; quello era un ordine, non si discuteva.
 
Avrebbe desiderato fare un giro a Tahiti.
 
La verità era che dopo Praga non riusciva più a dormire. Gli bastava chiudere gli occhi, e lei era lì. Non l'immagine strafottente uscita dal cappuccio dopo il modo non convenzionale in cui l'avevano invitata a bordo, non quella allegra dei rari momenti di pausa. E neppure quella triste con cui gli aveva raccontato di non aver mai avuto una famiglia che l'amasse.
 
Il sorriso di Skye non si apriva. E quelle labbra appena socchiuse colavano sangue.
 
Rosso, come il velo che le aveva dipinto le guance la prima volta in cui aveva osato sfiorarla in un modo diverso dal solito, anche solo per errore.
 
Rosso, come l'insensato desiderio di lei che gli aveva stretto il cuore.
 
Inutile, ormai.
 
Ti sei distratto, agente Ward..




Questa storia è archiviata su: EFP

/viewstory.php?sid=2356884