Pericoli e amori

di bolt
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In un villaggio a qualche chilometro dalla taverna di Kabuto, kurenai trovò lavoro presso un laboratorio tessile. L’unico pensiero che aveva era lavorare il più possibile per mandare i soldi alla sua bambina. Ancora non sapeva quanto erano crudeli le due persone a cui aveva affidato la piccola Hinata. I giorni passavano e in poco tempo Kurenai riuscì a mandare le prime monete a Kabuto. Kurenai era stanchissima ma riusciva lo stesso a lavorare giorno e notte. Man mano che passavano i giorni era sempre più magra e dormiva poco. Ma la ragazza non si scoraggiava e continuava a lavorare. Intanto nella taverna di Kabuto, la signora Karin faceva fare tutte le faccende di casa alla piccola Hinata. Karin: i pavimenti sono sporchi, pulisci. Kabuto: vai anche a prendere la legna per il fuoco. Karin: lava i vestiti di tua sorella Sakura. Muoviti, la mia bambina deve avere i vestiti lucenti. Sakura: già. Sakura, figlia di Kabuto e Karin, non sopportava di dover lavare i panni, quindi come la madre spingeva Hinata a fare tutto al posto suo. La piccola Hinata non si scoraggiava e faceva tutto quello che le ordinavano, aveva promesso alla sua mamma di fare la brava. Mentre hinata era al fiume per lavare i panni, Kabuto pensò di scrivere una lettera a Kurenai per chiederle più soldi. Kabuto: cara con questa lettera avrò più soldi per cibo e vestiti per noi e le nostre figlie. Karin: sei un genio caro. Faremo soldi senza alzare un muscolo. Sakura vai a portare la lettera al corriere. Anche tu da oggi avrai bei vestiti. Ahahahah. Sakura: che bello. Hinata tornata dal fiume e stanca iniziò a strofinare i pavimenti. Non sapeva che quei lavori sarebbero durati ancora a lungo e che in futuro non avrebbe più visto la sua cara mamma. Intanto i giorni passavano e Kurenai continuava a faticare, quando una mattina tornata a casa dal lavoro trovò una lettere del signor Kabuto, nella quale scriveva che aveva bisogno di più soldi per Hinata. Tre monete erano poche per salute, vestiti e cibo. Preoccupata la ragazza decise di intraprendere un secondo lavoro per il bene della sua bambina. Bussò a più porte fino a quando non trovò un lavoro in un altro laboratorio tessile. Questo era diretto da una suora, incaricata dal sindaco della città di gestire le ore di lavoro delle ragazze per non farle ammalare. Kurenai: grazie signora per avermi dato questo lavoro. Ten ten: non si preoccupi qui si sentirà come in una famiglia. Era vero il salario era più alto e le condizioni migliori e Kurenai riisci a inviare in breve più monete a kabuto. con il passare del tempo, con due lavori da mantenere la ragazza si indeboliva sempre di più, ma non voleva mollare per creare un futuro migliore alla sua Hinata.




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