LATTE E BISCOTTI
A
CrystalDrop,
che con le sue storie mi
porta in epoche in cui la crinolina e la mussola erano di moda,
mi fa arrivare su
pianeti abitati da divinità,
e mi fa correre nella
Terra di Mezzo.
Per quanto
alcune cose a Moonacre fossero cambiate, dopo la rottura della
maledizione, altre erano rimaste esattamente le stesse.
Ogni mattina, quando il primo sole le sfiorava dolcemente il viso,
Maria si svegliava e, ancora assonnata, allungava la mano alla ricerca
dei soliti latte e biscotti.
Quando li
trovava, un pigro sorriso si faceva largo sul suo viso.
La fragranza
degli aromi di scorza di limone ed arancia, il sapore dato dalla
cannella, dalla vaniglia, dalla dolcezza del miele o delle gocce di
cioccolato, distendevano la sua mente e la preparavano ad affrontare
una nuova giornata.
In quegli anni
la sua vita era scorsa tranquillamente, tra studio con la signorina
Heliotrope, cavalcate con suo zio e gite nella foresta insieme a Robin.
All’inizio
tra lei e Robin si era instaurata una salda amicizia ed un rapporto di
complicità e fiducia. Non c’era voluto molto
affinché questi sentimenti mutassero in qualcosa di molto
più profondo e duraturo, con turbamento e confusione di zio
Benjamin (che temeva di perdere l’affetto di sua nipote) e
approvazione incontrastata di Loveday. La donna, infatti, quando
finalmente i ragazzi ufficializzarono la loro relazione,
scoppiò in una teatrale esclamazione: “Era ora!
Siete stati veramente due zucconi, l’avevano capito tutti
tranne voi due!”, che fece arrossire fino alla punta delle
penne della sciarpa Robin, e ridacchiare nervosamente Maria.
E
così, alla fine, le due famiglie si erano riunite in un
sodalizio duraturo creato dai loro figli.
Maria e Robin,
dopo il matrimonio, avevano deciso di trasferirsi al castello dei De
Noir, per non lasciare Coeur De Noir solo con i suoi sgherri.
L’uomo,
dato il carattere orgoglioso, non avrebbe mai ammesso di desiderare la
compagnia di uno dei suoi figli, specie di Robin, che a tutti gli
effetti era ormai il suo braccio destro. Fu Maria a scoprire il velo di
tristezza negli occhi del De Noir quando il discorso matrimonio faceva
la sua comparsa. Non perché non desiderasse la loro unione,
ma perché temeva di rimanere solo. Così la
ragazza propose al futuro marito di vivere lì e la sua
offerta venne accolta con gioia.
Agli sposi
venne riservata un’ala del castello, e la loro camera da
letto recava lo stesso motivo di cielo stellato che vi era sul tetto
della stanza da fanciulla di Maria.
Quando Robin
l’aveva portata lì, per poco non era stata
sopraffatta dalla felicità.
“Ho
una sorpresa per te.” Le mormorò
all’orecchio e quando lei gli rivolse un’occhiata
curiosa, le fece dondolare una sciarpa davanti agli occhi.
“Cos’è,
vuoi che cominci ad indossare anche io piume come una vecchia
signora?” lo canzonò.
“Girati…”
continuò lui con un ghigno divertito.
“…e non sbirciare!”
Maria stette
al gioco e si lasciò condurre, mano nella mano, nella loro
stanza. Quando Robin le tolse il piccolo pezzo di stoffa dagli occhi,
il cuore le si fermò.
Gettò
le braccia al collo del ragazzo e lo strinse a sé,
mormorando parole di ringraziamento, alternate a baci a fior di labbra.
“Allora,
ti piace?” le chiese e vide il volto della ragazza
illuminarsi.
“Se
mi piace? Lo trovo assolutamente meraviglioso!”
Da allora in
poi, ogni notte della loro vita insieme fu rischiarata dal leggero
baluginio di quelle stelle che, grazie alla magia, si illuminavano solo
per loro.
E se la notte
era dominata dalla tenue luce degli astri, il mattino era invece il
regno della glassa e del delicato profumo dei biscotti.
Maria non
riusciva a spiegarsi come mai, nonostante non abitasse più
con suo zio, ritrovasse ogni giorno, accanto al suo letto, i caldi e
profumati biscotti di Marmaduke.
In un primo
momento dedusse che probabilmente era effetto di una qualche magia o
che il sopracitato cuoco ogni giorno corresse a portarle quel piccolo
pensierino come radicata abitudine. Decise quindi di arrivare in fondo
alla spinosa faccenda.
Una notte
stabilì che sarebbe rimasta a sveglia pur di scoprire la
verità. Era la principessa delle Luna, non poteva di certo
non soddisfare la sua curiosità! E con
l’ostinazione che da sempre la caratterizzava,
vegliò.
Alle prime
luci dell’alba stava quasi per appisolarsi, quando uno
scostarsi delle lenzuola la costrinse a fingersi dormiente.
Robin, con
movimenti delicati da felino, sgusciò fuori dal letto e
muovendosi piano come un’ombra, aprì la porta ed
uscì dalla stanza.
Maria
saltò al centro del letto, sveglia come non mai.
“Dove
sarà andato? Di sicuro non in bagno, visto che è
nella porta accanto…” cominciò a
tormentare il cervello con varie domande, e forte fu la tentazione di
alzarsi e seguirlo. Fu il rumore della porta che si apriva a farla
rintanare di nuovo sotto le coperte. Assottigliò gli occhi
quel tanto che bastava per riuscire a vedere Robin.
Il ragazzo
entrò tenendo in mano un vassoietto con sopra un
calice ricolmo di latte, ed un piattino di dolcetti glassati.
Maria sorrise.
“Ecco
chi mi porta i biscotti tutte le mattine…”
pensò.
Poi vide Robin
posare il vassoio sul comodino vicino a lei, ed abbassarsi per darle un
bacio sulla fronte, dopodiché tornò a letto.
Maria, che
aveva serrato gli occhi per non farsi scoprire, si mosse verso di lui e
fingendo di dormire, gli si accoccolò vicino. Poco dopo
finse di svegliarsi.
Sbadigliò
sonoramente, si stiracchiò ed allungò una mano
alla ricerca della sua colazione.
Robin si
voltò dall’altra parte, brontolando.
“Buongiorno,
De Noir. Svegliati, il sole è già
alto.” Gli disse scostandogli dei riccioli ribelli dalla
fronte.
“Torna
a dormire, Merryweather.” Sentenziò lui.
Maria, che non
aveva alcuna intenzione di mollare la presa, si sedette al centro del
letto e, sgranocchiando biscotti, cominciò a parlare.
“Sai,
ancora non mi spiego come mai questa colazione appaia ogni
giorno.”
“Mmmmh.”
Fu l’eloquente risposta.
“È
strano, ormai non vivo più a Moonacre Manor, quindi escludo
che sia Marmaduke a portarla tutti i giorni…”
diede un’occhiata sottecchi al ragazzo che cercava di dormire.
“Sarà
solo una coincidenza.” Bofonchiò.
“Hai
per caso detto a qualcuno di portare biscotti per me la
mattina?”
Robin le
rivolse uno sguardo assonnato e torvo, al quale Maria
replicò con un’espressione furba.
“Ma
che hai da lamentarti? Non ne ho idea di come arrivi quella roba qui,
mica posso sapere tutto!” e si girò
dall’altra parte con uno sbuffo.
“Siamo
permalosi questa mattina, vero De Noir?”
“E
tu sei estremamente seccante Merryweather.”
Maria rise e
scese dal letto per poi prendere la rincorsa e saltargli addosso con il
preciso intento di tirarlo giù definitivamente.
Da quella
mattina, Robin constatò che Maria non aveva più
chiesto nulla riguardo la faccenda dei biscotti e non poté
fare a meno di gongolare. Lei non l’aveva mai scoperto, e
quel sorriso soddisfatto che vedeva sul suo viso ogni giorno lo
ripagava abbondantemente del piccolo sotterfugio che aveva organizzato
con il cuoco del castello e con la ricetta di Marmaduke. E,
così appagato, Robin De Noir credeva beato di averla avuta
vinta su sua moglie, Maria Merryweather.
Maria,
d’altro canto, continuò a stare al gioco facendo
finta di nulla, sghignazzando quando sorprendeva Robin a fissarla con
quell’arietta compiaciuta da gran conquistatore vittorioso.
Perché
non era importante quante volte avessero litigato e quante si tenessero
il muso per tutto il giorno, facendo cadere il castello in una cupa
malinconia. L'indomani mattina, i biscotti comparivano sempre. E Maria
ricordava che mettere da parte l'orgoglio ed il sostenersi a vicenda
erano le cose più importanti. Aveva trovato Robin, la
metà perfetta che combaciava con lei, così, con
un sorriso sulle labbra lo svegliava con un bacio, gli porgeva un
biscotto che si dividevano, e poi facevano pace sotto lenzuola
profumate di lavanda e con il sapore di cannella e miele sulle loro
labbra.
***
Salve a tutti!
Ho visto
questo film di recente e devo dire che l'ho trovato molto interessante.
Avrei voluto che la storia di Maria e Robin fosse più
approfondita, ma a questo rimediamo con le fanfiction.
Mi farebbe
anche piacere leggere il libro, semmai lo dovessi trovare, prima o poi.
E niente,
necessitavo di fluff e romanticherie, poi oggi è nata la mia
nipotina e quindi mi sentivo in vena di qualcosa di gioioso e
spensierato rispetto a ciò che scrivo di solito.
Spero vi
piaccia e, perché no, magari lasciatemi una vostra
impressione.
Ci si vede!
|