Alice, coraggiosa più che mai

di killerbee82
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~Il grande giorno era arrivato.. il 18esimo compleanno di Alice. Al Tg si sentiva che le truppe degli Yokurtiani notavano arrivando in città e che bisognavano essere adottate tutte le misure di sicurezza: ovvero sbarrare le finestre, mettere gli scusi protettivi intorno agli edifici e avere sempre a portata di mano un'arma. Alice aveva in programma di dormire a casa di Cleo e Cloè però prima sarebbe dovuta tornare dopo ben 4 anni a casa dei suoi prendere alcune cose. Quella fredda mattina di febbraio era l'unico giorno libero di Alice, la mattina dopo sarebbe dovuta essere a casa di Salma lavata e vestita con l'uniforme. La mattina sgattaiolò fuori di casa prestissimo, il sole non era ancora sorto quando aprì il maestoso cancello dell'edificio.. Si guardò attorno non c'era nessuno, ma lei aveva in mano la pistola del padre che aveva conservato da quattro anni prima. Era tutto tranquillo allora iniziò ad incamminarsi verso casa sua. Arrivata in casa aprì la vecchia serratura, mise il codice e le grandi porte automatiche si aprirono. A casa era rimasto tutto come aveva lasciato a parte 2 dita di polvere sopra qualunque cosa. Corse subito nello studio del padre, c'erano ancora i pezzi della porta che Salma aveva buttato giù. L'odore del papà ormai era svanito. Allora iniziò a frugare in tutti i cassetti della scrivania, per cercare un qualcosa che la riportasse al resti della famiglia scomparsa. Aprì l'ultimo cassetto e per la rabbia lo sbatté per terr con violenza. Notò che il cassetto aveva un doppio fondo allora aprì e trovò una chiave e una grande pistola con 2 cariche più una già inserita. Attaccata alla chiave c'era un biglietto era la scrittura del padre. "Ciao Alice se hai trovato questo biglietto vuol dire che sei stata bravissima. Questa chiave ti aprirà una porta del Groove High Cafè, più precisamente la porta dello sgabuzzino, li troverai un altro biglietto... A presto. Papà." Alice senza perdere altro prezioso tempo prese la chiave la pistola e le due cariche mettendo tutto disordinatamente in uno zaino, poi prese una borraccia , ci mise dell'acqua e partì. Il Groove High Cafè era il bar in cui George ,il papà di Alice, prendeva sempre il caffè prima di andare a lavoro.. Che ricordi... Si rese conto che New York era già stata distrutta dagli extraterrestri: cassonetti rovesciati, auto in fiamme, palazzi distrutti, documenti un tempo importantissimi ora erano ammassati i. Angoli ai bordi delle strade:" Eccolo li un fottutissimo alieno" prese la pistola...Alice aveva una buonissima mira, questo perché George la aveva allenata non solo con l'uso delle armi, ma anche nei combattimenti corpo a corpo. Così Alice si nascose dietro una macchina , caricò la pistola e sparò alla testa dell'alieno che finì in mille pezzi. 10 isolati e 5 alieni dopo Alice arrivò all Groove High Café, davanti al portone gli scese una lacrima poichè ripensava a quei momenti felici, a tutte le cioccolate calde con papà mamma e Jared, ma se le asciugò con il mantello scarlatto rubato da casa di Salma. Sparò sul lucchetto che teneva serrate le porte del locale e poi tirò un calcio ben assestato alla porta del Bar. Entrò nel Groove High, gli sembrava tutto come una volta, anche se nella testa sentiva una vocina che la riportò alla realtà. prese la chiave e rilesse il biglietto, si avvicinò alla porta e la aprì. Fece fatica a restare in piedi, ebbe un capogiro ma si sorresse grazie alla maniglia della porta. Davanti a se c'era un arsenale di guerra, con tanto di zona addestarmento per tutti i tipo di combattimenti: corpo a corpo e con armi a lungo,medio e piccolo raggio. Appesi e accostati alle pareti c'erano dai più piccoli coltellini multi-funzione a grandi spade che potevano servire solo ad una cosa: UCCIDERE. C'erano anche pistole, fucili, mitragliatrici giubotti protettivi (non semplici giubotti anti proiettile, ma giubotti che facevano apparire intorno a se uno scudo protettivo) , c'erano anche granate, candelotti di dinamite. sotto ad ogni arma vi erano anche grandi scatoloni contenenti le munizioni. Alice era eccitatissima, ma poi fu riportata alla realtà dal fatto che non  aveva ancora trovato il biglietto del padre. Notò che sopra una grande mitragliatrice c'era uno spiccante post-it giallo  con suscritto:" Alice questo era il mio fucile, vorrei che usassi questo per venire in battaglia per salvarci" "Aspetta un attimo, papà vuole che io entri in battaglia? mi suona un po' strano.. ". Poi conttinuò la lettura del biglietto" Oramai gli alieni avranno invaso la città, sono riuscito a penetrare nelle informazioni di quei bastardi... hanno previsto che tra qualche anno nel 2985 avrebero invaso New York.. quindi se stai questo biglietto in questo periodo bene, se sei in riarso beh, io mamma e Jared saremo morti.. Comunque aspetta il giorno dopo del tuo compleanno per  arruolarti nell'esercito... ti aspetto. Papà.P.S.: sposta  tutte le armi e portale in un luogo più sicuro". Prese lo zaino e lo riempì di granate poi prese altre due sacche e ci mise dentro quante piu armi poteva tenedo in mano la mitraglietta del padre, era carica. Dopodiche presa una catena e un lucchetto enorme che erano anch'essi nello stanzone e li usò per chiudere la porta del Groove High Cafè, poi prese della terra e sporcò la catena e il lucchetto, per non far risaltare la loro lucentezza. Tornata a casa sua posò tutto sotto il suo letto prese uu pigiama dal suo vecchio armadio da cui scrollò via la polvere infine mise nello zaino una granata, la mitragliatrice e si avviò verso casa di Cleo e Cloè.
 




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