Attraversano il cortiletto e il grandissimo viale che divide il
dormitorio con la sede.
Possono entrare tranquillamente in sede ma ovviamente le telecamere
registrano ogni loro movimento avvisando la sicurezza.
Attraversano i corriodi, chiedono agli agenti di sicurezza dove trovare
Jean e scoprendo che è in ufficio si avviano verso il terzo
piano.
Triela:
"Rimango dell'idea che è inutile parlare con lui"
Rico:"Ma
dai...non morde"
ridendo
Triela:"Chi
lo sa. Intanto avrei delle cose da chiedergli e vengo solo per questo.
Non mi sta simpatico..."
Rico:"Non
lo trova simpatico nessuno anche se non capisco perchè"
voltandosi verso le amiche dietro di lei sempre camminando
Henrietta:"
A me fa paura, ti guarda sempre con occhi duri e freddi"
stringendosi a Triela come se avesse visto un fantasma
Rico:" I
suoi occhi sono così"
voltandosi di nuovo sempre camminando
Triela:"Rico
aspetta....non capisco perchè lo difendi sempre"
Rico si ferma e si volta guardando Triela perplessa, non capisce
perchè lei e Henrietta sono così dure con Jean
Triela:"
Rico, lui ti tratta sempre male, ti sgrida e a volte ti picchia...e
ancora lo difendi così. Perchè"
portandosi le mani sui fianchi mentre la osserva seria
Rico:" Jean è mio fratello, anche se si comporta
così davanti agli altri con me è gentile. Non lo
difendo, dico quello che penso"
sorridendo con aria pacata e gentile come faceva sempre
Rico sa che a volte lui è duro ma sa bene che è
nel suo carattere ormai, anche se ultimamente si dimostra
più gentile e disponibile. Le ha anche detto che il mare gli
mette tristezza al tramonto e che vorrebbe ammazzare tutti i terroristi finchè sarà vivo. Non dice più
il nome quando deve chiamarla ma si avvicinava
e le poggia la mano sulla spalla. Ormai Jean stava cambiando nel modo
di trattarla e anzi pensa che cambia ancora. Lui le ha
anche detto che non se ne era accorto prima, ma lei sta crescendo. I suoi lineamenti erano leggermente cambiati e anche l'altezza, ma lui non ci aveva fatto caso se non quando controllò la sua scheda personale con la foto e i dati di ogni esame. E si accorse della cosa.
Rico:" Lui
non si comporta male con me, davvero".
avviandosi di nuovo
Triela:"Rico...sono
preoccupata"
afferrandole un braccio
Rico:" Non
cè niente da preoccuparsi, se non lo faccio io non devi
temere"
riprendendo a camminare
Triela e Henrietta si guardano preoccupate e poi la seguono
Arrivate davanti la porta dell'ufficio di Jean,Rico bussa. Dopo pochi
secondi Jean permette di entrare e Rico apre la porta affacciandosi
solo con la testa
Rico:"
Jean, posso chiederti una cosa?
Jean è nell'ufficio da solo, sta lavorando al portatile con
dei documenti in mano e si ferma quando vede chi è che
bussava. Posa i documenti sul tavolo
Jean:" Rico
che è successo"
Rico entra nell'ufficio lasciando la porta semiaperta, Tirela e
Henrietta si affacciano leggermente senza entrare e farsi vedere, Rico
si avvicina alla scrivania del fratello mentre lui la osserva
serio
Rico:" Jean
è vero che cè una nuova sorella?
Jean:" Si
esatto, è stata dimessa ieri. Dovrebbe venire in sede oggi."
Rico:" E'
del nuovo modello? So che fa parte del nuovo tipo di cyborg"
sorridendo mentre si ferma davanti la scrivania a fissarlo
Jean:"
Certo, vedo che le notizie volano"
rovistando fra delle carte
Rico annuisce con la testa sorridendo e poi si avvicina alla scrivania.
Arrivava ad essa nonostante fosse molto alta per lei mesi prima. Jean
stesso, che era alto di suo, usava la sedia alzabile per lavorare
meglio. Rimane un poco incredulo, lavora sempre con lei e non si
è accorto di niente. Ormai ècambiata anche di viso,
più matura e carina. Non avrebbe mai pensato che in tre anni
potesse cambiare tanto.
Jean:" Il
nuovo cyborg non è come te, ha meno condizionamento e il
corpo è stato preparato in maniera differente.
Avrà meno forza e riflessi ma non sarà una
marionetta apatica. Si è cercato di creare un nuovo modello
che non dia problemi ai fratelli senza esperienza in merito."
Rico:" Ma
senza condizionamento come farà il fratello a a darle ordini"
Jean:" Il
condizionamentoi sarà fatto diversamente che con voi, non
darà problemi come in precedenza con i modelli appena
preparati. Certo sono ancora in fase di collaudo...vieni questo
è nuovo modello"
Rico gira attorno alla scrivania e si avvicina a Jean per vedere il
portatile. Compare la scheda di una ragazza.
Rico:" Che
bella...:certo strani i capelli rossi"
Jean:" Ha
16 anni e le hanno cambiato colore di capelli, viso e il corpo per
gli impianti"
guardando Rico mentre spiega
Rico:"Le
hanno cambiato viso?"
fissango Jean sorpresa
Jean:"Si,
cè il rischio che le ragazze vengano riconosciute, anche se
è una possibilità remota. Inoltre i fratelli
possono decidere l'aspetto fisico della sorella"
Rico:"Che
brutta cosa. Se possono decidere anche l'aspetto fisico in questo modo
noi cyborg diventiamo bambole e basta"
Jean :" La
cosa non ti piaice?"
Rico:" No,
per niente. Se noi siamo dei cyborg, le nuove diventano bambole create
a gusto del fratello. Il nostro ruolo non sarà
più lo stesso. Secondo me è una brutta cosa"
scuotendo la testa
Jean non poteva credere alle sue orecchie, il discorso lo fece
riflettere un pò. Aveva pensato a questa cosa ma
ora non può credere che lei intuisce il
problema in pochi secondi. Guardandola si rende conto che davanti non
ha più la bambina innocente e vuota come lo era
quando l'ha scelta. Passando undici anni sempre su un letto
d'ospedale non aveva mai vissuto una vita, se la sua potesse
chiamarsi tale. Da quando è cyborg ha inziato ad imparare
molto e si è fatta una sua personalità e cultura.
Hillshire gli ha sempre riportato i risultati che lei ottieneì nell
studio e sa che studia con passione. Adesso inizia a pensare che lei
sta crescendo e sta diventando adulta. E la cosa in un certo senso lo
spaventa un pò.
Rico:"
Jean, quando dovrai sostituirmi farai anche tu così?"
Jean si volta a fissarla levando lo sguardo dal portatile, quella frase
gli sembrò un macigno che gli cadeva in testa. Lei sembra,
dall'espressione, seria ma nello stesso tempo tranquilla. E' come se lo
dicesse tanto per chiedere, per essere sicura ma senza dar peso
all'eventuale risposta. La luce che filtra dalla finestra dietro di lui
li illumina di una luce dorata e entrambi rimangono a fissarsi un
pò. Jean vede in quella bambina un'altra che non conosce,
non si era mai fermato a guardarla in viso, aveva sempre cercato di non
affezionarsi o solo iniziare a provare sentimenti. Ma ormai lo aveva
capito, si è affezionato davvero e la vede in quel momento
come un'estranea. E' troppo adulta e troppo bella ormai per essere
ancora la "sua" Rico. In lei cè sempre tanta
vitalità e voglia di vivere ma solo adesso, in questo
momento si accorge di tutto quello che aveva provato a non vedere. Non
poteva più tenere il paraocchi. Lei gli ha detto che sa di
poter morire o diventare inutile in missione e vuole sapere
che cyborg sceglierà. Aveva fatto la
ramanzina a Jose tante volta e ora....
Jean:" Non
dire sciocchezze, pensare a queste cose adesso..... Passerà
ancora molto tempo prima che tu possa avere qualche problema. Non ci
pensare più."
tornando a fissare il portatile
Rico rimane silenziosa un poco mentre lui digita qualcosa al
portatile. Poi si accorge di qualcosa sulla scrivania e si avvicina ad
essa. Jean tiene sulla scrivania una statuetta di un cagnolino, ma lei
non capsice di che razza si tratta.
Jean:" Puoi
toccarla"
Rico la prende per guardarla meglio ma non capisce che tipo di cane si
tratta, la gira e la rigira ma non trova scritto niente, allora lo
chiede a lui
Jean:" E'
un Beagle, un tipo di cane simile al bassotto ma più bello"
continuando a scrivere
Rico:" Che
bello, mi piace. Io conoscevo solo i pastori tedeschi. Non sapevo ce ne
fossero altri."
Jean:" Se
la statua ti piace puoi tenerla, ne ho due. Non è una statua
ma un fermalibro da mensola. Però sta bene anche come
statua. Io ne ho un'altra"
indicando l'armadio a vetri alla sua sinistra dove fa bella mostra
l'altra statua in una posa diversa.
Jean:" Se
ti paice l'altra posizione puoi cambiarla con quella."
Rico fissa la statua e poi guarda l'altra. Rimane un pò
incredula della cosa
Rico:"
Posso davvero?
Jean:" Se
ti piace puoi prenderla, altrimento non te lo avrei detto, scegli
quella che preferisci ma solo se non pensi più al discorso
di prima"
Jean voleva che lei non pensasse alla possibilità di
cambiarla con un'altra. Visti i precedenti con altre cyborg vuol
evitare ciò e in quel cane vede la speranza di cancellare
dalla sua mente una cosa del genere.
Rico dal canto suo non sa che fare, non aveva mai avuto
qualcosa dal fratello che non fossero vestiti o armi e ora non sa come
comportarsi.
Jean:" Io
adesso devo andare ad una riunione, portatelo in camera. Ci vediamo nel
pomeriggio per l'allenamento.
si alza e si avvicina a lei, la fissa senza tenere uno sguardo severo
Lei ha un'espressione diversa dalle altre sorelle, che lascia trasparire quello che sente. Non e' tipo di mentire ne
cercare di garlo e lui lo sa, gli occhi di Rico lasciano
trasparire tutto di lei come uno specchio e capisce finalemtne che
basta guardarla negli occhi per sapere cosa pensa. In quel momento
legge solo sorpresa e indecisione. Allora le poggia la mano sulla testa
come aveva fatto tempo prima in una missione ma senza rimproverarla.
Jean:" Se
lo vuoi portatelo, non farti problemi. Se te lo do non devi
preoccuparti"
Rico annuisce contenta, la sua espressione è cambiata e
adesso lui vede contentezza in quegli occhi. Le sorride appena e si
appresta ad uscire. In quel momento che lui sta aprendo la porta Rico
si ricorda delle amiche e non fa in tempo a fermarlo. Ma con sua
sorpresa esce senza problemi.
Allora si precipita fuori dall'ufficio, Jean sta andando via ma delle
amiche nessuna traccia.
Rimane qualche minuto a fissare i corrodoi vuoti. Di colpo qualcuno le
tira un braccio
Triela:"Finalemnte
ti sei decisa"
facendo spaventare Rico
Rico:" Dove
siete state"
Triela:"
Quando abbiamo visto che lui stava uscendo abbiamo cercato un posto
dove nasconderci"
indicando anche Etta
Triela:"
Allora, che ci racconti, non si sentiva niente ma non volevo entrare.
Sai qualcosa di più? Sono curiosa di sapere qualcosa dei
nuovi cyborg. Cosa vi siete detti"
Rico:"
Io...."
risate e grida la interrompono, Etta e Triela si affacciano dalla
finestra mentre Rico osserva il cane e poi fissa il corridoio.
Jean intanto si reca in riunone e incontra Hillshire nel corridoio che
parla con Jose e Bernardo.
|