1001 nights

di kerryjackson95
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Il principe Misael era disteso sul lungo divano d’avorio.  Il re Cam lo chiamò:
“Misael!”
“Si padre!”
“Io e tua madre dobbiamo parlarti!”
Misael si sentì agitato, quando suo padre gli diceva così è perché era qualcosa di importante.
La regina Agar entrò nella stanza, i passi leggeri riecheggiavano nella stanza; si avvicinò a Misael e lo salutò dandole un bacio sulla fronte: aveva sempre amato molto suo figlio! Era il suo unico figlio, l’aveva cresciuto con amore e lui la rendeva orgogliosa e felice, non era come gli altri era sensibile, dolce, puro e innocente tutto quello che spesso un principe non è, ma tutto ciò che un principe dovrebbe essere  e poi, tutti nel regno erano a conoscenza della sua straordinaria bellezza, era affascinante ed esotico, ma del resto lei lo sapeva quando una donna di origini greche, chiara di carnagione, di capelli e di occhi sposa un uomo egiziano scuro e mediorientale il figlio non può che essere stupendo. Lo guardò… era così bello, aveva un corpo longilineo, scolpito, tonico e asciutto, la pelle colore dell’ambra, mani lunghe e affusolate, capelli ricci e neri, e morbidi e gli occhi color caramello, penetranti e sensuali, la bocca carnosa color pesca, il naso a patatina e i lineamenti fini, mascolini ed esotici, in effetti nessuno, nessuno avrebbe mai creduto che essendo così bello ed essendo il principe lui potesse essere… ehm… ancora vergine. Ma lei che era sua madre e lo conosceva bene, lei si che lo sapeva, suo figlio era maturo, serio e anche molto generoso, aveva dei valori quelli che lei le aveva trasmesso. Una sera l’aveva sentito quando i suoi amici scherzando lo prendeva no in giro:
“Hai 18 domani e sei ancora vergine? Ma che cosa credi di avercelo d’oro?”
“C’è il principe Maalalel  che ha sedici anni, eppure si dice che abbia già in giro due o tre figli illegittimi, e tu? Cosa fai ancora qui?”
Lui si era alzato e aveva detto con tono educato, ma deciso:
“Basta con questa storia. Sapete cosa ne penso? Io credo nel vero amore, avrò una sola moglie, una sola donna e sarà l’unica che avrà tutto di me… che mi amerà… completamente. Quando la sposerò ci uniremo, ma prima di sposarmi, non voglio essere di nessuno.”
Lei era rimasta commossa da quelle parole, era suo figlio poteva dirlo fiera, nonostante tutto, il padre sebbene accettasse questa sua scelta non la condivideva pienamente.
Ora però Misael, suo figlio aveva 20 anni e la situazione non era cambiata. Ora era lì sdraiato su quel divano d’avorio e con addosso la sua tunica color caramello, senza maniche corta, lunga fino alle ginocchia, con il bordo rosso-arancione, scollata sul petto, la sua collana d’oro e l’anello reale, aveva tolto i sandali e li aveva lasciati per terra, aveva allungato le gambe sul divano e aveva appoggiato i piedi nudi sul bordo.
Era così sereno, Agar sentì le lacrime che le riempivano gli occhi; lei e Cam dovevano dirgli qualcosa che gli avrebbe cambiato la vita e forse, anzi sicuramente l’avrebbe turbato.
Dovevano dirgli che era ora di prendere moglie. Si sedettero di fronte a lui e Misael disse ridendo:
“Allora che dovete dirmi?”




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