starlight
Non capisco perchè su questo fandom ci siano così poche fanfic sugli Shamy. Cioè come si fa a non scrivere su di loro? ♥ ♥
Ma non temete ci penso io a ripopolare il fandom in nome dell'ammmore~
Sopratutto perchè sto attendendo con non poca ansia
l'episodio di San Valentino della prossima settimana. (Dannazione, ma
quanto ci vuole ancora!? <.<)
Sì
lo so ho un'altra fanfiction che attende di essere aggiornata (e lo
farò, giuro, non picchiatemi T.T) ma quando l'ispirazione arriva
c'è ben poco da fare quindi questa è la cosa che è
uscita fuori.
Io
ho lo stesso romanticismo di un risotto con le erbette, eppure ho
scoperto di avere un lato fluff che neanche immaginavo di
possedere.
E questo è il risultato.
La
nota OOC ovviamente è riferita a Sheldon. Questa volta ho dovuto
metterla per forza perchè sì è decisamente fuori
carattere, ma non ho potuto farne a meno ♥
Non mi abbandono in inutili sproloqui. Lascio a voi il giudizio finale, miei cari lettori ♥
Ringrazio chiunque leggerà e ricordo che le recensioni sono sempre ben accette~
A presto!
Starlight
Sheldon ancora non riusciva a capire come Amy avesse fatto a
convincerlo a lasciare il suo confortante e sicuro appartamento per trascorrere
una giornata in campeggio. Ormai, volente o nolente, Sheldon era influenzato da
Amy e sempre più spesso si trovava ad approvare programmi e scelte che prima
non si sarebbe mai nemmeno sognato di accettare.
Come il campeggio.
Tutto questo potrebbe essere interpretato come un tentativo
di esaudire le richieste della propria fidanzata e renderla, perciò, contenta.
In realtà tutto ciò era a motivo della sua incapacità di dire di no ad Amy. Ci
provava, cercava in tutti i modi di portare avanti le sue idee, ma alla fine
cedeva. Solo adesso si rendeva conto di quanto quella ragazza stesse
influenzando la sua vita e, a poco a poco, lui stava cambiando per lei.
La macchina procedeva rapida tra i sentieri del bosco e più
la vegetazione si faceva fitta più Sheldon entrava nella terribile
consapevolezza di allontanarsi dalla civiltà, finchè non sarebbero arrivati in
un punto in cui non ci sarebbe stato uno straccio di segnale e il suo cellulare
sarebbe stato utile quanto un paio di pattini a un naufrago finito su un'isola
deserta. Ogni forma di tecnologia era stata bandita per cui il solo guardare lo
schermo illuminato dello smartphone era l'unico modo per impedirgli di
impazzire.
L'idea del campeggio era stata lanciata da Penny quando
quest'ultima aveva raccontato di come si era conosciuta con l'ex fidanzato
Kurt. Fu accolta positivamente da tutti, approfittando del fatto che, con la
bella stagione, si potevano vedere le stelle cadenti. Tutti tranne Sheldon che,
ovviamente, si era imposto a quell'idea che reputava, citando le sue parole,
"ridicola, inutile e assolutamente fuori luogo". Sheldon sarebbe
rimasto volentieri a casa, ma Amy cercò di convincerlo in tutti i modi e
promise persino che non l'avrebbe più preso per mano a tradimento al cinema.
Alla fine dopo molte trattative e una lunga discussione accettò di partecipare,
anche se gli altri avrebbero preferito che desistesse dall'invito poichè uno
Sheldon all'aperto è anche più irritante di uno Sheldon in casa, nel suo
ambiente naturale.
<< Ecco siamo arrivati >> affermò Leonard dopo
aver accostato la macchina. Tirarono giù i bagagli e le attrezzature e si
avviarono alla ricerca di un posto. Dovettero allontanarsi parecchio e
finalmente trovarono una piazzola piuttosto grande per sistemarsi. Quando vide
che i suoi amici avevano appoggiato le tende, Sheldon sgranò gli occhi.
<< Qui? >> disse semplicemente, con
un'espressione che rendeva perfettamente il turbamento che provava per la
scelta effettuata. Leonard si passò una mano sulla fronte.
<< Cosa c'è che non va? >> cercò di rimanere il
più calmo possibile. Erano in una zona in cui, circondati da bastoni e rocce,
sarebbe bastato davvero poco per trasformare Leonard in un brutale omicida.
<< La zona non è assolutamente adatta al nostro scopo.
>>
<< Il nostro scopo? >>
<< Già, il campeggio. >> Sheldon si vide puntato
addosso sguardi confusi ed esasperati allo stesso tempo per cui si inumidì le
labbra e continuò. << Tanto per cominciare è una zona poco illuminata dal
sole quindi l'umidità è a un livello piuttosto alto che raggiunge il suo picco
durante la notte, più precisamente tra le due e le quattro di mattina. Il manto
erboso ricoperto da un consistente numero di foglie e altri residui vegetali
aumenta il proliferarsi di insetti che finirebbero nelle nostre tende e, senza
insetticidi, sono quasi impossibili da eliminare. Ritengo che per avere un
ottimale risultato da questa esperienza bisognerebbe spostarsi di...>>
alzò lo sguardo per eseguire un veloce calcolo mentale <<...400 metri in
direzione sud-ovest. >>
Penny lo guardò
sbalordita. << Cosa?! Non ho nessuna intenzione di spostarmi ancora!
Ormai abbiamo trovato questo posto e ci sistemiamo qui! >> rispose senza
mostrare alcun tipo di possibile discussione sull'argomento.
<< Ma...>>
<< Andiamo Sheldon siamo già in ritardo pazzesco! E
vogliamo forse ricordare che saremmo in perfetto orario se qualcuno non avesse deciso di ricontrollare tutto l'equipaggiamento
prima di partire e non ci avesse costretto a fermarci in ogni dannatissimo
negozio per trovare il coltellino svizzero che voleva?! >> sbottò Leonard
esasperato dalle continue lamentele dell'amico. Sheldon abbassò lo sguardo e
fece scivolare lentamente da una spalla lo zaino con tutta l'attrezzatura per
la sopravvivenza che si era preparato.
Montarono le tende
in tempo record, anche se con non poche difficoltà e dovettero ringraziare
Penny se le tende avevano una forma consona al loro utilizzo perché senza di
lei probabilmente loro quattro da soli non sarebbero nemmeno riusciti a
piantare un chiodo nel terreno. Dopo la fatica delle tende si accingeva un
altro ostacolo: il fuoco. Incaricarono Howard, Raj e Stuart di prendere la
legna. Stuart era stato invitato da Raj per non rimanere da solo e per avere
qualcuno con cui condividere la propria infinita tristezza. Se doveva sembrare
patetico almeno c'era anche Stuart a fargli compagnia.
Incredibilmente il fuoco si accese subito e le ragazze
prepararono l'occorrente per la cena. La madre di Howard si era offerta di
preparare il mangiare per tutti loro e il risultato fu una quantità di cibo che
sarebbe bastata per sfamare un esercito intero.
Il cielo si stava imbrunendo e Sheldon già avvertiva un
senso di disagio all'idea di passare la notte in quel posto dimenticato da Dio.
<< Resto ancora dell'idea che se proprio dovevamo
lasciare Pasadena per una gita potevamo tranquillamente alloggiare in un
albergo. >> mormorò il fisico mentre faceva la guardia al fuoco affinché
non si spegnesse. Amy si avvicinò a lui fino a sedergli accanto.
<< Io penso che sia divertente invece. È la prima
volta che vado in campeggio e non sai da quanto mi sarebbe piaciuto farlo!
>> esclamò contenta, ma Sheldon la guardò torvo non capendo dove trovasse
tutto questo divertimento.
<< Sono stato con i boyscout una volta e l'esperienza
è stata così terribile che mi ero ripromesso che non ci sarei mai più andato.
>>
<< Credo che l'esito di un determinato tipo di svago
sia da associare al tipo di persone con cui si intende interagire. >> Amy
non distolse gli occhi dal fuoco scoppiettante e la fiamma si rifletteva nei
suoi occhiali. Sheldon invece fu leggermente stupito dalle sue conclusioni.
<< Intendi dire che una cosa che detesto, come il
campeggio in questo caso, possa in realtà diventare una piacevole esperienza
solo per il fatto che ci siano persone con cui ho instaurato un certo tipo di
legame come i miei amici? >>
Il viso di Amy si incupì quando notò di essere stata, ancora
una volta, esclusa dalle persone con cui Sheldon sentiva di avere un qualche
legame speciale.
Cercò di non pensarci e scrollò le spalle.
<< Dipende da come prosegue il resto della giornata
>> rispose atona. Sheldon stava per replicare quando furono chiamati
dagli altri per la cena.
Dopo aver mangiato, senza le distrazioni a cui erano
abituati a casa come computer e televisore, poterono conversare a lungo sugli
argomenti più disparati.
Un po' alla volta le varie coppiette si alzarono per andare
a rifugiarsi da qualche parte in cerca di privacy. C'era chi preferì allontanarsi e chi invece optò
la tenda. Raj e Stuart si misero alla ricerca di ragazze in altri accampamenti
così rimasero solo Sheldon e Amy.
L'aria si fece più fredda. Amy sentì un brivido percorrergli
la schiena e si chiese perché non si fosse portata qualcosa di più pesante.
Eppure davanti a lei c'era il falò acceso. Forse semplicemente quello che aveva
bisogno era un po' di calore umano. Girò leggermente la testa verso di lui. Quanto le
sarebbe piaciuto potersi sedere in parte a lui e lasciare che il suo braccio le
cingesse la vita. Sospirò e tornò a guardare le fiamme danzare davanti a sé.
Rimasero in silenzio per diverso tempo finché Sheldon non lo
interruppe.
<< Stasera il cielo è limpido. Si possono vedere le
principali costellazioni da qui. >>
Ah già, le stelle. Amy si era quasi dimenticata che sopra la
sua testa c'era un meraviglioso cielo illuminato da astri lontani miliardi di
chilometri. Era uno spettacolo di cui raramente si poteva godere dato le
numerosi luci presenti in città che impedivano di scorgere anche un solo
puntino luminoso.
<< Quella lì è la costellazione di Orione >> indicò
con il dito un punto del cielo <<
Sapevi che...>>
In quel momento delle stelle non gliene fregava proprio
nulla. Erano da soli, lontani da occhi indiscreti, circondati dalla natura e
con un cielo illuminato che creava un'atmosfera che molte coppie avrebbero
invidiato. In quel momento sarebbe
potuto accadere di tutto. Era l'occasione perfetta. Invece era ancora lì, immobile,
con uno sguardo vacuo e per nulla interessata ad ascoltare ogni sorta di
informazione su Orione.
Amy si strinse ancora di più, cercando di scaldarsi.
Improvvisamente sentì posarsi qualcosa di leggero sulle
spalle e si ritrovò la giacca di Sheldon addosso.
<< Perché non ti sei messa qualcosa di più pesante? In
questi luoghi c'è una forte escursione termica. Avresti dovuto pensarci.
>> la rimproverò il fisico. Non era stato sprezzante o saccente. Il tono
usato nascondeva una certa preoccupazione che ad Amy non sfuggì.
Sistemò meglio la giacca sopra di sé fino a quando fu libera
da tutti gli spifferi che la tormentavano e mormorò un grazie. Certo, avere la
sua giacca non era esattamente il tipo di calore che avrebbe voluto, ma era pur
sempre qualcosa. Almeno era qualcosa che le aveva donato di sua spontanea volontà
per farla sentire meglio, per proteggerla. Fino a qualche tempo fa
probabilmente non ci avrebbe fatto nemmeno caso, mentre ora invece mostrava più
attenzione verso di lei. E questa ne era la prova.
<< Sheldon, cosa provi per me? >> domandò
titubante senza staccare gli occhi dal terreno.
Sheldon rimase sorpreso da quella domanda. Non avevano mai
parlato dei loro sentimenti così apertamente e la cosa gli creava un disagio
non indifferente. Gli piaceva stare con lei, su questo non aveva dubbi, ma cosa
provava esattamente nei suoi confronti non era certo di saperlo. Odiava questa
incertezza. Lui che era sempre stato abituato ad avere una risposta per tutto,
una certezza per ogni cosa, un determinato tipo di sentimento per ogni aspetto
rilevante nella sua vita.
Ogni aspetto tranne questo.
Quello più importante e che da diverso tempo lo stava
mandando in confusione, alterando la sua normale percezione di tutto ciò che
gli stava intorno.
<< Io...Non lo so che cosa provo...>>
Amy si girò di scatto e questa volta era lui che guardava il
suolo.
Come poteva non sapere quello che provava?
<< Sheldon cosa significa? Come puoi non sapere quale
tipo di sentimento provi verso una persona? >>
<< Sono molto confuso. Provo sentimenti diversi e
contrastanti. Da quando ci sei tu la mia vita è stata completamente travolta.
Non posso programmare gli eventi come vorrei perché tu in qualche modo riesci a
intrometterti e a stravolgere i miei piani. Il mio lavoro ne ha risentito
moltissimo e perfino quell'idiota di Kripke ha fatto enormi passi avanti
rispetto a me...Sono sempre distratto a causa tua...>> Questa volta lo
sguardo si era spostato su di lei.
Amy si sentì travolgere da quelle parole come se fosse stato
uno tsunami che si stava abbattendo sulla terraferma travolgendo tutto ciò che
incontrava. Allora era quello che pensava di lei? Era stata solo un intralcio,
un intoppo nella sua vita perfettamente calcolata?
Non riusciva a credere a quello che aveva appena sentito.
<< Pensavo che con questa cosa del campeggio il nostro
rapporto sarebbe diventato più forte perché avremmo avuto un'ottima occasione
per parlare e per stare insieme, invece mi sbagliavo. >> gli occhi si
inumidirono di lacrime ma cercò con tutte le forze di non piangere. <<
Sono stata una stupida a pensare che tu provassi un qualche tipo di affetto
verso di me. Tu non capisci, ma io mi sono innamorata di te. Io ti amo Sheldon.
Ero convinta che anche tu ricambiassi in qualche modo invece mi sono solo
illusa. Ho capito che per te non rappresento nulla. Io...Io non voglio più
stare con te...>> Ormai le lacrime si stavano riversando copiosamente
sulle sue guance. Voleva solo andarsene, allontanarsi il più in fretta
possibile, ma si sentì bloccare da una presa salda sul suo polso.
Sheldon la tirò verso di sé e la baciò. Un contatto lieve,
appena accennato. Amy sgranò gli occhi non capendo cosa stava accadendo.
Una stella cadente sfrecciò nel cielo, lasciandosi dietro
una scia luminosa.
<< Se mi avessi lasciato finire di parlare ti avrei
detto che non avevo mai provato un sentimento così forte verso un'altra
persona. >> riuscì a malapena a mormorare. Anche lui era rimasto sorpreso
quanto lei per quello che era appena accaduto. Era successo tutto
istintivamente, senza pensarci. L'aveva vista piangere per la prima volta e
quando si stava allontanando aveva avuto la terribile sensazione che se non
l'avesse fermata l'avrebbe persa per sempre.
Amy respirava a malapena, troppo emozionata anche solo per
battere le palpebre. Le sue mani le stavano ancora stringendo il viso e
riusciva a sentire il suo respiro irregolare solleticarle le labbra.
Un'altra stella cadente, ancora più luminosa, passò sopra di
loro.
<< Sono sempre distratto perché quando sono con te il
mio cervello rilascia una quantità non indifferente di serotonina e feniletilamina.
>> Accorciò ancora di più la distanza che lo separava da lei. << In
altre parole sono innamorato di te. >> Lentamente avvicinò il viso verso
il suo e la baciò nuovamente. Stavolta non fu veloce come il primo, ma più
intenso quasi avesse paura che lei non lo avesse preso sul serio, pensando che
mentisse.
Sotto quel cielo stellato, per la prima volta, Sheldon le
aveva aperto il cuore, rivelandole i suoi sentimenti che per troppo tempo aveva
cercato di tenere nascosto.
<< Pensi ancora che sia stata una pessima idea quella
del campeggio? >> sussurrò Amy appena le loro labbra si lasciarono. Lo
guardava negli intensi occhi azzurri aspettando ansiosa di una sua risposta.
<< Diciamo che questa volta non si è rivelato così
terribile come mi aspettavo. >>
Amy sorrise e appoggiò la testa sul suo petto, chiudendo gli
occhi.
E intanto una luce di
stelle risplendeva sopra di loro, illuminando il loro piccolo universo.
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