Ricordi e Realtà.

di Go_always_ahead
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È strano, ma per ora,
guardando le nuvole,
il grigio e gli alberi verdastri
che si vanno perdendo nella velocità della strada, la penso.
Penso a quella voce da baritono,
dal timbro particolare e personale,
le lettere scandite e la perfetta pronuncia,
così squisitamente gradevole.
Era pulita;
pulita come le  pure linee delle collinette
che vedo nel verde paesaggio in movimento,
come le montagnole grigie lontane,
disegnate con attenzione sulle nuvole
anch’esse di quel colore immacolato sporcato.
Ricordo quella voce, le dita
sottili e agili
che pizzicavano con destrezza le corde della chitarra:
sembravano quello strano sole bianco che si intravede.
Ricordo , anche,
quando l’astratto si trasformò in realtà,
quando il cielo non era altro che una massa azzurra,
quando le nuvole erano solo pioggia;
ricordo quando smisi di sognare, quando mi sveglia;
poi, più niente.
 
 




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