Spesso si sente dire che si vaga soli come nuvole, ma le nuvole sono così sole?
Una nuvoletta bianca vagava sola attraverso l'azzurro cielo, voleva degli amici, ma incontrava solo uccelli che non si fermavano a parlarle e nuvole lontane e solitarie quanto lei.
Per giorni vagò accompagnata da una corrente che non le rivolgeva la parola, poi il vento cambiò e cambiò ancora, ma nessuna di tutte quelle brezze che si susseguivano incessantemente volle alleviare la sua solitudine.
Un giorno, stanca di quella situazione, la piccola nuvola si decise a trovare un amico.
Vedendo due nuvole abbastanza vicine tra di loro che se si fosse messa in mezzo alle due avrebbe potuto parlare con entrambe, prese tutta la forza che aveva e si staccò da quel calmo vento che la cullava e andò a cercare la compagnia di quelle due nuvole.
Esse dapprima la guardarono spaventate e, quando la nuvoletta le salutò, iniziarono a diventare scure e gridarono tuoni che diventavano fulmini spaventosi.
La nuvoletta allora divenne triste e scura e iniziò a piangere: avevano creato un temporale.
Ma perchè? Perchè le nuvole non potevano stare insieme? Poi capì: le nuvole vogliono stare da sole e quando un'altra nuvola, più socievole, cerca di stare con loro esse si arrabbiano e la malcapitata in cerca di amici diventa così triste da sciogliersi in lacrime.
Così, mentre la piccola nuvola si dissolveva sempre più lentamente, fino all'ultima goccia, capì che le nuvole devono restare sole, altrimenti si uniranno a tutte le altre sciocche nuvole che hanno cercato un'impossibile compagnia: si uniranno al mare. |