Ora siamo liberi

di CHAOSevangeline
(/viewuser.php?uid=71694)

Disclaimer: questo testo è proprietà del suo autore e degli aventi diritto. La stampa o il salvataggio del testo dà diritto ad un usufrutto personale a scopo di lettura ed esclude ogni forma di sfruttamento commerciale o altri usi improri.


Il titolo è tratto dalla canzone "Now we are free", la colonna sonora de Il Gladiatore. L'ho scritta ascoltando quella canzone, potrebbe ricreare l'atmosfera anche per voi!


“Ora siamo liberi.”



Aprì gli occhi in luogo tanto familiare quanto sconosciuto; la loro camera d’albergo di Cambridge aveva dei contorni talmente evanescenti e colori così sbiaditi che se solo non avesse sentito i profumi e lo stesso calore di quando vi aveva trascorso gli ultimi momenti con Robert, non l’avrebbe nemmeno riconosciuta.
Già, Robert.
Quello era l’ultimo luogo dove l’aveva visto, o meglio, l’ultimo luogo dove era stato con lui mentre ancora le sue labbra esalavano dei respiri.
Si sarebbe perso nell’oblio dei piacevoli ricordi che per tanto tempo si erano rivelati ineluttabilmente dolorosi se solo non avesse scorto una seconda figura nella stanza. Una figura nitida come la sua, non perduta tra gli indefiniti limiti della stanza fantasma dove si trovavano.
Robert era lì, di fronte a lui, vestito come quando l’aveva trovato nella fredda vasca da bagno dell’hotel di Edimburgo dove stava soggiornando nel lontano 1931.
Non era cambiato minimamente e per un attimo temette che fosse tutto solo un malvagio scherzo della propria mente; forse era tutto solo un ricordo, il desiderio di un incontro che sperava invano potesse avverarsi.
« Buonasera, Sixsmith. » il solito sorriso beffardo, quella voce terribilmente sicura. Eppure Rufus sentì una leggera vibrazione di sottofondo, quasi un tremito. « Non sei cambiato affatto. »
Lo disse con il tono di qualcuno che sapeva, che aveva osservato mutamente dall’alto scorgendo i cambiamenti del tempo uno ad uno, di volta in volta, come se fosse stato al suo fianco sulla terra.
E Robert lo era stato.
Era stato egoista a suo tempo, pur essendosi illuso che non fosse così e aveva cercato di redimersi vivendo accanto a Sixsmith, colmando la mancanza provata per tanto tempo quando aveva invano cercato la fortuna a Zedelghem, in quella villa, l’unica vera fautrice della sua fine.
Aveva accompagnato Rufus sempre, in ogni momento: era con lui quando aveva trovato il suo corpo macchiato di sangue, era stato con lui mentre realizzava i propri sogni di chimico, mentre scriveva la terribile sentenza su Swanekke e anche mentre, pochi attimi prima di quando stava elaborando quei pensieri, la sua vita si era conclusa in modo quasi uguale alla sua.
Avrebbe tanto voluto che non succedesse, ma forse era ora per Robert Frobisher di vedere il bicchiere mezzo pieno, di osservare l’uomo di fronte a sé e realizzare che, dopo tanti anni, lui e l’unica persona che avesse mai amato finalmente sarebbero stati insieme.
Se da un lato quella consapevolezza lo emozionava, dall’altro non poteva che sentirsi intenerito di fronte all’espressione stupita di Rufus.
« E’ un sogno? »
« Ti ho aspettato, come ti avevo promesso; non dovresti essere così sorpreso. »
Forse altre parole sarebbero state inutili, forse avrebbero dovuto continuare a conversare di tutto ciò che ognuno aveva tenuto per sé per anni, uno perché non sarebbe potuto essere sentito, l’altro perché la consapevolezza di non ricevere risposta l’avrebbe straziato ancora di più.
La mano del giovane compositore si protese verso quella ancora stesa lungo il fianco dell’amante e aspettò, impaziente, che la gemella l’afferrasse.
Di nuovo un contatto, dopo tanto tempo, e un brivido percorse entrambi come una scossa.
« Finalmente saremo liberi da tutto, Robert. »
« Sì, Rufus. »

La camera di Cambridge dove si erano lasciati tanti anni prima, era adesso lo scenario della loro eterna riconciliazione.






Angolo dell'autrice~
Non mi dilungo troppo: ringrazio la persona che mi ha costretta a pubblicarla e gliela dedico <3
Spero che la storia possa piacervi e che, eventualmente, vi vada di lasciare un parere!




Questa storia è archiviata su: EFP

/viewstory.php?sid=2445510