DA PUBBLICARE
Levi
era infuriata. Anzi, infuriata era a dir poco. Aveva
visto quel topo, no, quel furetto
di
biblioteca aveva osato baciare Stern. La sua
Stern. E non le importava nulla
che Stern lo avesse respinto e
schiaffeggiato, per Levi lui doveva morire.
Così
si stava dirigendo verso la biblioteca infinita, smaniosa di
provare la nuova forma del
suo Device, che ora poteva trasformarsi in una spada come quello di
Fate. E
aveva deciso che la sua vittima sarebbe stato faccia da furetto.
Spalancò
la porta della biblioteca, senza preoccuparsi di
chiuderla o di non fare rumore. I suoi occhi erano iniettati di una
violenza
pura, che raramente aveva provato. “YUUUNO!”
urlò a squarciagola quel nome,
mentre cercava con lo sguardo il biondino.
“Levi
che c’è… Levi?” Aveva visto
il ghigno sadico sul suo
viso, così come la cartuccia essere caricata dal suo device
e ciò non presagiva
nulla di buono. “Tu… stupido…
FURETTO!” – mentre parlava la falce si
trasformò
in una gigantesca spada e lei la alzò sopra la testa,
iniziando a volare verso
il ragazzo, che stava scappando.
“Che
ho fatto di male?”- chiese lui, quasi urlando, mentre
evitava le sfere magiche che gli lanciava la ragazza.
“Oh,
nulla, tranne BACIARE STERN!” Yuuno sbiancò: non
pensava che la ragazza dai capelli blu lo avesse visto e
capì che era in
pericolo di vita. Era risaputo che nessuna degli assi era disponibile:
Nanoha
stava con Fate, Hayate con Dearche e Stern con Levi, ma non aveva
resistito e
aveva confessato i suoi sentimenti a Stern. La mora lo aveva respinto,
guardandolo con il suo solito sguardo freddo e impassibile,
consigliandogli di andarsene
prima che lo vedesse Levi. Era nota la gelosia della ragazza nei
confronti dell’altra
e non pochi avevano rinunciato a confessarsi a Stern per colpa sua.
Per
sua fortuna Levi non conosceva bene la biblioteca e
quindi riuscì a rifugiarsi dietro uno scaffale, mentre Levi
lo cercava. Pensava
di averla fatta franca, quando la spada tagliò in due il suo
rifugio con un sol
fendente, mancando la sua testa di poco.
“Trovato”
disse Levi, ghignando. Adorava andare a caccia e,
anche se quella era una caccia ben diversa, la faceva divertire come le
altre.
Stava per colpirlo, c’era quasi… e qualcosa la
bloccò: delle catene verdi la
tenevano ben salda, fermandola dal fare un qualsiasi movimento.
“Cosa… Tu…” per
un attimo al ragazzo sembrò che Levi ringhiasse.
“Meno male che l’incantesimo è
riuscito. Non pensavo davvero che ti bloccasse, ma se ha funzionato
vuol dire
che ti hanno imposto un blocco potente, Levi”- La ragazza non
disse nulla,
sapendo che era la verità. Non voleva che si sapesse che il
suo blocco l’aveva
retrocessa da classe S a classe B a causa della sua attitudine a cedere
alla
rabbia e a sfondare tutto ciò che si trovasse davanti. Le
altre erano state
retrocesse solo a classe A e ciò la faceva vergognare.
“Fottiti”
Yuuno rise, una risata alquanto sinistra, poco
consona al solito ragazzo, il quale sorrideva sempre e tentava di
essere
simpatico a tutti. “Sai, mi diverte vederti incatenata come
un animale. Mi sono
sempre chiesto cosa vedesse Stern in te. Dopotutto non sei molto
intelligente,
sei irascibile… sembri una belva. O forse, qualche
qualità a letto ce l’hai.”
Quella frase la fece avvampare e le fece salire il sangue al cervello.
“Se
solo oserai mettere una mano addosso a Stern, io…”
“Tu
cosa?
Da morta
non potrai fare nulla. E nessuno mi metterà in galera per
legittima difesa. Sei
tu ad essere piombata qui dentro con l’intenzione di
uccidermi. E sai, la tua
ragazza sarà così triste quando saprà
la fine che hai fatto… di certo, vorrà
qualcuno che la consoli. Sta certa che io sarò
lì, pronto a tenerla tra le mie
braccia quando piangerà” – il sorriso di
Yuuno e le sue parole la stavano solo
facendo infuriare e si morse il labbro inferiore, prima di parlare.
“Ti
odio... Sei dannatamente fortunato che il mio blocco ti
stia parando il culo, stronzo.” – ordinò
al Device di caricare una cartuccia,
ma il biondo si avvicinò a lei e con un calcio nello stomaco
le fece mancare il
fiato, prima di toglierle il device da mano, lasciando che cadesse a
terra,
lontano da loro.
“Stavo
pensando che potrei divertirmi un po’ con te prima di
ucciderti. Dopotutto, non sei così brutta, anzi.
E’ un vero peccato che tu sia
così incontrollabile.” Yuuno fece scorrere la mano
sul petto di Levi,
fermandosi sul suo seno per palparlo dolorosamente. La ragazza
notò che era già
eccitato, e si chiese che razza di persona potesse eccitarsi per quelle
cose. “
E poi, nessuno lo verrebbe a sapere, se capisci cosa
intendo.” Yuuno fece l’errore
di accarezzarle la guancia, e Levi gliela morse, facendogli male. Solo
quando
le diede un altro calcio, sempre allo stomaco, lei lo
lasciò. “Si,
sei una fottuta belva.” Si allontanò, guardando
per un attimo la mano dolorante,
e tirò fuori dalla tasca dei pantaloni un tagliacarte che
portava sempre con
se, con l’intensione di usarlo per tagliare i vestiti di
Levi, la quale chiuse
gli occhi, tremando per lo spavento e per la rabbia, quando qualcosa lo
bloccò.
“Luxiferon,
Devil form”[1] – Quel sussurro non passò
inosservato a Levi, che aprì gli occhi, cercando la persona
che aveva parlato,
ma senza vederla. L’unica cosa che notò con
piacere era che delle catene rosse
che ben conosceva bloccavano Yuuno, il quale aveva
un’espressione stupita in
viso.
[yes, sir] –
la fredda e
metallica risposta del Device fu forte e chiara e gli occhi di Levi
brillarono
di speranza, mentre quelli del biondo erano pieni di paura. Nel
silenzio si
sentì anche che stava caricando più cartucce, i
bossoli che cadevano a terra
facendo rumore.
“Real
Luxiferon Breaker” il leggero eco delle parole
riecheggiò
attorno a loro, prima che un grande raggio di fuoco colpì
Yuuno, il quale urlò
di dolore prima di cadere a terra, ferito. La salvatrice di Levi,
ovvero Stern,
si avvicinò alla sua fidanzata, mentre Levi, con occhi che
le brillavano di
felicità e sollievo, le volò incontro, libera
dalle catene grazie a lei. L’abbracciò,
nascondendo il viso nell’incavo del collo della mora.
“Stai bene?” la voce
della ragazza non portava tracce della freddezza che aveva usato prima
per
ordinare al suo Device, Luxiferon, di colpire Yuuno.
“Si…
Uhm… grazie. E scusa” mormorò Levi,
abbassando lo
sguardo, leggermente imbarazzata. “Vediamo… hai
distrutto uno scaffale,
tagliato un centinaio di libri… Io invece ho incenerito un
furetto stupratore e
incendiato circa il doppio dei libri. Beh, come quantità di
danni siamo pari”
Levi rise, sorridendole. Era facile, per lei, ritrovare il sorriso,
soprattutto
con Stern.
“La
prossima volta, parlane con me prima, ok? Se non fossi
arrivata in tempo…” si morse la guancia, senza
continuare. Nessuna delle due
voleva immaginare cosa sarebbe successo se non l’avesse
salvata. “D’accordo,
vedrò di ricordarlo.”
“nessun
vedrò, ricordatelo e basta” il tono della mora era
quasi imperativo, e Levi sospirò. “Okaaaay,
okay.”
“Andiamocene,
prima che qualcuno ci trovi qui – in quel
momento lo stomaco della ragazza dai capelli blu si lamentò,
ricordando loro
che era ora di pranzo. –
E già che ci
siamo, troviamo anche qualcosa da mettere sotto i denti.”
Levi sorrise, e fece
per allontanarsi diretta all’uscita, quando Stern la prese
per il braccio,
tirandola a se per baciarla.
“Ricorda
che sei solo mia, Levi”
[1]: la devil form l'ho inventata io, dato che mi sembrava assurdo
nominare anche la terza forma del device di Stern exelion form come la
forma di Raising Heart.
Note: La prima fan fict su Stern e Levi (già che ci siete, manca
solo un voto per farle accettare come personaggi) e qui non muore
nessuno (nessuno di cui davvero si sentirà la mancanza, per lo
meno) e dove nessuno si lascia. Mi sono divertita a immaginare Levi
andare in giro con la spadona che tira fendenti a caso per uccidere
Yuuno.
Spero che vi sia piaciuta e mi scuso in anticipo per eventuali errori
grammaticali. Alla prossima :3
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