gatto e topo cap 1
Un
topo era inseguito da un gatto. Nel laboratorio era la
solita routine di tutti i giorni. Il gatto non era abbastanza veloce
per
acchiappare il topo, che riusciva a tornare nella sua tana con il
formaggio
rubato. Ma quel giorno era andata diversamente. L’umano era
ancora nel
laboratorio quando
i due entrarono, e
stava armeggiando con il contatore, senza badare a loro. Il gatto dal
pelo
lungo saltò sulla tabella dei comandi, senza accorgersi che
le luci si stavano
accendendo. Il topo si guardò indietro, notando che il suo
inseguitore lo stava
ancora seguendo. Sul pavimento bianco, lui era una piccola macchia nera
veloce.
‘sono
quasi salvo ’ pensò
il topo,
saltando sulla pedana. Era
arrivato alla
fine e fece il salto per uscire, scontrandosi con il vetro. Lo
toccò con una
zampa, prima di girarsi, vedendo il gatto avvicinarsi. Il topo
iniziò a correre
in tondo, cercando di uscire, fino a quando il gatto non lo
bloccò, prendendolo
per la coda. In quel momento uno strano rumore risuonò
attorno a loro, prima che
una luce li accecasse.
Lo
scienziato aveva appena finito di riparare il quadro
elettrico, sostituendo i fili danneggiati e sospirò, notando
che la luce
funzionava. Ciò che non si aspettava fu il ronzio che
partì poco dopo, così
come altri rumori che indicavano che la sua macchina era in funzione.
Non
doveva funzionare, non l’aveva ancora ultimata… a
dire il vero, non sapeva
neanche cosa potesse fare di preciso. All’interno del tubo di
vetro c’era del
fumo e aprì a forza la porta, tossendo e muovendo la mano
per far dissipare il
fumo. All’interno del tubo c’erano due ragazze
nude. Una aveva i capelli
castani, lisci e lunghi che le ricadevano sul corpo, e dai quali
spuntavano due
orecchie da gatto dello stesso colore; i suoi occhi erano dorati, con
le pupille
verticali, e aveva una coda che le spuntava dalla fine della schiena.
Questa
bloccava sotto di se l’altra, che era visibilmente
spaventata; i capelli neri e
corti, tagliati alla meglio, le nascondevano leggermente il viso, e i
suoi
occhi neri guardavano l’altra. Anche dalla sua testa
spuntavano due orecchie,
ma simili a quelle di un topo e non aveva nessuna coda.
“E
chi siete voi due?” Chiese lo scienziato, grattandosi la
testa.
Delle
ore dopo le due ragazze erano vestite e stavano
guardando lo scienziato. La castana indossava una t-shirt che le andava
leggermente stretta, sottolineandole le forme abbondanti, ed una gonna
che non
dava fastidio alla sua coda; mentre la corvina aveva addosso un
vestitino, e
guardava il pavimento. “Capite ciò che vi dico? -
Le due annuirono
affermativamente – ma non sapete parlare questa lingua
– annuirono di
nuovo
e lui sospirò - Cosa
devo fare, ora?” si chiese, passandosi
una mano tra i capelli grigi. L’uomo non era giovane, anzi,
aveva superato da
un po’ la mezza età e pensava che sarebbe morto
senza combinare mai nulla nella
vita. Quella, invece, era una scoperta sensazionale… o
almeno lo sarebbe stata
avesse saputo come era successo. La sua macchina era stata progettata
per altro
non per trasformare gli animali in umani, o almeno così
pensava. Era da anni
che l’aveva lasciata lì, nel seminterrato, a
prendere polvere. Aveva perso da
tempo i progetti originali e non aveva voglia di crearli di nuovo, o di
cercarli. Ma forse era meglio se lo facesse. Mentre era immerso nei
suoi
pensieri non si era accorto che la castana guardava con sguardo
affamato
l’altra, spaventandola e facendola squittire leggermente per
questo. L’uomo le
guardò, e poi disse: “Venite con me, avrete
sicuramente fame ora. – Vedendo che
la ragazza non lo pensava, gli diede uno schiaffetto sulla testa
– Non la puoi
mangiare, chiaro?” Emise una sorta di soffio, guardandolo
annoiata, ma lo seguì
in cucina. “Non so ancora come chiamarvi… Non
posso chiamarvi gatto e topo!” la
corvina squittì di nuovo, ma lo scienziato capì
altro e la indicò, dicendo: “Ti
chiamerò Shizu. Tu invece – disse, rivolto
all’ex gatto – sarai sempre Nix”
Eccoci qui con una nuova fan fict. Yuri, come al solito, e non so
quando la aggiornerò.
Spero non ci siano errori e che vi sia piaciuta, alla prossima!
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