Come ogni volta

di S t o n e r
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“Ma non è giusto, l’ho detto prima io!”
Non dovresti avere preferenze tra i tuoi alunni, ma proprio non ci riesci a considerarli come gli altri; hanno preso tutto da loro madre.
Senti di amarli come fossero figli tuoi, ma non potrai mai cambiare il loro cognome.
Poi torni a casa; saluti tua moglie e cominciate a mangiare in silenzio, ascoltando il rumore delle posate scontrarsi contro i piatti.
La ami, ma senti che uno dei due non dovrebbe esserci. Due ioni positivi che si respingono.
Ti ricordi della battaglia di Hogwarts, di quanto ti sei dimostrato coraggioso, e non riesci più a riconoscerti.
“Ti amo” Dici a tua moglie ogni anno prima di tornare a scuola per mesi interi, ma sai di fingere, e in fondo ti rendi conto che anche lei lo sa.
Prima di salire ti guardi intorno, e alla fine la vedi tenere per mano i suoi due bambini, con accanto suo marito.
E ti fa male.
Dovresti esserci tu al posto suo.
Vuoi affrontare la situazione, buttarti; ma poi guardi il suo sorriso, la sua espressione serena, e temi di non essere in grado di darle ciò che lui invece è capace di offrirle.
E infine capisci che non puoi averla, e che aspettavi sempre l’inizio e la fine dell’anno scolastico solo per vedere il volto della tua amata, di Luna. Vivevi solo di quei pochi istanti.
Così in cuor tuo le dici addio.
Anche se non ti guarda le sorridi, e poi ti volti, salendo sul treno, senza sapere che il suo sguardo si era appena poggiato su di te, come ogni volta.
 

 

[Mi sento in dovere di “spiegare” questa flashfic.
E’ molto corta, e lo ammetto, anche molto confusa, però non ce l’ho fatta a cambiarla; l’ho scritta con davvero tanto amore.
Quindi, ora chiarisco il tutto; Neville è sposato con Hannah, Luna con Rolf, ma Neville è innamorato di lei, e (ora spiego il finale) in realtà lo è anche lei. Entrambi si sentono in dovere di restare con la propria famiglia, e l’unica consolazione che resta loro è quella di guardarsi anche solo una volta all’anno. Si accontentano di quei pochi istanti.]




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