Ho 20 anni e ho toccato il fondo.
Fingo una sottile allegria con lo sguardo fisso nel vuoto e la cenere di una sigaretta che mi sporca le scarpe. Ma non ho la forza di pulirle, non ne ho voglia. Tutto ciò che amavo mi è stato strappato via, ho visto il mio sogno disgregarsi proprio nel momento in cui sembrava prendere forma per davvero. Dovrei possedere i doni di una grande poetessa per potervi riprodurre al vivo l'emozione provocata da quella sottile illusione. Che seppur illusione, essa c'è stata, e non potrò certo dire di non aver gustato le più pure gioie della vita.
Non avrei mai voluto riaprire questa triste pagina della mia vita, ma mi è stato chiesto di scrivere la mia storia.
La storia di una ragazza e di una band che, insieme, hanno vissuto attimi di vita, che seppur di breve durata, così intensi da ricoprire pagine e pagine di diari segreti.
Ognuno di noi ha diritto a sognare e naufragare nel mondo.
Ed io naufragavo, insieme a quattro ragazzi, nel più meraviglioso universo che la vita potesse donarmi.
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