Shadows. Le ombre delle strade ingannano.

di Mordekai
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New York. Settembre 2003. Appartamento n° 760.
 
Un volto barbuto, occhi stanchi, borse sotto gli occhi ben evidenti, labbra screpolate, capelli rovinati e sporchi. Il riflesso di un uomo vittima di ricordi e soprusi, violenze fisiche, insulti e discriminazione. Un lavandino gocciolante, un pavimento sporco di sangue, un letto non fatto, unto e consumato dal tempo. Muffa sulle pareti, cibo sulla tavola vecchio di settimane, brulicante di mosche e larve, la stanza umida e polverosa con la tappezzeria strappata, pezzi di muro mancanti, un divano completamente distrutto e anche esso ricoperto di insetti, come il resto di quel lugubre appartamento dimenticato da tempo.
 
‘’Cosa sono io?’’ disse quel vecchio uomo appoggiando le mani al muro. Le rughe sulla fronte e sulle guance ben marcate, nonostante una barba folta, non curata, ruvida al contatto e con sfumature di grigio sparse.
 
La televisione nel salotto accesa, sintonizzata sulla CNN: ‘’Ancora un omicidio nella Grande Mela. Karen Lithersen, 34 anni è stata trovata morta in un vicolo tra Broadway e 77esima, tra le 9:00 e le 11:00 del mattino. Era disoccupata e si prostituiva per racimolare soldi. Nella borsa sono stati trovati i documenti, 230 dollari e un biglietto con una chiazza di inchiostro. ‘’
Pile di vecchi giornali ammassati come cadaveri l’uno sull’altro, sulla pagina iniziale si potevano leggere due notizie importanti:
 
‘’Pedofilo di 51 anni ancora a piede libero. Le vittime accertate sono 3 bambine tra i 7 e gli 11 anni.’’
 
‘’Un ex-dipendente del Walmart, Germain Tor, 23 anni, indagato per traffico di eroina.’’
 

Il suo riflesso nello specchio, i suoi occhi spenti, privi di vita.
 
‘’Si, so cosa devo fare.’’
 
Si alzò, prese le chiavi e uscì di corsa dall’appartamento.
 
Le ombre dei vicoli ingannano, state attenti.




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