Fragile come cristallo.

di _Fawkes_
(/viewuser.php?uid=256321)

Disclaimer: questo testo è proprietà del suo autore e degli aventi diritto. La stampa o il salvataggio del testo dà diritto ad un usufrutto personale a scopo di lettura ed esclude ogni forma di sfruttamento commerciale o altri usi improri.


      FRAGILE COME CRISTALLO.
 
 
Era un giorno di dicembre quando successe.  Fuori nevicava e il freddo intorpidiva le mani, la mente, il cuore.  Era quasi natale, le strade erano abbellite con luci e abeti, tutto dava un tocco d’allegria, perché il Natale si sa: porta felicità nelle case e nei cuori. Non in quella casa, però.
Non in quel cuore.
Era un giorno di dicembre quando successe,  Anaru salì le scale e lo trovò lì, steso sul pavimento. Gli occhi vitrei, i polsi tagliati, il sangue che sgorgava ancora a fiotti.  Jintan era steso sul pavimento. Morto. E lei non poteva fare nulla.
Sul letto c’era una lettera, la prese, la lesse:
Muoio nella speranza di ritrovare la mia cara Menma”
Anaru bagnò  quelle parole con le sue lacrime.
Menma.
Sempre per colpa sua.
Si fiondò fuori dalla porta e corse su per le scale, per le strade, i fiocchi le si intrecciavano tra i capelli, il fiato corto. Correva a più non posso, verso casa sua, con la lettera ancora stretta tra le dita.
Entrò in casa, sbattè contro sua madre “Anaru, che cosa succede ? Anaru ? “  le fece lei.
Corse in camera sua e si sedette sul pavimento gelido, singhiozzando.
Jintan l’aveva abbandonata,  Jintan… il ragazzo che amava cosi tanto l’aveva lasciata sola per andare da Menma.
Perché ?
Perché non poteva essere come Menma ? Perché non era mai alla sua altezza ? Perché Jintan aveva preferito morire e lasciarla sola che provare ad amarla ?
Perché si chiamava Anjou e non Meiko ?
Mai abbastanza. Mai all’altezza.
Era cosi che si sentiva Anaru.
Debole, fragile, come un cristallo.


Mi piaci Anaru, perché sei una persona seria”
Ma lei  non voleva piacere a Menma,  la odiava e l’avrebbe sempre odiata.
Menma che le aveva portato via Jintan.
Menma che le ricordava ogni volta quando fosse brutta, stupida…
Menma che sapeva essere bella anche quando  piangeva, mentre lei, bhè, lei era lei.
Si alzò, andò davanti allo specchio e sputò al suo riflesso.

Brutta.
Orribile.

Era per questo che Jintan era morto, se lei fosse stata bella, se lei fosse morta al posto di Menma, Jintan sarebbe stato ancora vivo.
Era tutta colpa sua.
Andò allo scaffale dei medicinali, in bagno. Prese una scatolina di tranquillanti, ne prese prima uno, poi due, poi tre, poi dieci e poi li prese tutti
Si accasciò per terra, il sorriso di Jintan fisso nella sua memoria, pensava “Adesso chissà se lo rincontrerò” 
Chissà magari adesso sarebbe stata abbastanza.
E si addormentò così, col sorriso.

_________________________________________________
*angolo dell'autrice*
Ecco a voi una mia altra storia banalissima e scontatissima su questo personaggio che, personalmente, adoro.
Lo so è tragica.
Lo so non scrivo mai niente di diverso. (ma non ci potete fare nulla muahahaha )
Grazie a chi leggera, e grazie a Fear e a Shirokuro che mi hanno aiutato a modificarla un po'.




Questa storia è archiviata su: EFP

/viewstory.php?sid=2475489