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Brontolo e il chihuahua isterico
“Harry?
Harry, dai, è tardi, svegliati.” Fece Louis a
bassa voce, scuotendolo dolcemente. Lui mugolò una poco
convinta protesta. “Su,
Hazza, vieni.” Tentò di nuovo, prima di decidere
di lasciarlo per ultimo. Si
avvicinò quindi a Zayn. “Zay, in piedi,
dai.” Fece, sempre con quel tono
morbido. La risposta fu la stessa. “Dai, Zayn, andiamo a
conoscere Avril. È
molto simpatica, sai?” tentò di nuovo. Niente.
Louis cambiò tattica. Si raddrizzò
e uscì dalla camera, passandosi distrattamente una mano sul
braccio, sul
teschio di Avril, e andò in camera sua. “Non
dovevi svegliare gli altri?”
chiese lei, confusa. “Sì, ma non si alzano. Quindi
ho pensato di chiedere aiuto
a te.”
“Ok,
arrivo.” Rispose lei, liberandosi le gambe dalla
marea di fogli e alzandosi. Lui la guidò verso la camera che
condivideva coi
ragazzi e fece per entrare, ma lei lo bloccò.
“Faccio io.” Disse. “Ok, ma prova
ad essere delicata, per favore. Non amano svegliarsi male.” Disse lui preoccupato.
“Certo, certo. Ti
sembro una che potrebbe svegliare male le persone?” chiese
lei con un sorriso
perfido. “Amy, mi fai paura.” La avvertì
Louis. Lei si avvicinò alla porta,
accostandola e lasciando fuori Louis. “Fai bene.”
Sussurrò prima di chiudere la
porta a chiave. Louis sbiancò. “Ok, sono
ufficialmente fottuto.” Si disse.
Avril
girò a passo lento fra i letti, individuando subito
quello sfatto di Louis. Notò che due erano a castello e uno
singolo. La sua
mente diabolica lavorava già per trovare un modo adatto per
svegliare i
quattro. Il suo sguardo si illuminò quando vide una
chitarra. Non potendo
resistere, la prese in mano, poi ci ripensò: sarebbe stato
un risveglio troppo
dolce sentirla cantare. Così, prese i piatti e violentemente
li fece sbattere
l’uno contro l’altro. Tutti e quattro trasalirono e
si svegliarono di scatto,
mentre Avril faceva finta di niente e prendeva la chitarra, iniziando a
strimpellare Darlin. “Ma
sei
completamente cretina?!” chiese uno di loro, quello che
doveva essere Liam. Lei
lo guardò e non rispose, mentre canticchiava.
Darlin
You’re
hiding in the closet once again
Start
smiling…
I
know you’re trying very hard not
To
turn your head away
Pretty
darlin…
Face
tomorrow, tomorrow’s not yesterday.
“Io
lo sapevo, che quest’idea del tour condiviso era una
vera e propria fregatura. Ma voi no, siete tutti dei
masochisti.” Disse lui
storcendo il naso. “Avril Ramona Lavigne, aprimi!!”
urlò Louis, tirando pugni
alla porta. “Hai chiuso fuori Louis?” chiese
stupito uno di loro. Avril era
sicura che fosse Harry. Non rispose nemmeno a lui. Forse una parte di
lei
voleva farsi odiare e non ne aveva messo a conoscenza
l’altra. “Ti piace la mia
chitarra, vedo.” Commentò il biondo. Niall,
si disse Avril nella mente. Annuì. Un altro – che
a quel punto doveva essere
Zayn – si mise a gambe incrociate. “Sei
brava.” Disse solo. Avril continuò a
cantare, decisa a non smettere, mentre Harry la superava e apriva la
porta. Louis
entrò di scatto, ma si fermò davanti a Zayn, che
gli fece cenno di stare in
silenzio. Liam sbuffò, mentre si copriva di nuovo, dava loro
le spalle e
tentava di tornare a dormire. Avril tirò un calcio ai
piatti, facendolo alzare
di nuovo. “Ma il tuo è un vizio, oh!”
fece lui, arrogante. Avril fece
spallucce, mentre le sue dita liberavano abili dalle corde le ultime
note.
Porse la chitarra a Niall. “Grazie, avevo voglia di
cantare.” Disse solo. Non
sapeva perché si stava comportando così: solo
quella mattina era decisa a non
avere contatti con loro, e adesso desiderava addirittura conoscerli. Di
sicuro
c’entrava Louis, che poi il suo fosse un merito o una colpa,
non lo sapeva.
“Sai,
vero, che questo risveglio non gioca certo a tuo
favore?” chiese Liam, scontroso. “Wow, sei
simpatico come un manico di scopa
ricoperto di filo spinato infilato in quel posto, complimenti, non
credevo potesse
esistere qualcuno più scorbutico di me al
mattino.” Commentò lei ammirata.
Tutti ridacchiarono, tranne Liam, che grugnì un insulto.
“Siete la finezza,
ragazzi.” Fece Niall flemmatico. Harry indicò il
braccio di Louis. “Vi siete
già incontrati, vedo.” Disse con tono insicuro.
Lui annuì. Avril si guardò
intorno. Louis aveva avuto ragione, a consigliarle di cestinare tutte
le
informazioni su di loro: si sarebbe aspettata un Harry scontroso, un
Liam
pacato, uno Zayn ombroso e un Niall allegro, e invece si trovava con
loro, che
ai suoi occhi erano persone completamente nuove. “Non so come
ti sopporterò per
tutto il tour.” Fece Liam. “Oh, tranquillo, siamo
in due a sentirci così.”
Rispose Avril, facendo spallucce. “A me invece piace molto
come canti. Potresti
rifarlo?” chiese Zayn. Avril sorrise, mentre Niall le porgeva
di nuovo la
chitarra. “Meglio di no, potrei dar fastidio a quella
sottospecie di chihuahua
isterico che avete in camera.” Rispose Avril.
“Disse la nana da giardino.”
Commentò Liam. “Nana da giardino a chi, scusa? Non
sono bassa, sono
diversamente alta.”
“Sì,
certo, e io sono la regina Elisabetta.”
“Sa
una cosa, maestà? La facevo meno esasperante, invece
mi ha già frantumato le ovaie.”
“Era
il mio obiettivo, Brontolo.” Rispose lui, tornando a
dormire. Avril fece spallucce e prese di nuovo i piatti. “No,
ferma, tu.” Disse
Louis, placcandola da dietro e impedendole di suonare di nuovo.
“Se le cerca,
la regina!” si difese lei. “Anche tu, quindi adesso
a cuccia entrambi.” Fece
Louis, prendendole i piatti. Avril si sedette sulla sedia che aveva
occupato
prima, sbuffando. “Sappiamo cosa pensi di Liam. Ci piacerebbe
sapere cosa pensi
di noialtri.” Disse Niall, poco dopo. “Ho
un’idea.” Fece Zayn, prendendo dei
post-it e delle penne. Diede cinque foglietti a Avril e uno a tutti gli
altri,
distribuendo le penne. “Scrivete un verso di una vostra
canzone che esprima
quello che pensate dell’altro.” Spiegò.
Liam sbuffò. “Sei così infantile,
Zayn.” Disse poi. Louis, Avril e Niall gli lanciarono
un’occhiataccia, Zayn e
Harry abbassarono lo sguardo. “Io lo faccio.” Disse
Avril, iniziando a
scrivere. Louis la imitò. Avril si alzò e
consegnò un biglietto a Niall, Harry,
Louis e Zayn. Poi prese quello di Liam e glielo appiccicò
sulla fronte. Tutti
li lessero.
Per Liam:
I
didn’t give a damn what you say to me
I
don’t really care what you think of me
Cause
either way you’re
Gonna
think what you believe
There’s
nothing you could say that would hurt me.
Per
Louis:
You
make me wanna drop
You’re
so ridiculous
I
can barely stop
I
can hardly breathe
You
make me wanna scream
You’re
so fabulous
You’re
so good to me
Per
Zayn:
I
think I like you seem sincere
I
think I’d like to get to know you a little bit more
Per
Harry:
Cause
I’m alright, I’m fine
Just
freak out, let it go
I’m
gonna live my life
I
can’t ever run and hide
(try
to do the same J)
Per Niall:
All
my life I’ve been good, but now
I’m
thinking what the hell
All
II want is to mess around
And
I don’t really care
(Smile!!
Life is beautiful!!)
“Davvero
faccio ridere così tanto? Ho davanti una carriera
da comico, signore e signori!” esclamò Louis
ridendo. Tutti sorrisero, tranne
Liam, che, corrucciato, accartocciò il biglietto.
“Tieni, Brontolo.” Disse
porgendogli il biglietto.
Baby
I’ll take you there, take you there,
Baby
I’ll take you there, yeah
(I’ll
take you to the hell.)
“Aspetta
un attimo, ci ho ripensato. Una scopa col filo
spinato in quel posto è molto più simpatica di
te, chihuahua isterico.”
Commentò Avril, acida. “Senti, tappa
schizofrenica, hai finito di rompere?”
chiese lui, esasperato. Avril, in tutta risposta, alzò il
dito medio. Liam
bofonchiò qualcosa, mentre anche gli altri le porgevano i
biglietti. Da Louis:
The
script was written and I could not change a thing
I
want to rip it all to shreds and start again
(Thank
you Amy)
Da
Niall:
Girl
I see it in you’re eyes
You’re
disappointed
(I
know the truth, I’m disappointed too)
Da
Zayn:
Can
we do it all over again?
(please,
I’d like to know you too)
Avril
sorrise. “Siete così carini, ragazzi. Al contrario
di un pulciosissimo essere, vero, Liam?” fece poi. Harry le
porse il suo.
“Potresti non aprirlo adesso, per favore?” chiese
poi, con tono indeciso. Avril
annuì, infilandoselo in tasca. Zayn le porse la chitarra.
“Ti prego.” Disse
solo, con una faccia da cucciolo. Avril cedette e prese la chitarra,
mentre
Liam scendeva dal letto. “Non ci tengo a sentirti di nuovo.
Vado a mangiare
qualcosa.” Disse solo. “Che possa andarti tutto di
traverso, pulciosissimo
essere!” gli urlò dietro Avril. “Sai,
vero, che ti odierà, dopo questa
mattina?” chiese Niall. “È il mio
obiettivo. Mi piace far innervosire i
rincoglioniti.” Spiegò Avril ridacchiando.
“Ci canti qualcosa?” chiese Zayn
impaziente. Avril rise e si schiarì la voce.
Why
Do
you always do this to me?
Why
Couldn’t
you just see trough me?
How
come
You
act like this
Like
you just don’t care at all
Li vide
sorridere e questo la caricò ancora di più, le
sue
dita che volavano sulle corde, strappando loro le dolci note di why.
It’s
not supposed to feel this way
I
need you, I need you
More and more
each
day
Vide Zayn
chiudere gli occhi, muovendo inconsapevolmente
la testa a tempo. Amò ancora di più quella
canzone.
Tell me why.
“E
Liam che voleva il tour con qualcun altro.”
Commentò
Louis. “E io che non volevo il tour con voi.”
Ribatté Avril. “Perché?”
chiese
Harry. “Non so. Forse eravate troppo famosi. Forse ero solo
gelosa.” Rispose
lei. “E adesso?” chiese Zayn. “Adesso
sono felice di essere qui.” Rispose
sorridendo Avril.
Liam
sospirò, seduto contro la parete. nonostante avesse
detto di non sopportarla, era rimasto a sentirla, dietro la porta
chiusa. Non
voleva farsi vedere, ma non voleva nemmeno perdersi Avril che cantava.
It’s
not supposed to feel this way
I
need you, I need you
More
and more each day.
Quando
sentì quelle parole, chiuse gli occhi e immaginò
Avril, mentre le dedicava proprio a lui. Un dolce brivido gli
partì lungo tutta
la schiena. “Quando il tuo corpo ti tradisce, allora capisci
di essere messo
male.” Commentò a bassa voce, alzandosi e
allontanandosi da quella porta.
Avril
tornò in camera sua. Prese la lametta e la nascose
sul fondo del portagioie, decisa a non usarla per un po’ di
tempo. Poi si
sedette e estrasse dalla tasca il biglietto di Harry. Rimase basita.
Let me kiss
you.
*Angolo
autrice*
Niente, volevo solo dire due cose:
- Avril, nella storia, ha 21 anni, ma ha già pubblicato Avril Lavigne. Insomma,
è tutto come prima, a parte l'età.
- grazie a tutti quelli che hanno recensito!! *-*
ciao a tuttiii
Ranya
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