Come il colore dell'Oceano

di Soraya Ghilen
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Prologo: E adesso, che si fa?
P.O.V. Cristina

Sentivo il freddo scorrermi lungo la colonna vertebrale: non potevo perdere anche lui, non così!
Correvo verso la fonte di luce e rumore che sentivo crescere in lontananza seguita dai miei compagni di sventura. Troppi dei nostri avevano trovato la morte in quella terra maledetta, dove Dio non era mai arrivato e dove non c’erano giustizia e pace fra gli uomini.
Mi sovvennero le parole di Riario: “Dio sta ridendo di noi, della nostra stupidità!”
Girolamo aveva ragione: Dio si beffava di noi! Lo faceva da quando avevamo messo piede in quel continente inesplorato alla ricerca di chi sa cosa e la nostra unica scoperta era stata un mondo di morti inutili e di sacrifici umani. Mio marito non sarebbe diventato uno di questi, non l’avrei mai permesso anche a costo di far saltare in aria quel tempio maledetto!
“Dobbiamo entrare nelle prigioni prima che li prelevino!” disse Zoroastro, dietro di me.
“Ci dovrebbe essere un’apertura abbastanza grande da far passare me e Giulia!” gli risposi. Eravamo arrivati alla base del tempio, aggirando la folla che attendeva con ansia il sacrificio.
“Ve la sentite?” ci chiese il turco “Lo sapete che sarà molto pericoloso?”
“Si, lo sappiamo!” rispose Giulia.
 Prendemmo coraggio e poi, dopo aver fatto un cenno di saluto a chi ci accompagnava, entrammo nel  tempio.

Angolo dell'autrice: Eh si, sono tornata! Bene, dopo Un anno a Forlì i nostri protagonisti vanno alla ricerca del libro delle Lamine ma cosa accadrà?
Aspetto i vostri commenti, come sempre con piacere!
P.S. Secondo voi il titolo che significato ha?
Un bacio, a presto!
Sol!
 




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