Family
Piangeva
a dirotto, e del resto era l'unica cosa che poteva fare data la
situazione. Com'era possibile che fosse successo proprio a loro, che
fosse successo ai loro genitori? Un minuto prima era il bimbo
più
felice del mondo, con la sua mamma il suo papà ed il suo
fratellino più piccolo. E un minuto dopo era rimasto solo
con
il piccolo Riku, dov'erano la mamma e il papà? Non c'erano
più, se n'erano andati, erano volati via, scomparsi per
sempre. Così gli avevano detto quei signori...I signori
poliziotti che quella mattina erano andati a bussare alla sua porta.
Non ci aveva creduto subito, poi... gli hanno dato un pacchetto tutto
incartato.
“Lei
teneva questo in mano...” Gli aveva sussurrato uno
dei due
chinandosi per porgerglielo.
E
allora aveva capito, aveva capito che quelli non stavano mentendo...
perché quello era il suo regalo di compleanno, sul
bigliettino
c'era scritto:
“Per
il nostro piccolo Kai che compie dieci anni da parte di mamma e
papà
”
Era
corso via senza neanche guardare cosa vi fosse dentro senza neanche
guardare dove stesse andando senza neanche curarsi di Riku...
E
adesso si trovava in un giardinetto davanti ad un locale chiamato
Omoro rannicchiato in un angolo ben nascosto a piangere come un
forsennato. Avevi perso tutto e adesso non avevi più
niente...
Un
rumore di passi ti distoglie dal tuo disperarti, alzi il capo, un
uomo si avvicina verso di te.
“Posso
sapere che fai qui davanti al mio locale a quest'ora? È
quasi
il tramonto, i tuoi genitori saranno preoccupati...”
Chiese l'uomo con fare gentile
Lui
si asciugò frettolosamente le lacrime poi cercò
di
distogliere lo sguardo
“Loro
sono morti. Sono tutti morti in un incidente ieri sera... Non si
preoccuperanno più di me e neanche del mio
fratellino...”Rispose
secco
L'uomo
rimase interdetto per qualche istante
“Sai,
anche mia moglie e mia figlia sono morte in quell'incidente...”
Commentò l'uomo, poi lo stomaco del ragazzino
brontolò
“Da
quanto non mangi?”
Chiese
“Eh?
D...da stamattina...”
Rispose
imbarazzato
“Capisco...
e tuo fratello adesso dov'è?”
Continuò l'uomo
“L'hanno
portato via i servizi sociali... volevano portare via anche me ma
io...”
“Ma
tu sei corso via tutto di fretta... ho capito. Senti, facciamo
così,
per stasera ti offro da mangiare, e puoi dormire a casa mia e domani
vediamo di risolvere questa cosa con i servizi sociali ok?”
Gli propose
Stava
per accettare però si trattenne assumendo una strana
espressione
“Io
non accetto inviti dagli sconosciuti!”
L'uomo
rise poi gli porse la mano
“Io
sono George, George Miyagusuku, piacere di conoscerti... e tu sei?”
Il
bambino dopo qualche titubanza strinse la mano all'uomo
“Io
sono Kai, Kai e basta...felice di conoscerti...”
“Allora
Kai, che cosa vuoi mangiare per cena?”
Fine
Questa
è ancora più corta dell'altra :p
Ma
che ci posso fare?
Ovviamente
questa era solo un ipotesi dell'incontro
fra
Kai e George
e
non sono neanche sicura che Kai e Riku siano fratelli
di
sangue...
ma
mi è sembrato carino renderli tali
Questa
volta lo giuro per davvero
prometto
che la prossima
volta
la
fic sarà più lunga
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