If you love someone you don't hurt her

di fantasya
(/viewuser.php?uid=542539)

Disclaimer: questo testo è proprietà del suo autore e degli aventi diritto. La stampa o il salvataggio del testo dà diritto ad un usufrutto personale a scopo di lettura ed esclude ogni forma di sfruttamento commerciale o altri usi improri.


Permettimi di dirti addio.

POV’s Tate
L’avevo vista parlare con il ragazzo appena arrivato nella casa. Perché lui sì? Ed io?
Non potevo sopportarlo. Sapevo di aver fatto una stupidaggine. Sapevo che non mi avrebbe perdonato. Ma lei non poteva sapere perché l’avevo fatto. No, non poteva.

*Flashback*
Mi avvicinai a sua madre, non volevo ma dovevo. Nora piangeva tutto il tempo, non smetteva mai. Sentivo le sue grida. Voleva un figlio ed io capivo cosa significava essere soli. Volevo solo ridarle suo figlio. Vivien mi fissava, credendomi suo marito. Abbassai in fretta la zip della tuta in lattice e feci quel che dovevo. Non riuscii a togliermi dalla testa Violet, fu a lei che pensai. Quando tutto finì mi sentii un verme. Mi trascinai in cantina e piansi lacrime inutili.
*Fine flashback*

 
Ma io, in compenso, non potevo vederla con un altro. Così, quando lei si allontanò, mi avvicinai a lui.
“Ora ti ucciderò, niente di personale, sul serio” spiegai guardandolo tremare.
Già, niente di personale, che bella battuta. Lui i limitò a guardarmi, tremante, mentre lo spingevo stringendogli la gola tra le mani. In realtà volevo ucciderlo per altri motivi. Se Violet non poteva avere me avrebbe avuto lui, per sempre. “Non fissarmi. Puoi voltarti dall’altra parte? Non guardarmi!!” urlai, incapace di sostenere la paura del suo sguardo.
“Tate,” una voce fin troppo familiare dietro di me. “Tate, che fai? Lascialo!”
“Tu devi stare con lui, per sempre. Mi hai detto di andarmene!” gridai stringendo la docile gola di quel ragazzo.
“Ma non ti ho detto addio, permettimi di dirti addio” sussurrò lei. Immediatamente mollai la gola del ragazzo e mi avvicinai a lei. Mentre la baciavo sapevo che il ragazzo fuggiva, così come il resto della sua famiglia, spaventata da Ben e Vivien. Ma mi importava solo di quel bacio.
Non poteva essere un addio. Non lo sarebbe stato. Era l’unica cosa di cui ero certo, l’unica cosa in cui creddi realmente nella mia non-vita.
 
*Nota autrice*
Spero che il primo capitolo vi piaccia anche se è piuttosto breve.




Questa storia è archiviata su: EFP

/viewstory.php?sid=2562588