Dove erano nati non arrivava il sole, destinati a vivere e morire per capriccio, nell'ombra putrida di asettiche prigioni, neri laboratori che puzzavano di nostalgia, remissivi come cavie, intrappolati nel tempo dagli esperimenti senza Dio di chi della scienza aveva fatto una religione, ipnotizzati dai quadrati di ombra e luce artificiale riflessi sul pavimento; Lulu ne tracciava il contorno con le dita, mentre Karman si limitava a osservarli e Irene sognava un sole, uno qualsiasi; Moses alzò le braccia verso sbarre che chiudevano la sua libertà
« la luce, fuori, è bianca » non gli credettero, ma ebbero fiducia nella sua speranza. |