Pokemon: Islands of Light
Una fanfiction di Pokemon scrita da: Justice Gundam
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Benvenuti alla mia nuova fanfiction di Pokemon! Quella che state per leggere
è una fanfiction che mi è venuta in mente mentre stavo scrivendo Heart Soul
Adventures... e questa volta, non saranno Ash e i suoi compagni i protagonisti,
bensì un gruppetto di personaggi che ho sempre trovato interessanti: il
quintetto degli Stat Trainers, i cinque allenatori che accompagnano il giocatore
in diverse occasioni nel corso dei videogiochi Pokemon Diamante, Perla e
Platino. Ognuno di loro usa dei Pokemon che, anzichè essere accomunati dal tipo,
hanno invece in comune una particolare caratteristica più alta delle altre: HP
per Demetra, Attacco per Marisio, Difesa per Chicco, Velocità per Risetta ed
Attacco Speciale per Matilde. Appaiono anche in Pokemon Anima Argento e Cuore
Oro come possibili partner nelle Lotte in Doppio della Battle Frontier... e se
devo dire la verità, li trovo dei personaggi molto sottovalutati. Penso che ci
dovrebbero essere più fanfiction su di loro... e allora ho deciso che potrei
essere io il primo a dare loro un po' più di notorietà, non credete anche voi?
In questa fanfiction, ambientata circa 2 mesi dopo la fine degli eventi di
Heart Soul Adventures, mentre Ash e Misty cominciano il loro viaggio ad Unima in
compagnia di Touko e, più avanti, di Iris e Spighetto - anche se Iris sarà una
comparsa più saltuaria -, la Lega Pokemon di Sinnoh riceve una richiesta di
aiuto dal continente di Oblivia, un arcipelago di sette isole (niente a che
vedere con il Settipelago in cui Ash e compagni hanno viaggiato in Heart Soul
Adventures) conosciuto per il fatto di essere pieno di interessanti reperti
archeologici e leggende collegate alle origini del mondo di Pokemon... e dove al
momento sta operando una nuova organizzazione criminale! Apparentemente un fuoco
di paglia, ma qualcuno pensa che questi criminali, chiamati Bricconieri, siano
molto più pericolosi di quanto non sembri, e hanno chiesto alla Lega di Sinnoh
di inviare degli allenatori capaci che possano dare una mano ai Ranger a tenere
a bada questa minaccia! Ovviamente, a chi rivolgersi, se non ai cinque
allenatori che hanno dato una mano ad Ash e ai suoi compagni durante la crisi
provocata dal Team Vicious? Perciò, senza interporre indugi, Marisio, Chicco,
Demetra, Matilde e Risetta partono per l'arcipelago di Oblivia, decisi a
scoprire cosa si nasconde dietro le ambizioni dei Bricconieri, e fermarle prima
che si troppo tardi! Spero di avervi incuriosito con questo sommario... e che la
storia soddisferà in pieno le vostre aspettative! E nel caso qualcuno se lo
chieda... sì, la storia è stata presa dal videogioco Pokemon Ranger: Tracce Di
Luce per Nintendo DS!
Pokemon non appartiene a me, nè il videogioco, nè tantomeno l'anime. Il che è
un peccato, visto che credo che saprei fare un anime migliore di quello che
stanno facendo adesso, anche seammetto che per ora XY mi piace. Questa storia è
stata scritta per puro divertimento e senza alcuno scopo di lucro! Detto
questo... credo di non dover dire altro, quindi... buona lettura, e arrivederci
a presto!
Capitolo 1 - La compagnia degli Stat-Trainers
"Bene... credo che con questo posso dire che ho terminato." disse Camilla,
l'attuale Campionessa della Lega Pokemon di Sinnoh, stendendo le ultime righe
del suo trattato più recente - un libro di circa duecento pagine, riguardante le
più recenti scoperte che erano state fatte nel continente di Johto, in un luogo
chiamato Rovine Alfa, nel quale erano stati trovati numerosi bassorilievi
raffiguranti Pokemon di vario tipo... in particolare, Pokemon preistorici come
Kabuto, Omanyte, Aerodactyl o Relicanth. Lei stessa, nelle ultime settimane, i
era recata in quei posti per rendersi conto di persona di cosa si trattasse... e
doveva ammettere che quelle scoperte potevano avere un valore inestimabile, se
le teorie che già erano state avanzate su di esse si fossero rivelate fondate.
Desiderosa di fissare nero su bianco ciò che aveva imparato, in modo che tutti
potessero usufruirne, Camilla si era presto messa a scrivere un trattato sulle
sue osservazioni... e nel giro di poche settimane, era riuscita a portarlo a
termine. Doveva ammettere che si sentiva molto soddisfatta, mentre guardava il
documento che occupava lo schermo del suo computer. Avrebbe dovuto rileggerlo un
po' di volte, in modo da eliminare quanti più errori possibili e riscrivere in
maniera più comprensibile le parti che non la convincevano, ma per il momento,
era contenta di aver portato a termine un altro lavoro.
Alzandosi dalla sua sedia, la giovane Campionessa bionda si sgranchì la
schiena e fece per rimettere a posto la sua scrivania, sulla quale erano
sparpagliati fogli di carta, matite ed altri strumenti che lei aveva usato per
prendersi appunti ed aiutarsi a stendere il suo trattato. Camilla, per sua
natura, era una persona ordinata, e non si sentiva molto a suo agio in mezzo al
caos, anche se si rendeva conto che a volte era inevitabile un po' di confusione
quando si lavorava a certe cose. Dopo aver dato un'ultima scorsa alla parte
finale del suo ultimo capitolo, Camilla ridusse ad icona il documento, e
cominciò a mettere a posto ciò che era sparso sulla sua scrivania, inserendo
ordinatamente i fogli e i libri negli scaffali, le penne e le matite nelle loro
custodie...
Tuttavia, un'icona lampeggiante nell'angolo in basso a destra del suo schermo
attirò improvvisamente la sua attenzione - un'icona simile ad una busta, che
voleva dire che aveva ricevuto posta. Pensando che probabilmente si trattava
della solita e-mail di qualche ammiratore, o di qualche messaggio di poco conto
da parte di uno dei suoi compagni Superquattro, Camilla non si sedette nemmeno e
andò con il puntatore sull'icona, cliccandola in modo da portare a tutto schermo
il messaggio e poterlo leggere più agevolmente. Si sentiva piuttosto stanca,
dopo una giornata passata a scrivere, e non aveva una gran voglia di avvicinarsi
troppo allo schermo e stancarsi ulteriormente gli occhi... quindi fece in modo
che si potesse vedere il messaggio a schermo pieno.
Tuttavia, nel momento in cui si aprì la mail, Camilla si rese conto che c'era
qualcosa di inusuale - non dava affatto l'idea di essere un messaggio comune, e
quando lesse il mittente, si rese conto che in effetti era proprio così...
"Un messaggio... da parte del consiglio di Regiobaleno?" disse tra sè, dando
un'attenta occhiata al testo. Mettendosi di nuovo comoda sulla sua scrivania, la
bionda Campionessa di Sinnoh lesse ciò che le era stato scritto, lentamente e
meticolosamente, in modo da essere sicura di non perdersi nessun particolare.
Quando ebbe finito, Camilla tirò un breve sospiro, riflettendo sulle notizie che
aveva appena ricevuto. Sembrava qualcosa di insignificante, ma un'esperta come
lei sapeva che non era il caso di sottovalutare nessun avvenimento. Da quella
che all'inizio sembrava una sciocchezza poteva nascere qualcosa di molto
pericoloso, e se c'era qualche problema, andava risolto alla radice prima che si
espandesse come un incendio.
"Capisco... certo non mi aspettavo di ricevere una mail dal continente di
Oblivia così presto, dopo che la crisi del Team Vicious è stata risolta."
affermò tra sè Camilla. "Purtroppo, al momento non sono in grado di intervenire
personalmente... tuttavia, data la situazione, sono convinta che qualche nostro
agente fidato potrebbe occuparsi del problema. Ho giusto in mente le persone
giuste per questo compito. Bisogna solo vedere se accetteranno..."
Riducendo ad icona il messaggio, Camilla cominciò a cercare nella sua rubrica
gli indirizzi delle cinque persone che aveva in mente...
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Il giorno dopo...
L'Isola Ferrosa, un'isola sulla costa nord-occidentale di Sinnoh, vicino alla
città di Canalipoli, era chiamata così per il fatto che, molti anni prima, era
caratterizzata da una estesa presenza di giacimenti minerari, che avevano
portato molte compagnie ad aprire delle miniere in quell'isola e cominciare un
intenso sfruttamento, conclusosi solo quando tutte le riserve di minerali
preziosi si furono esaurite. Da quel momento in poi, divenne un habitat perfetto
per numerosi Pokemon sotterranei, compreso qualche occasionale Sableye e
Mawile... oltre che una proficua area di formazione per allenatori di Pokemon
particolarmente abili ed audaci. In tempi recenti, era stata sfruttata come base
operativa anche dal famigerato Team Galassia... ma ora che, con la scomparsa di
Cyrus e l'arresto dei suoi quattro luogotenenti, l'organizzazione criminale era
collassata, l'isola era tornata ad essere un luogo tranquillo, dove i Pokemon
selvatici potevano godere di relativa pace e prosperare.
Quell'isola era anche il luogo di allenamento preferito di Marisio,
ex-proprietario di una delle minere dell'Isola Ferrosa, e uno dei cinque
allenatori che, nel corso dell'ultima crisi provocata dal pericoloso Team
Vicious, erano stati chiamati a dare una mano a coloro che stavano cercando di
dipanare la complicata matassa. Un giovane uomo di poco meno di trent'anni,
tipicamente vestito di un'elegante giacca blu a maniche lunghe, con maglietta e
scarpe nere, e pantaloni lunghi di colore marrone scuro, contraddistinto dal
cappello blu a larghe falde che portava in testa, nascondendo in parte i suoi
scompigliati capelli blu scuri, Marisio era soprattutto conosciuto nella Lega
Pokemon di Sinnoh, oltre che per la sua abilità, per il fatto di essere una
delle poche persone al mondo in grado di usare l'Aura, l'energia vitale comune a
tutti gli esseri viventi, ma che solo pochi erano in grado di percepire appieno
ed utilizzare secondo la propria volontà. Permanevano voci secondo le quali
Marisio fosse il discendente di un Guardiano dell'Aura di nome Sir Aaron, che
circa un millennio prima si era sacrificato per porre fine ad un terribile
conflitto che aveva minacciato di devastare un'intera regone del mondo. Marisio
non era sicuro che tali voci fossero vere, ma come utente dell'Aura, era
comunque al corrente di quanto potente fosse, e di che responsabilità lui
avesse. Proprio per questo, cercava di tenersi in allenamento assieme al suo
Lucario, il suo primo Pokemon e il suo migliore amico, per migliorarsi sempre
più nel suo controllo.
Anche quel giorno, come facevano quasi sempre quando potevano permettersi
qualche ora libera, Marisio e il suo Lucario si erano allenati nelle miniere
dell'Isola Ferrosa, e in quel momento, stanchi ma soddisfatti, stavano tornando
alla loro abitazione, un magazzino trasformato in una modesta casetta posto su
un'altura, poco lontano dall'ingresso di una delle miniere più grandi. Il
Pokemon Lotta / Acciaio si stiracchiò in modo da scacciare un po' di stanchezza,
e si voltò verso il suo allenatore.
"Anche oggi è stata una giornata proficua, non trovi anche tu,
Marisio?" chiese, parlando telepaticamente al suo allenatore usando il suo
potere dell'Aura.
Marisio si tolse il cappello e lo appoggiò su un tavolo vicino all'entrata,
per poi togliersi anche la giacca e metterla su un attaccapanni. "Già. Del
resto, da quando è terminata la battaglia con il Team Vicious, non si sono più
verificati problemi di grande importanza." affermò. "Se devo essere
sincero, vorrei che presto o tardi accadesse qualcosa di insolito. Non ho nulla
contro un po' di pace e tranquillità, ma un po' di eccitazione, di tanto in
tanto, non guasta."
"Capisco cosa vuoi dire, Marisio. Dopotutto, anch'io sento un po' la
mancanza delle avventure che vivevamo un paio di mesi fa... da quando siamo
andati al Monte Ostile per dare una mano a Chicco, Matilde e a quei giovani
allenatori." rispose Lucario con un sorriso, dando poi un'occhiata al
personal computer che Marisio teneva su una scrivania, e sul cui schermo si
riusciva a vedere una finestra di dialogo, che mostrava tutte le mail che erano
arrivate. Lucario si incuriosì quando notò che c'era un messaggio in più
rispetto a quando aveva controllato quella mattina. "A proposito, Marisio...
sembra che tu abbia della posta. Magari qualche ammiratrice che vuole chiederti
una cena romantica a lume di candela?"
"Spiritoso." disse Marisio con un lieve sorriso, usando stavolta il
linguaggio parlato per rispondere al suo compagno. Dopo essersi seduto al suo
posto, il giovane aprì la nuova mail, e rimase un po' sorpreso quando si accorse
che proveniva dalla sede centrale della Lega Pokemon di Sinnoh... il che voleva
dire, che Camilla e i Superquattro avevano qualcosa di urgente da comunicargli!
Senza indugiare oltre, Marisio lesse il messaggio... e Lucario percepì
chiaramente l'allarme che cresceva nell'animo del suo allenatore. Percepiva che
Marisio sospettava che dietro quella mail ci fosse qualcosa di potenzialmente
molto pericoloso... e ne ebbe la conferma quando Marisio si alzò dal suo posto,
annuendo tra sè.
"Che succede, Marisio? E' qualcosa di grave?" chiese Lucario.
"Percepisco che sei in allarme per le notizie pervenute."
"Dobbiamo prepararci a partire quanto prima. La signorina Camilla richiede
la nostra presenza... e anche quella di Chicco, Demetra, Matilde e Risetta."
affermò telepaticamente il giovane. "La Lega Pokemon di Sinnoh ha una
missione da affidarci... qualcosa di molto importante, a quanto pare."
Lucario, malgrado la notizia preoccupasse un po' anche lui, sorrise tra sè.
"Sembra che qualcosa di nuovo stia effettivamente accadendo, dopo tutto."
affermò. "Molto bene. Io sono già pronto a partire."
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Nello stesso tempo, nella palestra di Evopoli, era in corso una battaglia di
allenamento tra due amiche di vecchia data... uno spettacolo che non era certo
nuovo per i frequentatori della Palestra, che si erano riuniti attorno al grande
orologio floreale, illuminato da un precedente attacco Giornodisole, che stava
al centro dell'enorme giardino, e osservavano eccitati la battaglia tra un
grazioso Cherrim e una Blissey dall'aspetto tranquillo e materno... una
battaglia che sembrava alquanto combattuta, con attacchi che si susseguivano con
incredibile rapidità, e colpi di scena da entrambe le parti! Le due allenatrici,
che davano istruzioni ai loro Pokemon dall'esterno dell'orologio floreale,
sembravano anch'esse molto partecipi alla battaglia, e si sbracciavano per fare
il tifo per i loro Pokemon... o almeno, una di essa lo stava facendo, mentre
l'altra restava tranquilla e concentrata, osservando le mosse dell'avversaria
con calma.
"Hahaaa! Abile mossa, mia cara Demetra! Ma questa volta ti tengo in pugno!"
esclamò Gardenia, la Capopalestra di Evopoli, una giovane donna dai capelli
arancioni a caschetto, che indossava un vestito verde a maniche corte che
lasciava l'addome scoperto e sembrava fatto di foglie intessute tra loro, con
sotto una maglietta nera aderente a maniche lunghe, un paio di pantaloni corti
arancioni dal bordo lacerato, e un paio di stivali da trekking di colore verde
neutro. Conosciuta per essere una ragazza energica e vivace, Gardenia era
comunque un'allenatrice molto abile, che si era guadagnata la sua fama di essere
un formidabile ostacolo per tutti coloro che volevano tentare la scalata alla
Lega Pokemon di Sinnoh. Erano pochi gli allenatori che riuscivano a stare alla
pari con lei... e una di queste era la ragazza che la stava affrontando in quel
momento con una Blissey ben allenata!
"Ti stai battendo bene anche tu, Gardenia. Ma non credere che mi farò
sconfiggere tanto facilmente." affermò Demetra, la prima degli Stat Trainers che
lavoravano per la Lega Pokemon di Sinnoh: dell'apparente età di venticinque
anni, Demetra era una ragazza apparentemente distratta, ma sempre ottimista e
cordiale, con lunghi capelli verdi smeraldo legati in una lunga treccia dietro
la schiena, in quel momento vestita del suo usuale vestito verde a maniche
lunghe, con la gonna lunga fino quasi alle caviglie, con sotto un corpetto nero
e un paio di stivali da viaggio nero che sembravano un po' logori ma erano
comunque funzionali per i lunghi viaggi a cui era abituata. Aveva una
pettinatura un po' inusuale, con delle ciocche laterali che ricordavano
vagamente le foglie di un grande albero, e si era fatta una certa fama come
cercatrice di tesori, oltre che come migliore amica di Gardenia! "Forza,
Blissey, attacca Cherrim con Movimento Sismico!"
"Non farti acchiappare, Cherrim!" esclamò Gardenia. "Rispondi con
Solarraggio!"
Il piccolo Pokemon simile ad un fiore dai petali rosa alzò le corte braccia e
caricò sulla sua corolla un potente raggio di energia luminosa... che grazie al
fatto che era ancora attivo Giornodisole, partì immediatamente, senza avere
bisogno di caricarsi, e centrò in pieno la Blissey di Demetra, avvolgendolo in
un lampo di luce abbagliante e impedendo per qualche secondo di vedere cosa
stesse accadendo all'interno del ring! Blissey venne spinta indietro dalla
potenza del colpo... ma in breve tempo riuscì a rimettersi in guardia e, ancora
in piedi nonostante avesse preso in pieno il Solarraggio dell'avversario, corse
verso di lui, coprendo in breve tempo la distanza che li separava, e lo afferrò
saldamente! Prima che Cherrim potesse dibattersi per sfuggire all'energica presa
di Blissey, la Pokemon Felicità scagliò l'avversario verso l'alto con tutta la
sua forza, facendolo volare fino quasi a toccare il tetto della Palestra... e
poi lo fece ricadere pesantemente al suol, dove andò a schiantarsi, fece tremare
la terra per un attimo e sollevò una nube di polvere!
"Ah! Accidenti, non mi stupisce che lo chiamino Movimento Sismico!" esclamò
Gardenia, aspettando che il polverone si diradasse per vedere come stava il suo
Cherrim. Il piccolo Pokemon Bocciolo era riuscito a rialzarsi, anche se
barcollava leggermente, e si scrollò di dosso un po' di polvere prima di
rimettersi in guardia... ma Gardenia, rendendosi conto che non c'era molto che
potesse fare a quel punto, fermò il suo Pokemon con un cenno della mano. "Okay,
basta così, Cherrim. Non credo che siamo in condizioni di battere Blissey, ora
come ora. Può bastare così, sei stato comunque bravo!"
"Cheri?" esclamò il Pokemon Bocciolo con voce acuta, vedendo la sua
allenatrice che gli si avvicinava e lo accarezzava sulla testa. Dopo essersi
congratulata con lui per le sue prestazioni, Gardenia si rivolse a Demetra e
sospirò, sfregandosi la nuca con una mano. "Eeeeh, c'è poco da fare, Demetra,
amica mia... non sono ancora alla tua altezza come allenatrice! Comunque, per
adesso sono soddisfatta di come è andata. Spero che mi vorrai concedere una
rivincita, quando sarà!"
Demetra e la sua Blissey raggiunsero Gardenia al centro dell'improvvisato
campo di battaglia, e le due allenatrici si strinsero la mano in segno di
congratulazioni, come fecero anche i loro Pokemon. "Certamente Gardenia! Per me
sarà un piacere!"
"Blissey!" disse la Pokemon rosa di Demetra, facendo un cenno
affermativo allo Cherrim di Gardenia, e gli spettatori fecero un breve ma
sentito applauso all'abilità delle due allenatrici, che avevano offerto uno
spettacolo davvero degno di questo nome! Per un po', Demetra e Gardenia
restarono a guardarsi in segno di amicizia... poi, nel momento in cui si
separarono, la Capopalestra di tipo Erba frugò in una sua tasca, assumendo
un'espressione più seria, e tirò fuori una busta, che consegnò alla Blissey
della sua amica.
"A proposito, prima che me ne dimentichi..." disse la naturalista. "E'
arrivata oggi questa busta indirizzata a te... da parte della Lega Pokemon di
Sinnoh! Immagino che sapessero che mandartela a casa sarebbe stato una perdita
di tempo, in questo periodo, e l'hanno mandata a me perchè è qui che vieni
spesso..."
"Blissey?" chiese la Pokemon rosa, ricevendo la busta da Gardenia e
poi guardandola con attenzione da un lato e dall'altro. Effettivamente, il
sigillo portava il timbro della Lega Pokemon... il che non poteva voler dire che
si trattava di notizie urgenti!
La Pokemon rosa passò la busta a Demetra, che la guardò con curiosità, e poi
aprì il sigillo. "Beh... grazie per averla tenuta per me, Gardenia, sei stata
molto gentile!" affermò, per poi tirare fuori il foglio contenuto in essa, e
leggerlo con attenzione. Blissey, Cherrim e Gardenia videro il grazioso viso di
Demetra rabbuiarsi per la preoccupazione man mano che scorreva il testo... e
quando arrivò alla fine, la ragazzadai capelli verdi sospirò e si rivolse alla
sua amica di sempre con evidente ansia. "Temo che per un po' non potrò passare
da queste parti, Gardenia. Si tratta di una chiamata da parte della Lega Pokemon
di Sinnoh, e sembra che sia una missione di particolare importanza che vogliono
affidare a me e ai miei compagni."
"Capisco..." disse Gardenia. "Beh, non preoccuparti, aspetterò con pazienza!
Basta che non mi chiedano di andare a dare un'occhiata all'Antico Chateau!
Hehehee... non che io abbia paur degli Spettri o cose del genere, ma insomma,
sai com'è, meglio essere prudenti!"
Demetra e Blissey ridacchiarono gentilmente, ben sapendo che la loro amica
non era esattamente una fan dei Pokemon Spettro, in particolare dei Rotom e dei
Gastly che si diceva vivessero in quel luogo misterioso. "Va bene, Gardenia, ti
crediamo." disse la donna dai capelli verdi. "Comunque, sperabilmente, non
dovremmo stare via troppo tempo. Ci sono dei piccoli problemi su cui dobbiamo
fare luce, e comunque avremo la collaborazione dei Ranger assegnati a quel
luogo."
"Mi fa piacere saperlo." disse Gardenia, tenendo in braccio il suo Cherrim.
"E... potrei sapere, se ve l'hanno detto, in che posto andrete? Hai parlato di
Pokemon Ranger, e ci sono alcuni continenti a cui mi viene da pensare, quando i
Pokemon Ranger vengono tirati in ballo."
Blissey annuì e guardò verso Demetra, che prese un piccolo respiro e mostrò a
Gardenia la lettera. "Sta succedendo qualcosa di poco chiaro nel continente di
Oblivia. La signorina Camilla vorrebbe affidare a me e ai miei compagni la
missione di investigare, visto che delle importanti personalità di quel luogo
hanno chiesto aiuto alla Lega Pokemon. E se sono arrivati a questo, beh... posso
immaginare che non sia un problema di poco conto."
"Certo, posso capire..." rispose Gardenia, annuendo mentre leggeva la
lettera. "Beh, che ti posso dire, amica mia. Ti faccio i miei migliori auguri, e
spero che riuscirete a venire a capo di questo mistero..."
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"Una lettera dalla Lega Pokemon di Sinnoh? Ci siamo fatti una certa fama,
oserei dire." disse Risetta, scartando la busta che le era arrivata a casa senza
scomporsi. La ragazzina vestita di nero, con la pelle pallida e il vestito
decorato con risvolti, pizzetti e fiocchi bianchi, non aveva potuto dire di
essere troppo sorpresa quando aveva trovato la busta firmata sotto la porta del
suo piccolo cottage nella foresta vicina all'ingresso della Via Vittoria, la
lunga strada che gli Allenatori che avevano completato la collezione delle otto
Medaglie di Sinnoh dovevano percorrere per giungere al Campionato regionale.
"Sono pronta a scommettere che, se ho ricevuto io questa lettera, l'avranno
ricevuta anche Marisio e gli altri."
Dopo essere tornata in casa e aver chiuso la porta dietro di sè, Risetta si
mise sotto una finestra, in modo da avere giusto la quantità di luce sufficiente
a leggere - per qualche motivo, la giovane allenatrice non amava molto a luce,
trovandosi più a suo agio nella penombra o al buio. Dopo essersi seduta a gambe
incrociate sotto la finestra, Risetta lesse con attenzione quello che le veniva
comunicato, mentre il suo Pokemon preferito, un fiero ed elegante Arcanine, le
si avvicinava guardando la missiva con curiosità. Risetta gli fece una carezza,
distrattamente, mentre i suoi occhi continuavano a divorare i contenuti della
lettera...
Finalmente, dopo circa un minuto, Risetta sospirò e ripiegò la lettera,
mettendola in una tasca sul petto del suo vestito. "Beh, non rifiuto certo di
dare una mano, quando ci sono Pokemon in difficoltà." affermò tra sè, per poi
rivolgersi al suo Arcanine con un sorrisetto arguto. "Sembra che dovremo partire
presto per un altro viaggio come quello di due mesi fa, Arcanine. Che ne dici?
Potrebbe essere un buon passatempo, no?"
"Nine!" esclamò il cane-tigre, dimenando la coda con espressione
impaziente...
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Nei pressi di Cuoripoli, in una piccola casa poco lontano dalla perifieria
della grande città...
"Heheheee! Corri, Sandshrew! Vediamo se riesci a prendermi!" esclamò la
giovanissima allenatrice Matilde, che assieme ai suoi Pokemon preferiti, un
Alakazam e un Sandshrew, stava giocando senza troppi pensieri nel giardino di
casa sua, godendosi un po' di vacanze. Erano già passati due mesi da quando la
piccola Stat-Trainer aveva partecipato alla grande avventura che li aveva
portati in viaggio per tutti e quattro i continenti, per ostacolare il Team
Vicious e il feroce criminale Grings Kodai... due mesi che sembravano quasi
volati. Per Matilde era stato sicuramente un emorme sollievo poter tornare alla
sua vita di tutti i giorni, pur restando in allerta nel caso ci fosse qualche
importante comunicazione dalla Lega Pokemon del suo paese... ma a parte il fatto
che, nei primi giorni dopo la fine del caso Team Vicious, lei e sua nonna
avevano dovuto fare la spola tra un laboratorio e l'altro per presentare il suo
nuovo Porygon-Z agli scienziati e ai classificatori ufficiali - che erano tutti
rimasti molto impressionati da questa evoluzione sconosciuta di cui nessuno
sapeva niente - tutto era tornato alla normalità, e non sembrava che ci sarebbe
stato bisogno del suo aiuto o di quelli dei suoi compagni Stat Trainer, con i
quali si era pure tenuta in contatto...
Seduta sotto la veranda del giardino di casa, la nonna di Matilde osservava
la sua nipotina che si divertiva con Sandshrew ed Alakazam, sorridendo
velatamente, ma non riuscendo a nascondere un po' di preoccupazione mentre si
rigirava tra le mani una busta indirizzata a Matilde proveniente dalla Lega
Pokemon di Sinnoh, che senza ombra di dubbio conteneva una comunicazione molto
importante per la piccola allenatrice dai capelli rosa... che in quel momento
aveva appena terminato una breve gara di velocità con i suoi Pokemon,
lamentandosi scherzosamente per il fatto che Alakazam aveva usato il suo attacco
Teletrasporto per arrivare rapidamente alla linea d'arrivo!
"Insomma, Alakazam!" esclamò Matilde, tornando verso la veranda assieme ai
suoi Pokemon. "Si chiama gara per un motivo ben preciso! Non puoi
teletrasportarti al traguardo!"
"Alakazam..." rispose il Pokemon Psico con un'alzata di spalle,
facendo ridacchiare Sandshrew e la sua allenatrice, che raggiunsero la nonna e
salutarono con un cenno del braccio.
"Ciao, nonna!" esclamò la bambina, rimettendosi a posto i capelli rosa,
legati in una strana pettinatura: aveva due lunghe code laterali, una delle
quali era però raccolta nuovamente sulla testa in modo da formare una sorta di
grande anello alla destra della piccola allenatrice. Indossava i suoi abiti
tradizionali - una camicetta bianca a maniche corte con i pantaloncini rosa e un
nastrino anch'esso rosa legato sul petto, calze bianche che coprivano quasi del
tutto le gambe, e un paio di scarpette rosa. "Va tutto bene? Cos'è quella busta
che hai in mano? Ti ha scritto qualcuno?"
La nonna accarezzò Matilde, il suo Sandshrew e il suo Alakazam sulla testa.
"No, cara... a me non ha scritto nessuno." rispose con calma. "Piuttosto, credo
che la Lega Pokemon del nostro paese ti stia cercando. Credo che vogliano
parlare con te per qualche motivo..."
"Con me?" chiese Matilde incuriosita, ricevendo la busta dalla sua nonna.
Alakazam, altrettanto desideroso di sapere di cosa si trattasse, usò i suoi
poteri psichici per aprire la busta con la telecinesi e ne fece uacire la
lettera, in modo che Matilde potesse leggerla subito... e la bambina ringraziò
il suo Pokemon più forte e cominciò a scorrere con gli occhi la lettera...
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Due giorni dopo, nella sede centrale della Lega Pokemon di Sinnoh.
Non era la prima volta che Marisio e il suo Lucario visitavano il luogo dove
lavoravano i migliori allenatori della regione di Sinnoh - essendo anche lui un
allenatore di alto livello oltre che un Guardiano dell'Aura e uno degli agenti
più fidati della Lega, aveva avuto qualche occasione per visitare quel luogo che
restava nella fantasia della maggior parte degli allenatori, ma in ogni caso non
si era mai del tutto abituato alle dimensioni e alla complessità di quel luogo,
che per certi versi sembrava un labirinto. Dopo qualche minuto passato a
districarsi tra corridoi che sembravano tutti uguali l'uno all'altro nella loro
magnificenza e sfarzosità, l'elegante Stat-Trainer arrivò finalmente nella sala
dove l'appuntamento era stato fissato, un salone elegante e ben arredato che
dava quasi l'impressione di un salotto di una casa nobiliare inglese dei primi
del ventesimo secolo, con qualche dipito appeso alle pareti, tappeti pregiati a
decorare il pavimento, e un grande orologio a pendolo posto accanto ad una
parete, per non parlare del tavolino basso di legno lucido che stava al centro
della stanza. Vicino ad esso, seduti su due sedie dello stesso legno, si
trovavano due individui che Marisio riconobbe immediatamente: oltre a Demetra,
era già presente un altro membro del loro quintetto - Chicco, un giovane
allenatore dai capelli bicolore (rossi con una riga bionda inmezzo) legati in
una coda dietro la nuca, con addosso una maglietta rossa a maniche corte
decorata con delle "fiamme" nere sull'addome, pantaloncini grigio piombo lunghi
fino al ginocchio, e un paio di pesanti scarpe nere con il colletto rosso.
Essendo il fratello minore di uno dei Superquattro di Sinnoh, e per l'esattezza
del focoso Vulcano, non doveva stupire il fatto che fosse già lì prima di
chiunque altro... nè Marisio si meravigliò per la presenza di Demetra, che era
sempre stata la più coscienziosa di loro cinque.
"Oh, signor Marisio." disse Demetra, alzandosi dalla sua sedia e accogliendo
il suo compagno con un inchino. "E' un piacere per noi rivederla. Riteniamo che
anche lei abbia ricevuto la lettera di richiamo speditaci dalla signorina
Camilla in persona."
"E' esattamente così. Piacere di rivederti, Demetra." rispose Marisio,
togliendosi il cappello. "E piacere di rivedere anche te, Chicco. Confido che
continui ad andare tutto per il verso giusto."
"Beh, non mi lamento. Decisamente non mi lamento! Anche se un po' mi mancava
l'azione!" affermò il giovane Stat Trainer legato alla Difesa, alzandosi e dando
la mano a Marisio. "Piacere di rivederti! Matilde e Risetta non sono ancora
arrivate, ma immagino che non dovrebbero tardare molto."
Appoggiando il suo cappello sul tavolo, Marisio e il suo Lucario si misero in
piedi vicino ad una sedia, aspettando che ci fossero tutti prima di accomodarsi.
"Bene, se non altro potremo contare sull'aiuto di tutti noi. Quando incontreremo
la signorina Camilla, avremo una spiegazione più esaustiva della situazione, ma
non credo che da Oblivia richiedano il nostro aiuto per una faccenda triviale.
Se vogliono chiedere aiuto a noi, è perchè è un problema che non sono in grado
di risolvere da soli." affermò. Il suo Lucario si guardò indietro, sentendo
all'improvviso comparire un'Aura dietro di sè... e spalancò gli occhi sorpreso
quando sentì un suono di passi che si avvicinavano rapidamente, seguiti da una
vocetta acuta e vivace... e da un lampo bianco e rosa che si avventò su Marisio,
abbracciandolo con decisione!
"Signor Marisio! Matide è tanto felice di rivederla!" esclamò a squarciagola
la piccola Stat-Trainer, tenendosi stretta ad un alquanto sorpreso Marisio, e
strappando un'espressione meravigliata anche a Chicco, mentre Demetra, dopo un
istante di sorpresa, si mise una mano davanti alla bocca e ridacchiò. Subito
dietro Matilde, stava entrando a passo lento e cadenzato Risetta, con la sua
espressione ormai inconfondibilmente distaccata, la mano alzata in un cenno di
saluto.
"Scusate il ritardo." disse, con il tono di una a cui non importa davvero
molto del proprio ritardo. E non aggiunse altro - tipico di Risetta, non dire
mai due parole quando ne poteva usare una sola.
"Oooh, benvenute, Matilde e Risetta!" esclamò Demetra, accogliendo le ultime
due allenatrici del quintetto. Matilde si staccò finalmente da Marisio per
salutare Demetra e Chicco... e poi abbracciare stretto il Lucario di Marisio,
mentre Risetta salutava senza mostrarsi eccessivamente entusiasta. "Immaginavamo
che saareste arrivate a momenti. Spero che non ci siano stati problemi, nel
viaggio."
"Nessuno." rispose Risetta. "A parte che a Matilde piace parlare."
"E tu resti troppo in silenzio, Risetta!" le rispose Matilde con un sorrisone
smagliante. "Mi chiedo come tu faccia! Io non riuscirei a restare in silenzio
così a lungo..."
"L'ho notato." fu l'unico commento della ragazza vestita di nero, che strappò
una risata a tutti quanti, compreso l'austero Marisio e il suo Lucario.
Marisio si schiarì la voce, richiamando l'attenzione su di sè. "Molto bene,
signori... e soprattutto signore, a quanto ho modo di vedere." disse il giovane
Guardiano dell'Aura. "Sono grato a tutti voi per essere arrivati in breve tempo.
Questo semplificherà senz'altro le cose. Adesso, mentre aspettiamo che la
signorina Camilla richieda la nostra presenza..."
Un'altra Aura attirò l'attenzione sua e di Lucario, un'Aura che Marisio aveva
già percepito diverse volte... e infatti, pochi secondi dopo, accompagnata da un
rimato suono di passi, Camilla, l'elegante Campionessa di Sinnoh, entrò nella
stanza da una porta posta sul lato opposto, e i cinque allenatori si misero
tutti rapidamente in piedi davanti a lei, salutandola formalmente mentre
avanzava verso di loro con la grazia che le era propria.
"Signorina Camilla." disse Marisio. "Come può vedere, abbiamo tutti risposto
alla richiesta che ci è stata fatta dalla Lega Pokemon, e siamo ora qui riuniti
per ascoltarla e sapere quale incarico ci verrà affidato."
La bionda Campionessa annuì, rivolgendo un pacato sorriso ad ogni membro del
quintetto. Per quanto sembrassero un gruppo eterogeneo, Camilla sapeva per certo
che erano tutti ottimi allenatori, e che poteva fidarsi di loro per quanto
concerneva la missione. "Sono a tutti voi molto grata per esservi presentati
così presto." affermò. "La situazione è piuttosto inusuale, e richiederà un
intervento di persone abili e specializzate come voi. Ora, se volete che ne
discutiamo davanti ad un tè caldo, credo che la cosa non farà che mettervi più a
vostro agio. Ovviamente, la scelta è vostra."
"Sarebbe molto gentile da parte vostra, signorina Camilla." disse Demetra,
mettendosi a posto la lunga treccia che le scendeva lungo la schiena. "La
ringraziamo per l'interessamento... e siamo curiosi di sentire quale sia il
problema."
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CONTINUA...