Hanamichi
Kanagawa , liceo superiore shohoku le otto del mattino. Era una
giornata piena di sole eppure , la maggior parte delle persone che
camminavano nel grande giardino attorno alla scuola , erano assonnate e
con scarso entusiasmo per la giornata che si stava presentando loro. La
campanella suonò dando così inizio alle lezioni e tutti
si sedettero ai loro posti , ma fecero un po’ di fatica in
più per riuscire a concentrarsi sulle parole del professore che
era appena entrato In fondo le vacanze erano appena finite.
“ allora Ayako , come hai passato le vacanze “ chiese una
ragazza alla ragazza che le sedeva davanti , approfittando del fatto
che il professore fosse di spalle in quel momento
“ lo dovresti sapere. Ho passato la maggior parte del tempo
a tenere d’occhio quegli idioti della squadra di basket”
rispose la ragazza dai capelli ricci
“ però sono diventati proprio bravi. L’anno scorso
hanno battuto il leggendario Sannoh “ continuò la ragazza
tutta eccitata
“ si, è vero ma……” stava continuando
Ayako ma il professore si era accorto della loro chiacchierata
“ ma insomma ragazzi ,capisco che il primo giorno ma fate attenzione” sbraitò il prof
Ayako continuò a seguire la lezione in silenzio , o forse faceva
finta, perché bella sua testa stava ripensando a quello che
stava per dire alla sua amica –si abbiamo vinto ma, con una
grande perdita- stava pensando ad Hanamichi. Dopo quella partita
Hanamichi ebbe problemi con la schiena e fino a quel omento era rimasto
in un centro per la fisioterapia , ma per fortuna , dall’ultima
lettera che aveva spedito alla squadra , sarebbe ritornato a giorni. A
quel pensiero Ayako sorrise. Era una testa calda, un idiota completo ,
un cerca guai irrispettoso ma senza di lui non avrebbero fatto tutta
quella strada. La sua allegria e anche la inesperienza che
compensava con la fantasia e con vere e proprie scenette degne di
un comico , erano state fondamentali per la squadra.
Intanto , in uno stabile che si trovava proprio di fronte al mare , c’era un po’ di confusione.
“ è un peccato che tu te ne vada” disse una signora in una divisa bianca e con un dolce sorriso
“ lo so il grande genio mancherà a tutti. Ma non disperate
verrò a trovarvi. Riuscirò a trovare sicuramente il tempo
tra una partita e un intervista” disse una ragazzo , alto sul
metro e novanta , con capelli rossi portati abbastanza corti ,
due occhi castani molto attenti e vivaci . Avete capito di chi stiamo
parlando vero?
“ che sbruffone che sei” disse un ragazzo dai capelli neri
che era appena entrato nella stanza “ lo sai , stai migliorando ,
le spari sempre meno grosse”
“ma come osi? Io sono il mito vivente sono il genio del
basket” cominciò Hanamichi scatenando le risate generali
di tutte le persone presenti nella stanza. Quel ragazzo era eccezionale
, portava allegria a tutti, era sempre di buon umore e niente sarebbe
riuscito a toglierglielo.
“ si si. Guarda che quando uscirò da qui verrò a
vederti e se mi hai raccontato delle balle vedrai che ti succede”
disse quel ragazzo
“ vedrai che non resterai deluso dal grande genio” rispose
Hanamichi ritornando serio , per quanto sia possibile per lui “
allora ci vediamo Kyo”
” aspetta. Non vai da lei?” disse il ragazzo , questa volta
abbassando la voce , in modo che potesse sentirlo solo lui
Hanamichi guardò l’amico negli occhi e rispose “ non
c’era bisogno di dirmelo. Abbiamo appuntamento proprio ora , da
soli”
” allora sono riuscito ad insegnarti qualcosa” disse Kyo sorridendo
“ può darsi. A presto amico e vedi di uscire presto da qui” detto questo si avviò all’uscita
Quando uscì si guardò un po’ intorno e finalmente
la vide. Era seduta su dei gradini intenta a guadare il mare. Hanamichi
rimase l ad ammirarla un po’, era davvero uno spettacolo.
Lunghi capelli castani mossi che si muovevano al ritmo del vento.
Viso dolce e regolare di una bella carnagione chiara, un corpo lungo e
proporzionato ed elegante in ogni movimento e due bellissimi occhi
verdi , Hanamichi si decise ad andare da lei
“ Sonoko” la chiamò Hanamichi lei si girò
verso la sua direzione e appena lo vide fece un grande sorriso .
Hanamichi amava quel sorriso gli ridava tutta l’energia e la
gioria di vivere di cui aveva bisogno.
“ Sakuragi.” Disse lei alzandosi “ allora sei guarito del tutto. Mi fa molto piacere”
” eh si. Purtroppo dovrete fare a meno del grande genio”
disse Hanamichi , ma questa volta non fece ne lo scemo ne grandi
sceneggiate , voleva essere serio.
“volevo salutarti prima di andarmene “ disse Hanamichi
“ perché tu sei stata speciale per me in questo periodo ,
e quindi volevo ringraziarti come si deve” disse arrossendo a
vista d’occhio
“ ma non ce n’era bisogno. in fondo non ho fatto niente di speciale" disse lei sorridendo
" non è vero. mi hai dato un grande conforto mentre facevo
quesgli esercizi per la schiena e ti ringrazio" disse Hanamichi tutto
d'un fiato, voleva che lei capisse quanto fosse stata importante per
lui la sua presenza.
" grazie Sakuragi. e devo essere sincera mi mancherai molto , sei
l'unica persona con sono riuscita ad aprirmi un po'" disse lei
arrossendo un po'. Hanamichi era contentissimo per quella piccola
reazione, non era molto , ma a lui bastava per ora.
" grazie. Ma noi due ci rivedremo vedrai verrò quì il
più spesso possibile è una promessa" disse Hanamichi
" e il genio mantiene sempre le sue promesse" concluse Sonoko
" esattamente . Ciao Sonoko " disse Hanamichi
" a presto Sakuragi" rispose Sonoko e vide Hanamichi uscire dallo stabile per andare a predere un taxi.
Hanamichi Stava tornando a casa , era nel taxy , e stava zitto zitto
con la fronte appoggiata al finestrino guardando all'esterno
malinconicamente . Eppure dovrebbe essere contento , era guarito ,
poteva tornare a casa e giocare a basket eppure non lo era. Sonoko lo
aveva rapito , nel vero senso della parola. Era riuscita a catturare i
suoi pensieri , il suo corpo , il suo cuore insomma se stesso. E
Haruko? che fine aveva fatto? Alla fine aveva aperto gli occhi. Haruko
era una ragazza molto gentile e dolce e molto carina , ma lei lo ha
sempre visto solo ed esclusivamente come un amico, e questo diventava
evidente man mano che i giorni passavano. Non poteva continuare a
sognare ad occhi aperti o ad escogitare piani assurdi per conquistarla.
Ora basta! in questi mesi in cui era stato in clinica aveva finalmente
imparato che cosa significasse la parola amore. NOn era darsi delle
arie per far finta di essere quello che non si è , non era
essere geloso di chiunque si parasse di fronte , non era essere
disposto a tutto per avere un semlicissimo sorriso da parte sua. Era
essere se stessi sempre , e comprendere di essere accettati così
come si è , senza bugie o esagerazioni. Soprattutto è
essere ricambiati non solo con un sorriso , ma 100 1000 sorrisi ,ad un
semplice sguardo o un gesto gentile. Ecco come si sentiva Hanamichi in
quel momento pensando a Sonoko. Stava pensando ancora al suo dolce
sorriso quando il taxy si fermò
" ehi siamo arrivati"" disse scontroso il tassista
" oh , certo . la ringrazio arrivederci" Hanamichi scese dal taxy e
guardò la palazzina che gli si parava di fronte, era a casa.
finalmente.
Il giorno dopo c'era una ragazza che stava correndo a più non
posso nei corridoi e si stava dirigendo nella palestra dove si trovava
la squdra di basket. La ragazza arrivò alla porta e
l'aprì con tutta la forza che aveva e tutti i presenti in
palestra si voltarono incuriositi.
" Ayako che succede?" chiese Miyagi vedendo la ragazza che cercava ancora di riprendere fiato
"è successo qualcosa? " chiese Mitsui
"é arrivato" riuscì a dire tra un respiro e l'altro
" chi è arrivato?" chiese Yasuda
" aspetta , non vorrai dire lui?" chiese Shiozaki
Ayako annuì , e sorrise " Hanamchi è tornato" finalmnte
urlò Ayako . A quella notizia ci furono diverse reazioni , la
contentezza di Yasuda,Shiozaki , Kakuta e le tre ex matricole , la semi
felicità mista al pensiero dei nuovi guai di Miyagi e Mitsui e
l'apparente indifferenza di Rukawa
" ma sei sicura?"chiese Mitsui
"si , ma l'ha detto Mito" rispose lei
" spero che la terapia abbia aggiustato anche il suo cervello" disse Miyagi
" non ci sperare" disse Mitsui
" sempre carini eh?" una voce attirò la loro attenzione. si
voltarono tutti verso la porta e videro una figura alta sul metro e
novanta con cannottiera blu e pantaloncini bianchi e dei capelli
di fuoco
" SAKURAGI" urlarono tutti
" salve a tutti" salutò Hanamichi entrando in palestra " allora. Come ve la siete cavata senza il genio?" disse
" sempre il solito" disse Yasuda
" hai visto che non l'hanno curato?" disse Mitsui " ehi! ma ti sei
fatto più alto o sbaglio?" disse Mitsui avvicinandosi di
più
" non sbagli , sono un metro e novatadue" disse tutto orgoglioso
" che cosa? diventerai un gigante" disse Miyagi
" puoi dirlo , forse riuscirò a superare di gran lunga persino il re delle scimmie ah ah ah " comicnò a vaneggiare
Tutti lo guardarono , era bello riaverlo con loro , era proprio quella
sua particolre voglia di ridere e scherzare che dava la forza a tutta
la squadra nei momenti più difficili.
All'improvviso si senirono dei passi stava arrivando altra gente
" ehi , ma che succede? perchè siete tutti al centro del campo
?" chiese Akagi. Anche se ra era all'università , tornava molto
spesso per vedere come se la cavava la squadra. poi Ahagi vide una
macchia rossa al centro della piccola folla.
" Sakuragi?"
" ehi gorillone! è da un po' che non ci si vede" disse Hanamichi
" ma guarda , e così sei tornato. oh............" lo osservò meglio " sei cresciuto"
" hai paura che ti superi?"
" sempre il solito scemo" disse Akagi , anche lui ,sotto sotto , era contento che fosse tornato.
" fratellone che sta succ........." Haruko era appena entrata quando "
Sakuragi ma allora sei tornato . che gioia. Finalmente la squadra
è al completo. Com va con la schiena?" chiese tutta contenta
" non dovete preoccuparvi di questo , sono rimasto fino all ultimo
quindi è tutto ok. In questa ultma settimana mi sono allenato
anche un po' sono al top" disse Hanamichi.
Tutti lo guardarono come se davanti a loro ci fosse uno strano marziano
venuto da chissà dove. Avevano già immaginato una scena
in cui , appena sentendo la voce di Haruko , i suoi occhi si sarebbero
fatti a forma di cuore , sarebbe arrossito e avrebbe cominciato a
comporarsi da brav cagnolino e a darsi tante arie per la sua " Harukina
", Invece Hanamichi era serio , si amichevole , ma non stupido.
" Hanamichi, com'è andata in clinica?" chiese preoccupato Miyagi
" è stato magnifico" disse serio e con un sguardo dolce. subito
la sua mente tornò a lei , al suo sorriso alla sua voce. Dio
quanto le mancava ed era passato solo un giorno.
Tutti lo guardarono perplessi.
" allora Hanamichi che ne diresti di iniziare il tuo primo giorno di allenamento?" disse Miyagi
" non vedevo l'ora" rspose entusiasta Hanamichi.
Intanto , in una clinica
" ultimamente sta diventando sempre più difficle dire addio ai nostri pazienti" disse una donna in camice
" forse perchè sono tutti così giovani e pieni di vita" continuò la sua collega
" su su signore non disperate , non sono mica morto ci rivedremo" disse una simpatico ragazzo dai capelli neri
" sempre il solito. Ma come mai hai deciso di andartene così presto?" chiese la donna
" ormai mi sento bene " rispose sorridendo " arrivederci care signore"
" salutaci Sakuragi" dissero le due
" non mancherò" rispose lui " chissà quell'idiota come la prenderà"
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