16 settembre 1970
Volete sentire una storia che ha dell'assurdo e del divertente, allo stesso tempo?
Beh, ascoltate.
Ieri, in sala di incisione è successo qualcosa di altamente bizzarro.
Come al solito quei buzzurri erano a fare chiasso. Sembrava che stessero a casa loro, e che non si fossero accorti di essere in uno studio di registrazione.
E non me la sentivo di tornare di nuovo a casa senza aver registrato almeno un paio di demo.
Ho detto loro sottovoce che era il momento di mettersi a lavoro, e di prendere le proprie posizioni per provare, ma sembravano non ascoltarmi. Quindi ho preso un tagliacarte, il modello della copertina dell'album, che avremmo chiamato Trespass, e tutti si sono finalmente, dopo lunga e travagliata malattia, voltati verso di me. Ero alquanto arrabbiato con tutti e tre -sì, John era ancora nella sua tana- e ho praticato un taglio piuttosto lungo e profondo sulla copertina. Ho detto loro che quella sarebbe stata la loro fine se non si fossero messi a lavoro, e in appena un battito di ciglia erano tutti al loro posto, guardandomi esterrefatti.
Devo anche riconoscere i loro meriti, oltre a criticarli a tempo pieno: avevano suonato abbastanza bene, e fino a quel momento era stata una delle pochissime sessioni di registrazione serie che avevamo fatto. Io ho terminato tutte le mie stesure, i miei cori e le partiture ai fiati e alle percussioni: anche Tony, Mike e Ant hanno ultimato le loro parti, quelle di John sono ancora incomplete, quindi spetterà a me portarle al termine.
Ma quel clima di serenità in realtà era solo una disillusione. La sera prima c'era stato l'ennesimo litigio tra Ant e Mike, e stavolta eravamo intervenuti anche io e Tony: in un momento di particolare rabbia ho intimato Ant di raccogliere tutta la sua roba e di andarsene quanto prima. In pratica lo avevo cacciato.
Ma Tony mi ha fatto riprendere il senno: con il beneplacito dello stesso Ant, abbiamo deciso che resterà con noi solo fino alla pubblicazione dell'album.
Poi prenderemo strade diverse, e non so se sia un bene o un male...staremo a vedere. |