i'm not your son
I'm not your son
Walter
“Io non sono tuo figlio” gli aveva detto Peter ed era stata l’ultima cosa che si erano detti, poi lui se n’era andato.
Tecnicamente aveva ragione, non era suo figlio. Tecnicamente era figlio
di Walternativo che era un altro lui, un lui alternativo, un sé
stesso che aveva preso altre strade. Eppure il dna era lo stesso,
quindi biologicamente parlando…biologicamente parlando? Oh
no. A Peter non sarebbe bastato. Peter non se ne faceva niente della
biologia, Peter voleva i ricordi, voleva l’infanzia e tutti i
suoi suoni, i suoi odori, le emozioni…Peter voleva suo padre. E
quello non era lui.
Peter
“Io non sono tuo figlio” gli
aveva detto e quelle parole avevano fatto più male a lui che a
Walter, perché se non era suo figlio allora chi era?
Poi era arrivato l’altro Walter, un uomo tutto d’un pezzo,
con lo sguardo sicuro e una stretta di mano decisa, un uomo che
evidentemente non aveva conosciuto la pazzia, molto, molto più
simile al gigante buono dei suoi ricordi d’infanzia di quanto non
lo fosse suo pad…no. Questo era suo padre, il suo vero padre era
questo. E quello con cui aveva convissuto fino a quel momento era
l’altro Walter. No?
Eoni
fa avevo già pubblicato queste due drabble. Poi per un po' ho
lasciato Efp e mi sono portata via tutto, convinta di non fare
più ritorno. L'amore per la scrittura, per i telefilm e per
i fumetti mi ha riportata indietro invece, per cui rieccomi qui a
ripubblicare questo mio piccolo tributo a Fringe.
Ringrazio quelli che, in precedenza, mi avevano lasciato le loro recensioni.
Un abbraccio,
tartaruga
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