Gli occhi chiusi
La testa sul cuscino
La tua pancia trema.
Ti alzi piano, lentamente
Il passo leggero di chi cela un segreto.
Le ante cigolano, le confezioni frusciano amichevoli
E fuggi in bagno, colpevole.
Strappi la carta, tranci con rabbia
Mani alla bocca e denti che sbattono
Cibo che va giù, giù, giù
Nettare per il corpo – no, per la mente.
Le confezioni ora non frusciano più
Sono vuote – tu dovresti essere piena?
E gridano 'vergogna!'
Hanno ragione, ce l'hanno eccome.
Gola stuzzicata
E pezzi di felicità fittizia salgono
Su, su per la trachea
E finalmente fuori.
Galleggiano, incolpandoti
Debolezza evitabile.
Ma domani, prometti,
Domani non mangerai.
Ma domani, domani sarà vuoto,
Vorrà essere riempito di nuovo.
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