I won't disappoint you anymore.

di Pallina Di Burro
(/viewuser.php?uid=275123)

Disclaimer: questo testo è proprietà del suo autore e degli aventi diritto. La stampa o il salvataggio del testo dà diritto ad un usufrutto personale a scopo di lettura ed esclude ogni forma di sfruttamento commerciale o altri usi improri.


Non esce sangue, ma piccole gocce di luce scarlatta. 
Sarà veramente la cosa giusta da fare? Loki se l'è chiesto più e più volte, una soluzione più che legittima e non concludendo alcunché. Fino a che la mano stretta e dai prolungamenti taglienti non si è mossa da sola, stanca di cercare delle dita a cui stringersi. E la sensazione di calore nel petto dilaniato lo spinge ad estrarre la lama. È veramente la cosa giusta da fare? Loki se lo sta chiedendo ancora; la mano ora rossa e calda, a contatto con un corpo freddo. Cosa si fa quando vi è un ostacolo sul proprio cammino? Lo si evita, si cambia strada. 
O lo si elimina. 
E Loki ha scelto la via più semplice, la via più dolorosa, la via più straziante. Osserva il vischio, ormai inutile, ed occhi vitrei, del colore del mare. E non può fare a meno di pensare a quanto sia bello e rilassante, nonché un ostacolo insormontabile, indomabile. Ma Loki c'è riuscito, è riuscito ad oltrepassarlo, tingendolo di rosso, con una lama. 
È stata davvero la cosa giusta da fare? Continua e continuerà a chiedersi, al ricordo dello splendore scarlatto. O forse no, forse non avrà il coraggio di farlo, di pensarci. Perché la lama non trapassi ancora un cuore. Perché non tornerà più sui suoi passi. 
Perché non lo deluderà più. 


«Loki... » 

Sussurro nella notte silenziosa; solo un paio di grilli che chiacchierano allegramente nel cuore dell'oscurità. 

«Loki.» 

Ancora. 
Tutto finisce in un attimo. 

«Loki. Svegliati.» 

Ed è uno scatto del busto imperlato di sudore, il viso giocciolante. Il cuore batte all'impazzata, scalpita nel petto come se per la paura volesse fuggire ed abbandonare quel corpo debole e infelice. 
Sono immagini ricorrenti, di ogni notte, di ogni notte, di ogni notte. Fino a che il Sole non lo sveglia, Balder non lo sveglia, preoccupato. Ed ogni notte, lo stesso ed identico affanno, lo stesso sguardo che saetta su di lui e su occhi di grano egualmente angosciati, la stessa ed identica arte dissimulatoria di ogni giorno, che riesce a camuffare almeno a quegli occhi oceanici cosa stia pensando, con un falso sorriso e qualche battutina. 

Loki continua a riflettere. 
Quanto tempo passerà prima che impugni la lama? 
Quanto tempo passerà prima che lo deluda di nuovo?





Questa storia è archiviata su: EFP

/viewstory.php?sid=2619612