Chapter 1
-Va bene così per oggi!- urla la maestra fermando la musica -Potete andare-
conclude.
Tutte le ragazze escono di fretta, sono dirette agli spogliatoi per poi filare
dritte a casa.Solo una resta in sala , Amelie, o come tutti la chiamano , Amy.
Ha 18 anni, vive con la sua famiglia nell'Upper East side di Manhattan , ha
ottimi voti a scuola ed è un eccellente ballerina classica. Potremmo definirla
la ragazza perfetta o una 'principessa' come la soprannominano i suoi genitori,
no? Amy sogna da sempre di poter entrare alla Juilliard,una delle principali
scuole di arti, musica e spettacolo del mondo. Resta lì ancora per qualche ora,
la maestra le spiega che non ce n'è bisogno perchè come abbiamo già detto, lei
è davvero brava in quel che fa. Testarda com'è preferisce restare. Sicura di
aver provato abbastanza, lascia la scuola ed aspetta l'autobus seduta sulla
panchina. Ha lo sguardo rivolto verso il basso, qualcosa la turba, un qualcosa
che neanche lei sa spiegarsi. Continua a fissare le sue scarpe da ginnastica
blu shocking ,quando qualcosa si ferma proprio davanti a lei. Era uno
skateboard,ma non uno qualsiasi.
-Ciao Amy- balbetta una voce familiare
-Hey Jai, cosa fai da queste parti?- la ragazza si alza di scatto
-Mah nulla, perdo tempo-risponde sicuro di sè e senza alcuna esitazione, il
che è strano. In realtà lui conosce il motivo, è lì per parlare con Amy, la
ragazza più ammirata ed invidiata della scuola. Jai ne è attratto , ma non per
questi futili motivi bensì perchè nota in lei un qualcosa che la distingue
dalle altre ragazze. In verità lui non è poi così diverso da lei come sembra.
Jai si fa notare per la sua introversione, molti lo definiscono un ragazzo
''difficile da capire'' o "lo skater strano" , mentre in realtà non lo è. Ci
vuole tempo sia per conoscerlo che per capirlo, e solitamente le persone non
hanno tempo.Pretendono tutto e subito e se non gli vai bene ti viene affibiata
un'etichetta che sarà su di te fino alla fine delle superiori.
-Oh fortunato- risponde la ragazza abbozzando un sorriso - Io ho appena finito
le prove, e sono stanchissima- ma Jai lo sa, come tutti del resto. Tutti sanno
che Amy è sempre l'ultima a lasciare la palestra, come a scuola. Non amava
correre dietro le persone, tantomeno dietro al tempo.
-Mi chiedevo ..- ed è qui che ''lo skater strano'' riprende a balbettare - Ti
andrebbe di prendere di uscire con me? - l'intera frase viene detta così
velocemente che Amy non capisce quasi la domanda - Si insomma- riprende
affondando le mani nelle tasche della sua felpa XXL, circa il triplo della sua
taglia - Se non ti andasse, lo capirei..-
-Si mi va- sorride lei
-Eh, va bene allora per la prossima volta- Jai è così abituato a sentirsi
rifiutato e non apprezzato che volta le spalle e fa per andarsene raccogliendo
il suo skateboard
-Jai- Amy gli prende il braccio - Ho detto che mi va, sempre se il tuo invito
è ancora valido- ride
-Ah davvero?- non si era reso conto della risposta.Lei annuisce e un sorriso a
32 denti compare sul suo volto - Fantastico!-esclama
-Si-
-Allora ci sentiamo per i dettagli- aggiunge prima di andare via
Amy lo guarda allontanarsi con quei suoi vestiti enormi, in cui ci sarebbe
potuta entrare anche lei e qualche sua amica.Torna a sedersi sulla panchina e
pensa all'invito di Jai.
Da un lato è felice perchè ha sempre trovato interessati i suoi modi di fare e
di comportarsi, dall'altro sapeva che quest'uscita non era condivisa dai suoi
amici e parenti. I suoi genitori sin da piccola sognavano accanto a lei uno di
quei ragazzi intelligenti, bravi nello sport e di buona famiglia. Purtroppo
però non si erano mai chiesti cosa in realtà volesse la loro 'principessa'.
"Lui era un ragazzo, lei era una ragazza
Cosa c'è di più ovvio?
Lui era un punk, lei faceva danza
Cos'altro posso dire?
Lui voleva lei, lei non l'avrebbe mai detto
Ma in segreto anche lei voleva lui
Ma tutti gli amici storcevano il naso
non amavano i suoi vestiti da punk"
Amy Jai
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