Ringrazio anche solo chi legge.
[Post-Broly].
Seguito di Non ascoltarli.
Non ti curar di
loro
“Mi
dispiace …” sussurrò Goku.
Abbassò il capo e guardò i
suoi stivali blu, si alzò i pantaloni e non vide
più i bordi arancioni. “Volevo
che Gohan venisse preso in quella scuola” biascicò.
“Ti
rendi conto che sei scomparso nel nulla? Goku, ragazzo
mio, dovresti …” lo rimproverò Juma.
“Chichi
non ti ha quasi sgridato, ma in fondo lo sai che
resti un bambino” disse Jamcha. Scoppiò a ridere e
incrociò le braccia.
“Inoltre
avresti dovuti dirci che c’era una minaccia per
l’intero universo” sibilò Then.
“E
poi ti sei portato il mio maestro, ormai ha
un’età”
borbottò suo suocero.
“Ed
era anche ubriaco, inutile” trillò Rif.
“Suvvia,
in fondo lo sappiamo che il nostro povero Goku non riflette”.
S’intromise
Pual con vocetta stridula.
“Se
non ci fossero stati gli altri per caso?” ringhiò
Ten.
“Scusate
…” bisbigliò Goku inarcando la schiena.
La porta
sbatté e si sentirono dei passi.
“Il
primo che dice un’altra parola, lo ammazzo”
sibilò
Vegeta, circondato da un’aura violacea. Goku
sbatté un paio di volte gli occhi e si voltò.
"Kakaroth?"
domandò. Il principe dei saiyan lo afferrò per un
polso e spiccò il volo. Pual rabbrividì e si
nascose dietro Yamcha. Ten si mise davanti a Rif che
singhiozzò.
"Ecco il solito
pazzo" sibilò Yamcha. Juma mise la mano sotto l'elmo e si
grattò la testa, sospirando.
"Che strano
amico che si è fatto quel ragazzo"
brontolò.
Goku
levitò a sua volta osservando il suocero diventare un
puntino, si affiancò a Vegeta che gli lasciò
andare il polso. Il Son alzò lo sguardo e osservò
il principe dei saiyan.
"Vegeta?"
domandò.
"Un giorno mi
hai fatto capire di non ascoltare le pressioni che mettono"
borbottò il principe dei saiyan. Si leccò le
labbra e socchiuse gli occhi, facendo brillare le iridi color ossidiana.
"Allora Broly
pensano che tu lo abbia considerato un broccolo commestibile o un
cavolfiore della leggenda?"" domandò. Goku
ridacchiò e scosse il capo.
"Urca, allora
mi ascolti!" gridò. Vegeta digrignò i denti e si
voltò di scatto.
"Tsk, non ti ci
abituare" borbottò.
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