Capitolo 4
Amy si sente morire dentro. Vorrebbe fare tutto e niente allo stesso momento.
Resta lì , in piedi tra le prime file ; è l'unica a non cantare e/o ballare. Il
concerto si apre con Best Friends, la stessa canzone che aveva ascoltato in tv
il giorno prima. Jai salta , balla, fa casino. Non l'ha mai visto così
spigliato, eppure è lo stesso ragazzo che anni prima tremava per chiederle di
uscire. Erano tutti cambiati tantissimo : Beau era diventato più alto, ma
portava comunque un ciuffo sulla fronte, Luke e Jai erano identici per certi
versi, è diversi per altri.
E' persa nei suoi occhi, ma ad un tratto nota qualcuno proprio lì sul palco,
in un angolo in fondo. E' Madison, la migliore amica di Jai e Luke. Cosa ci
faceva lì? Continua a fissarla, fino a che anche quest'ultima si accorge di
Amy. Si arrabbia, e nei suoi occhi riesce a leggere tutte le cose cattive che
avrebbe voluto dire. Il concerto continua con 'Set this world on fire', ed Amy
resta colpita da quelle parole :
"A tua madre non piaccio, tuo fratello vuole battersi con me,ma lo sai che
vogliamo solo divertirci.Non sto cercando di farti del male. Ti prego se ti
senti sola potrei essere io quello che ti chiama. oh oh oh oh Perché ormai mi
conosci e sarò lì ogni volta che vuoi"
Al termine del concerto tutti cominciarono ad avviarsi all'uscita, comprese
Grace e le altre.
-Amy vieni?- chiede asciugandosi le lacrime di gioia, ha addirittura pianto.
Vi rendete conto di quanto la falsità possa raggiungere livelli stratosferici?
-Ehm no, cominciate pure ad andare- sorride- Ci sono alcune ragazze che
ballavano nella mia stessa scuola e vorrei salutarle- Non è così, Amy aveva
chiuso i rapporti con tutte le sue amiche di danza il giorno in cui l'avevano
accettata alla Juillard. Il suo ego era grande quanto quella scuola.
-Ah ok- risponde l'amica - Ci sentiamo dopo magari-
Amy comincia a camminare tra la gente, facendo slalom a destra e a sinistra.
Arriva nel backstage e viene fermata da una guardia della sicurezza.
-Dove crede di andare signorina?-
-Ehm io vorrei parlare con Jai Brooks..- sussurra - E' un mio amico- abbassa
lo sguardo
-Cosa vuoi?- chiede una voce femminile - non pensavo avessi la faccia tosta di
rifarti vedere in giro-
E' Madison. Tra di loro non c'era mai stata un'amicizia, ma solo odio
platonico. Amy alza lo sguardo e incontra lo sguardo della ragazza, freddo e
distaccato.
-Allora? Cosa vuoi?- alza il tono di voce
-Ma cosa succede quì?- arriva Jai con il suo immancabile skateboard e il cuore
le si ferma.
-J-Jai..- balbetta
-Amy, ma cosa fai quì?- lo skateboard gli cade dalle mani
-Volevo parlare con te..- i suoi occhi cominciano a gonfiarsi per le lacrime,
cerca in tutti i modi di non piangere.
-Non ha nulla da dirti Jai quindi puoi anche alzare i tacchi e andare via come
hai sempre fatto- Madison era così. Diceva ciò che pensava senza problemi,
senza curarsi delle possibili conseguenze. Ed in quell'occasione la conseguenza
era ovvia : Amy in lacrime. La ragazza non riesce più a trattenersi così decide
di andare via.
-Ma cosa cazzo fai?- urla Jai tenendosi il cappello con entrambe le mani
- Ho fatto quel che si merita- ribatte incrociando le braccia
-Ho 23 anni, so cosa fare, grazie-
Amy cammina da sola, in lacrime e decide di fermarsi accanto ad un muretto. Le
lacrime sono tante, e non ha nè la forza, nè la voglia di tornare a casa. Si
siede e come ben 5 anni prima il suo sguardo e rivolto a terra. Ha così tanti
pensieri negativi nella testa che vorrebbe solo scomparire. Come se la scena si
ripetesse, uno skateboard si ferma davanti ai suoi piedi. E' lo stesso di 5
anni fa, lo riconosce subito. Alza lo sguardo e vede Jai.
-Vuoi restare sola?- Lei scuote la testa
-Ti prego no-
Jai si siede accanto a lei e nessuno dei due riesce ad aprire il discorso. Ma
finalmente Amy prende tutto il coraggio che ha dentro di sè e inizia a parlare.
-Jai, so è che tardi e magari tu mi odierai ma.. mi dispiace davvero tanto. Ho
sempre pensato a te, sempre. Non so cosa mi sia preso quel giorno, io ero
davvero innamorata di te. Ti chiedo scusa, so quanto ci sei stato male ..-
inizia a piangere di nuovo -Non voglio essere perdonata ora, voglio solo
sentirmi in pace con me stessa perchè sono ben 5 anni che non riesco più a
farlo-
-Amy, non devi scusarti. Capita di fare degli sbagli nella vita, e non devi
stare male. Io ora sto bene, non ho più 18 anni ed ho capito come va il mondo.
Ora però non piangere più - sorride
-Mi sento così in colpa per tutto quello che ti ho fatto passare-
-Succede, stai tranquilla. Non porto rancore.- le appoggia una mano sulla
spalla
1 FINALE ( Per un finale positivo leggere il primo pezzo, per un finale
negativo leggete direttamente il secondo)
-Siete stati fenomenali comunque, non pensavo fossi così bravo- cerca di
sorridere
-Ah grazie- arrossisce - Amy ti andrebbe di andare a prendere un gelato? E se
non vuoi dillo subito- ride
-Oh - il suo cuore riprende a battere all'impazzata - Mi piacerebbe
tantissimo-
E dopo tanto tempo, anche se un molto dopo , la storia ha ripreso il suo corso
E ricordate, mai giudicare un libro dalla propria copertina.
2 Finale
-E se ti chiedessi di andare a prendere un gelato ? Sarebbe un si?- chiede
speranzosa
-Amy io, vorrei tanto, credimi. Ma non posso.. , sono stato troppo male in
questi 5 anni ed ora che finalmente ho superato la cosa e sono andato avanti
non posso tornare indietro-
-Capisco - In fondo si aspettava una risposta del genere.
-Adesso vado dagli altri che mi staranno cercando- si alza in piedi con lo
stesso tocco di 5 anni prima raccoglie lo skateboard con il piede - Però non
scomparire di nuovo, hai il mio numero, fatti sentire-
-Lo farò - sorride
Jai sale sul suo amato skateboard e si allontana. Amy resta lì, sola, così
come 10 minuti prima ma forse con un dolore più lieve.
"Lui era uno Skater Boy, lei disse poi ci vediamo
non era abbastanza buono per lei
ora lui é una superstar
suonacchia con la sua chitarra
il tuo bel viso riesce a vedere il suo valore?
Mi spiace ragazza ma hai perso l'occasione
il ragazzo ora è mio
siamo più che buoni amici
è cosi che finisce la storia
troppo brutto perché tu potessi vedere
vedere l'uomo che quel ragazzo poteva essere
c'é di più nell'incontro di uno sguardo
io vedo l'anima che c'é dietro " |