Family.

di delilahs
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Sarah è confusa. E’ arrabbiata, frustrata e confusa. Non sa cosa fare. Non sa dove sono le sue priorità, non conosce i suoi obiettivi, non può scappare dalla vita che si è creata da sola.

Kira le chiede se sta bene, e Sarah non sa cosa rispondere. Kira sta bene, ma sa che sua madre è triste. Kira chiede quando potranno vedere zia Cosima, perché forse è per questo che la mamma sta male. Sarah non sa cosa risponderle.

Quando Cosima appare sullo schermo, Sarah non è più confusa. Non è frustrata. Né arrabbiata. Sarah è terrorizzata.

La ragazza ride e scherza, ma lei riesce a vedere come sta. Ha dei tubi infilati nei polmoni. Sta morendo.

Sua sorella.

Sua sorella sta morendo. E anche se la conosce solo da pochi mesi, Sarah sa che quella è famiglia.
Ma anche Kira lo è. Ed è difficile decidere tra una sorella ed una figlia. Sarah ha in mano due vite. Quella di sua figlia, che è la cosa più bella della sua vita, e quella di Cosima, che ha tenuta nascosta la sua malattia alle altre perché non voleva farle preoccupare. Cosima che è una scienziata, che ha tutta una vita davanti. Che sta diventando ogni giorno più pallida e non riesce a respirare. Cosima che se ne sta andando.

E quando Kira la guarda, vede la confusione negli occhi della madre. E crede che non se lo meriti. Forse non capisce la complicatezza degli avvenimenti, ma l’unica cosa che riesce a vedere è che lei potrebbe salvare zia Cosima.  E decide che vuole farlo. Vuole salvare quella vita, anche se non ne capisce il valore pienamente.

Sarah è sollevata. Ha la possibilità di salvarle entrambe. Può tenere Kira al sicuro e salvare sua sorella. Sua sorella. Fa quasi fatica a pronunciare quella parola, nel momento in cui sua figlia si addormenta sul tavolo operatorio.  Si sta pentendo della sua decisione. Si sente egoista.

Ma poi rivede Cosima, stesa su quel letto. Con la cannula che le porta ossigeno che i suoi polmoni non riescono a prendere da soli. Che dipende da una tanica di metallo. Vede il suo sorriso. Vede le sue lacrime, la sua voce buffa. Rivede se stessa quando cercava i suoi genitori di nascosto a dieci anni. Sola. Testarda. Altruista.

E non decide di salvarla.

Sarah sa che deve salvarla. Perché quella è famiglia.

E la famiglia non si abbandona.
























 




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