Tsuzuki
Ormai Tsuzuki era al limite della sopportazione, erano tre giorni che
aveva lasciato Hisoka e questo in quei pochi giorni si era chiuso in se
stesso senza che nessuno potesse avvicinarsi.
La ragione di questo avvenimento era un segretario che tutti
all'Enma-cho conoscevano bene, o per meglio dire tutti che stimavano e
temevano...Tatsumi.
Asato dopo un anno che stava con il suo patner non aveva più
potuto fingere di non amare l'ex compagno di lavoro ma solo lui era
conoscenza di ciò perchè a Hisoka e al resto del mondo
aveva dichiarato soltanto di non amare più l'empate e ora si
sentiva in colpa per il dolore che gli aveva inferto.
Anche quella mattina suonò la sveglia e con molta meno allegria
del solito il ragazzo dagli occhi di ametista si alzo dal letto per
dirigersi in bagno, poi a fare colazione e per concludere al lavoro.
Arrivato in ufficio si dedicò con insolito impegno alle carte
che doveva compilare guardando di sfuggita una volta Hisoka che gli era
seduto davanti con espressione indifferente e fredda, una volta il
segretario che andava avanti e indietro per le scrivenie.
Quando ebbe finito di compilare le carte si diresse da Konoe, senza
neanche bussare entrò nel suo ufficio e si chiuse alle spalle la
porta
-Tsuzuki possibile che non bussi ma..-
Quando il capo vide la sua espressione non finì la frase e gli
fece segno di accomodarsi, cosa che lui non fece iniziando invece a
parlare con voce seria e triste
-Scusi se la disturbo ma...ma...volevo chiederle se era possibile
mandarmi in missione con qualcuno che non sia il mio collega abituale,
penso che abbia bisogno di qualche giorno di riposo-
Faceva ancora fatica a parlare del suo ex-ragazzo in quei termini.
-Ma Asato! Non posso lasciare altri scoperti perchè non riuscite
a parlarvi senza che uno urli e l'altro si deprima. Scusa la
sincerità ma bisogna risolvere la situazione-
-Mi dispiace capo, ma non posso cedere, dobbiamo stare lontano per un
po' e forse quando tornerò si saranno calmate le acque. Mi va
bene chiunque-
Konoe si fece pensieroso per un po' lasciando lo shinigami in attesa, poi con un sospiro riprese a parlare
-Va bene, ma solo stavolta. Andrai in missione con Tatsumi, la missione
non dovrebbe richiedere più di qualche giorno è un caso
semplice, una ragazza è morta due giorni fa ma la sua anima
è ancora legata al luogo della morte-
Detto questo lo congedò per poi chiamare il segretario spiegandogli la situazione.
I due partirono il giorno stesso per il paesino in cui era avvenuto il
fatto, ma ora Tsuzuki era ancora più teso; avrebbe passato tre
giorni fianco a fianco con la persona che amava.
Spero vi piaccia e che rispecchi almeno un minimo il carattere dei personaggi. Commentate in tanti!!
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