And I never told you.

di La_Gates96
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Che i ragazzi fossero strani, io lo so, ma non fino a questo punto.
Cioè, dai. Ok, aspetterò fino a stasera, nel frattempo ho tutto il tempo per trovare il vestito adatto E SO CHE NON CI RIUSCIRO'.

Qui parla Sam.

- Quindi, che hai deciso di dire a mia sorella? Sai che c'è rimasta male, vero? - gli chiedo.
- Sì, lo so. Mi sono comportato da egoista e non penso potrò mai perdonarmelo. Ci tengo tanto a lei, e mi sento davvero una merda. - mi risponde.
Io non dubito delle sue parole, ma in primo piano metto sempre Sophie, la sua felicità.
- Anche lei ci tiene tanto a te, e lo sai, non farla soffrire, te ne prego, l'ha già fatto abbastanza. -
- Non preoccuparti - mi dice dandomi una pacca sulla spalla.
Ci stiamo dirigendo dagli altri, per riunirci, andare a prendere Sophie e poi andare alla festa.
- Ah, e miraccomando a quella tipa lì. - gli dico aprendo il pacco di sigarette.
- Tranquillo Sam, è solo una troia. -

Qui riparla Sophie.

COSA CAZZO MI METTO, COSA CAZZO MI METTO.
Il vestito più elegante che ho è quello del battesimo conservato in garage, i ragazzi staranno qui tra un'ora e io sono ancora in intimo, perfetto.
Bhè, jeans e canotta non passano mai di moda, metterò questi.
Asciugo i capelli, li piastro, passo un filo di matita anche perchè di make up sono abbastanza ignorante, e scendo in sala ad aspettare gli altri.
Dopo tipo mezz'ora arrivano e li raggiungo in macchina.
- Oddio Sop, sei più elegante del solito! - mi dice Danny.
- Colgo il senso dell'ironia, caro. - lo fulmino.
Arriviamo al posto della festa, che altro non è che la palestra della scuola.
- Di sicuro qui di hardcore nemmeno l'ombra. . - dice Danny desolato.
Entriamo in palestra, ed ecco che incomincio a sentirmi fuori posto.
Tutte con un vestitino elegante, la meno elegante aveva un tacco 15.
Abbasso lo sguardo, come sempre, e mi vado a sedere.
Alzo due secondo lo sguardo e la vedo. Vedo lei. Quella che per un pomeriggio mi ha fatto morire. Val è alla festa.
Mi alzo di scatto dirigendomi verso l'uscita, quando ad un tratto sbatto contro qualcuno.
- E tu dove pensi di andare? - alzo lo sguardo ed è Ben.
- Via. - cerco di trovare una via di scampo.
- No, tu non puoi andare via, non finche non sai quello che devo dirti, e nemmeno dopo potrai andartene. Non hai scelta. -
- Forse non hai notato chi c'è qui alla festa. - dico.
- Chi c'è di così importante? - dice guardando per la palestra.
- Val. -
Momento di silenzio.





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